Ha preso il via oggi, davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro, il processo a carico delle sei persone coinvolte nell’inchiesta su presunti illeciti connessi al fallimento dell’ex società calcistica Us Catanzaro, dichiarata fallita il 15 giugno del 2007.
I giudici hanno ammesso la costituzione di parte civile della curatela fallimentare e della società “Satim”, poi il rinvio per il prosieguo all’udienza del 12 dicembre.
Gli imputati sono stati rinviati a giudizio il 9 maggio del 2013 per rispondere a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di fondi pubblici e bancarotta fraudolenta patrimoniale.
Si tratta degli ex dirigenti ed ex consulenti della società calcistica fallita: gli imprenditori Claudio Parente, Massimo Poggi e Bernardo Colao, il commercialista Giuseppe Ierace, il consulente d’azienda Domenico Cavallaro, nonché l’avvocato Gerardo Carvelli.
La richiesta di rinvio a giudizio è giunta a conclusione delle indagini della Guardia di finanza partire a seguito di una verifica fiscale relativa agli anni 2006 e 2007, da cui sarebbero emerse irregolarità nella gestione societaria che avrebbero portato al fallimento.
La presunta truffa, secondo la ricostruzione dell’accusa, si sarebbe concretizzata nell’indebita percezione risalente a giugno del 2007 di circa tre milioni e mezzo di euro di contributi provenienti dalla Lega Calcio, ed altri 500.000 euro sborsati dalla Provincia di Catanzaro. (AGI)