CATANZARO – Ricomincia con Piero Braglia il Catanzaro. Il suo è un ritorno, dopo che negli anni ’80 ha militato nella squadra giallorossa per sei campionati. Il distacco dal Chieti ha provocato il risentimento dell’ambiente teatino, soprattutto nel Buccilli. «Neanche per me e stato facile lasciare il Chieti dopo due anni – ha commentato Braglia – di fronte ad un ambiente, in particolar modo la tifoseria, che mi ha sollecitato a rimanere». Nel Catanzaro di Braglia, il capitano era Gianni Improta, attuale direttore generale giallorosso. «Gianni ha fatto la sua parte per invogliarmi a guidare il Catanzaro. Ma ho anche creduto nel progetto della nuova società e nelle sue prospettive di sviluppo. Progetto che fa capo ad un patrimonio importante che è quello rappresentato da una tifoseria appassionata e ambiziosa. La cosa si sposa con le mie forti motivazioni».
Braglia – che sarà presentato alla stampa martedì prossimo – si è quindi addentrato nella programmazione tecnica. «Voglio avere a disposizione giocatori carichi di temperamento». Sul piano tattico predilige il 3-4-3: «Ma non rigidamente. Dipende, appunto, dai giocatori che avrò a disposizione». Braglia che ha ricevuto gli auguri di Mazzone, suo allenatore proprio nel Catanzaro («Sono certo che farà bene, anche
perché abbiamo bisogno di rilanciare la squadra e lo dico da tifoso giallorosso»), ha fornito una lista di giocatori graditi, aperta dal difensore Zattarin del Chieti e dall’attaccante Arcadio, di proprietà della Salernitana. E a proposito di attaccanti il Catanzaro continua a tenere il mirino puntato su Giorgio Corona, che potrebbe arrivare ponendo sull’altro piatto della bilancia Toledo, che vorrebbe dirottato a Messina.
Trattative in corso per l’acquisto del difensore Caterino del Crotone. Richieste per Milone (Paternò), Giglio (Benevento), Moscelli (Martina) e Pastore (Ravenna).
Corriere dello Sport