In questa terra dove regna “Pane e Politica”, tutto passa in un batter di ciglio nel dimenticatoio, e chi tenta di farlo notare viene additato come untore della peste. Chi tenta senza interessi di mettere in guardia l’ambiente per evitare il ripetersi diabolico di errori reiterati, viene visto come un disfattista, mentre in realtà cerca di costruire evitando gli errori storici.
— Riteniamo corretto ricordare le parole del Presidente Pittelli nell’estate 2006:
” Abbiamo un programma quinquennale per far risalire il Catanzaro ad alti livelli, vogliamo fare le cose con calma, in C2 possiamo anche rimanere due anni, è inutile cambiare allenatoe ogni sei mesi o prendere tanti calciatori. Il calcio a Catanzaro deve rinascere insieme al settore giovanile, da noi non esiste settore giovanile da tanti anni. Su queste basi solide vogliamo partire.
Sono stato spinto verso questa avventura perchè la città di Catanzaro non poteva rimanere senza calcio.”
— Invano si è tentato di far notare che ormai si vive perlopiù di promesse con scarsi programmi sostenuti da capitali economici inadeguati, in attesa che qualche pesce grosso abbocchi all’amo…“L’iter delle promesse e delle buone intenzioni, ormai è moda consolidata”:
http://www.uscatanzaro.net/modules.php?name=News&file=article&sid=10838
— Oggi (Domenica pomeriggio n.d.r.). Pasquale Logiudice (DS dell’FC) prende il coraggio a due mani e grida ufficialmente il suo sdegno; mentre Improta (DG dell’FC) getta acqua sul fuoco generato dalla magra gestione societaria in cui lui è uno dei primi alti dirigenti.
La storia si ripete purtroppo per noi amanti del calcio giallorosso. A suo tempo abbiamo tentato di “NON DIMENTICARE” con estrema educazione costruttiva, mettendo in guardia il buon attuale DS sulla dubbia consistenza economica di questo FC. mantenendo la speranza che non si vwrificasse un ulteriore “bidone illuminato” (Ref articolo 10838, nel link precedente). Ma chi ama il Catanzaro è come un sordo che non vuol sentire:
— Orbene cari amici Catanzaresi e tifosi, oggi siamo costretti a sottolineare per l’ennesima volta quanto segue, con dispiacere:
Una squadra che per potenzialità dimostrate in campo potrebbe raggiungere la C1, stenta a vincere poiché non è supportata da una società economicamente adeguata al professionismo. Questi fatti sono derivanti dalle dichiarazioni ufficiali di Pasquale Logiudice alla fine della gara FC-Cisco della scorsa Domenica.
La cosa più “inverosimile”, è la reazione del DG Improta che in riferimento all’allarme sportivo lanciato dal DS della stessa società, sembra cadere dal Pero. E’ legittimo il fatto di non conoscere le dichiarazioni di un dirigente della stessa società rilasciate qualche minuto prima, ma che addirittura uno lanci un allarme serio ed immediato “sulla capacità di proseguire il campionato con questo organico”, e l’altro quantomeno non ne accenni la gravità; questo dipinge lo stato dell’attuale situazione societaria in seno all’FC Catanzaro.
Ci chiediamo come mai nessuno imprenditore si avvicina a questa dirigenza (come a quella dell’Uesse in passato)? La risposta oggi è amaramente sotto gli occhi di tutti.
Sottolineo purtroppo ed amaramente, in quanto a pagarne le conseguenze siamo noi amanti del calcio e di Catanzaro.
— Questo è l’appello accorato che ci sentiamo di lanciare per l’ennesima volta:
Se non si crea una società senza i personaggi legati al vecchio fallimento dal punto di vista dirigenziale/affaristico/politico ed anche “folcloristico” (mi riferisco ai “sostenitori franco-popolari” che si ergono a controllori e garanti dei loro interessi); allora a Catanzaro non si farà mai più seriamente calcio, e peggio per tutti noi, nessun imprenditore serio vorrà prendersi carico di rifondare le antiche glorie giallorosse. Speriamo di cuore che qualcuno salvi l’FC.
l’appello è un dato di fatto scaturito dalle esperienze degli ultimi 4 anni di vita sportiva vissuta vicino alle agonie calcistiche Catanzaresi.
Cortesemente fatevi da parte con i vostri interessi e non remate contro se qualcuno tenta di avvicinarsi per rifondare l’Uesse.
Evitate di creare il clima di caccia alle streghe che avete colpevolmente alimentato durante il campionato 2005/2006, quando si sbandierava fieri :
“NON è il momento di protestare ci penso io a vigilare, ti garantisco che non si fallirà”.
Per il bene del calcio a Catanzaro andate via, con i dovuti ringraziamenti per quanto di buono comunque avete fatto negli anni, senza dimenticare che voi siete stati tra i protagonisti
testardamente-involontari (almeno si spera), dell’uccisione sportiva dell’Uesse 1929.
Buon Natale e Felice Anno nuovo, a quasi tutti.
D.P.