Una nutrita delegazione di ex dipendenti di Telespazio Calabria è stata ricevuta ieri mattina dal Prefetto di Catanzaro Sandro Calvosa.
I lavoratori hanno illustrato al più alto Rappresentante di Governo sul territorio la propria difficilissima situazione occupazionale, frutto di licenziamenti indiscriminati, alcuni dei quali già rigettati dal Tribunale di Catanzaro che ha reintegrato i ricorrenti nel loro posto di lavoro.
Tuttavia – hanno riferito i lavoratori – non solo Telespazio ha completamente disatteso le disposizioni dell’autorità giudiziaria – presso cui pendono decine di altre vertenze – quanto ha omesso di corrispondere i rispettivi trattamenti di fine rapporto agli aventi diritto, quasi tutti monoreddito e precipitati di colpo in situazioni prossime all’indigenza.
Tutto ciò mentre Telespazio ostenta normalità ed attiva incredibilmente nuove collaborazioni, pur conoscendo le imminenti scadenze pre-fallimentari cui è sottoposta a causa della gestione scellerata che ha pressoché dilapidato un patrimonio aziendale di credibilità, qualità e professionalità.
Gli ex lavoratori di Telespazio hanno chiesto al Prefetto di attivare ogni possibile iniziativa di intermediazione che riesca, prima che sia troppo tardi, a ripristinare la legalità in un’impresa editoriale delicatissima per la democrazia ed il pluralismo. La posta in gioco è alta: si rischia non solo la scomparsa della più storica Testata televisiva calabrese e la perdita di 50 posti di lavoro, ma di limitare pericolosamente la stessa libertà d’informazione in un territorio che ha tanto bisogno di visibilità e sviluppo.
I lavoratori hanno illustrato al più alto Rappresentante di Governo sul territorio la propria difficilissima situazione occupazionale, frutto di licenziamenti indiscriminati, alcuni dei quali già rigettati dal Tribunale di Catanzaro che ha reintegrato i ricorrenti nel loro posto di lavoro.
Tuttavia – hanno riferito i lavoratori – non solo Telespazio ha completamente disatteso le disposizioni dell’autorità giudiziaria – presso cui pendono decine di altre vertenze – quanto ha omesso di corrispondere i rispettivi trattamenti di fine rapporto agli aventi diritto, quasi tutti monoreddito e precipitati di colpo in situazioni prossime all’indigenza.
Tutto ciò mentre Telespazio ostenta normalità ed attiva incredibilmente nuove collaborazioni, pur conoscendo le imminenti scadenze pre-fallimentari cui è sottoposta a causa della gestione scellerata che ha pressoché dilapidato un patrimonio aziendale di credibilità, qualità e professionalità.
Gli ex lavoratori di Telespazio hanno chiesto al Prefetto di attivare ogni possibile iniziativa di intermediazione che riesca, prima che sia troppo tardi, a ripristinare la legalità in un’impresa editoriale delicatissima per la democrazia ed il pluralismo. La posta in gioco è alta: si rischia non solo la scomparsa della più storica Testata televisiva calabrese e la perdita di 50 posti di lavoro, ma di limitare pericolosamente la stessa libertà d’informazione in un territorio che ha tanto bisogno di visibilità e sviluppo.