Quando si ha a che fare con la burocrazia, in genere, ci si scontra con insormontabili muri di gomma. Il piu’ delle volte, infatti, capita che il “poco” solerte burocrate di turno ai dinamici ritmi europei preferisca quelli messicani, lenti e sonnolenti.
Esempio classico, la vicenda di via Livorno, nel quartiere marinaro del Capoluogo, dove la gente è costretta a convivere con la fogna in casa perché manca una “semplice” autorizzazione amministrativa da parte delle Ferrovie dello Stato di Reggio Calabria.
Ma, come in ogni regola che si rispetti, per fortuna c’è l’eccezione, in questa vicenda rappresentata dal “Nucleo Investigativo Sanità ed Ambiente” presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.
“Ieri mattina, infatti, dopo aver segnalato ed “esposto” al NISA di Catanzaro la vicenda del degrado igienico sanitario di via Livorno, unitamente a diversi residenti, si è immediatamente messa in moto la “macchina” dei controlli e delle verifiche da parte dell’autorità giudiziaria del capoluogo finalizzata a risolvere la grave problematica che tanti danni sta arrecando a diverse centinaia di cittadini. L’auspicio, pertanto, è che l’intervento della Procura della Repubblica di Catanzaro serva a dare la “sveglia” a chi, ad oggi, non ha debitamente tenuto in considerazione le sacrosante esigenze dei cittadini di via Livorno che oramai da diversi anni sono costretti a convivere, forzatamente, con problematiche di carattere igienico-sanitario.
Nel ringraziare tutti i componenti del “Nucleo Investigativo Sanità ed Ambiente” presso la Procura della Repubblica di Catanzaro per l’intervento immediato e speriamo risolutivo, ci riserviamo, nei prossimi giorni, la richiesta di ulteriori verifiche da parte di tutte le autorità preposte alla risoluzione della problematica”.
Eugenio RICCIO – Capogruppo Movimento Civico
“CatanzaroNelCuore”