Come ampiamente previsto è andata deserta stamattina la prima convocazione del tribunale di Catanzaro per valutare le offerte di eventuali acquirenti interessati a rilevare l’Effeccì Catanzaro. La base d’asta era di 100 mila euro, ma nessuna offerta è pervenuta. Per questo motivo il curatore fallimentare Giulio Nardo ha chiesto di poter “aggiornare” l’asta al 31 maggio.
Ricordiamo che la cifra di 100 mila euro (che potrebbe essere ribassata nelle prossime convocazioni) è la base per poter rilevare il ramo d’azienda della società giallorossa fallita. Un passaggio obbligato per chiunque abbia intenzione di fare calcio a Catanzaro e finalizzato a una successiva trattativa in Lega per richiedere l’assegnazione del titolo sportivo. In quella sede, un’eventuale nuova proprietà dovrebbe accollarsi i debiti sportivi che saranno quantificati con precisione nei prossimi giorni in base al numero di istanze – presentate dai tesserati-creditori – ammesse dal giudice. Il curatore Nardo ha parlato di circa 550 mila euro di crediti vantati, a cui andranno aggiunti i contributi (200 mila). Ma considerando le fideiussioni depositate in Lega a inizio campionato (300 mila euro) e il contributo per l’utilizzo degli under in questa stagione (100 mila euro), l’esborso necessario potrebbe aggirarsi tra i 350 e i 400 mila euro, oltre naturalmente alle 100 mila per aggiudicarsi il ramo d’azienda in asta.
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