“Un galantuomo, qual è Umberto Aracri, che negli interventi in consiglio, e nel pour parlere, ha detto con onestà molte delle cose che diciamo noi in quei comizi di cui si lamenta oggi, invece di entrare nel merito delle questioni poste, con fine argomentare, da Franco Cimino, ingenerosamente lo attacca sul piano personale. Cimino è un consigliere comunale che legittima il suo diritto alla critica attraverso comportamenti Istituzionali davvero esemplari. Sempre presente in aula, non è mai mancato ad una sola riunione del Consiglio. Puntuale rispetto all’ora di convocazione resta in aula fino alla fine dei lavori. E anche oltre, per la sua simpatica abitudine di sistemarsi le carte, gonfiare la sua robusta borsa di documenti consiliari e degli appunti dei suoi interventi, infine per trattenersi con quei colleghi e quei giornalisti che vogliano commentare i lavori. E’ un consigliere,che interviene, preparandosi scrupolosamente sull’ordine del giorno, con discorsi che in altri contesti, non sarebbero mai definiti comizi, ma contributi forti di proposte concrete nutrite di idealità. E’ serio e non banalizza mai le questioni, tutte seriamente le affronta nell’esclusivo interesse della città. Dove con coraggio ha portato avanti battaglie assai delicate e strettamente vicine agli interessi dei cittadini. In aula non solo interviene, ma resta sempre seduto in attento ascolto di tutti gli altri interventi. Non è mai “scappato” quando si sono votate le pratiche e ha presentato numerosi ordini del giorno su questioni vitali per la città, e non solo per essa. E’ un consigliere mai fazioso, e sempre libero da qualsiasi condizionamento e da qualsiasi logica di potere, tanto da aiutare più volte il sindaco nelle difficoltà creategli dalla sua rissosa maggioranza. Ha sempre mantenuto un comportamento rispettoso delle Istituzioni e dei Regolamenti, delle persone e dei colleghi amici o avversari che fossero. Se un galantuomo come Aracri, offende un uomo politico di questo livello, allora c’è qualcosa che non va e che non capisco. Quanto ai temi nuovamente propagandati in questi giorni da esponenti della sedicente maggioranza a difesa della solidità della stessa e del Sindaco, che, loro e non l’opposizione, hanno finora aspramente contrastato, desidero dire solo due cose. La prima riguarda la Presidenza del Consiglio. Franco Passafaro è stato eletto tre anni fa quasi da tutti i consiglieri. E in particolare, da noi che ne abbiano sostenuto la candidatura, favorendola in molti modi. Da molto tempo l’opposizione non si sente garantita da questa presidenza. Ritiene che non rispetti né l’indirizzo dell’aula, né la necessità di un clima politico nuovo, né l’esigenza di rendere proficuo il rapporto tra il Sindaco e l’opposizione. A una personalità istituzionalmente sensibile, tutto ciò avrebbe dovuto imporre un passo indietro nell’interesse del Consiglio. Passafaro non l’ha fatto. La maggioranza, che molte volte l’ha aspramente contrastato, ritiene che egli possa rappresentarla? Bene, lo faccia dimettere e coerentemente lo rielegga, cosi che la Presidenza possa chiaramente apparire espressione di una parte, vedremo se maggioritaria. L’altra questione: anche nell’ultima seduta del Consiglio cui ha partecipato, quella sul pendolo, il Sindaco attraverso due lunghi interventi ha detto tutta la sua insoddisfazione nei confronti della sua maggioranza(il testo è registrato, i giornali ne hanno parlato, basta ascoltare e rileggere). Ha addirittura minacciato le dimissioni se a settembre non gli riuscirà di mettere le cose apposto. Tutto ciò mentre riconosceva grandi meriti all’opposizione. Prontamente, non richieste, arrivano da parte di Consiglieri Comunali di centrosinistra attestati di stima e solidarietà a Rosario Olivo, calda assicurazione del proprio sostegno, forti rassicurazioni sull’unita della maggioranza. E’ questo un gioco della parti ormai vecchio e consumato. Sappiamo tutti che non è così e che non vi è maggioranza, nonostante i movimenti delle ultime settimane. Noi siamo stanchi di bugie e di valzer delle ipocrisie. Sappiamo solo che la città ha bisogno di essere governata e non lo è adeguatamente. Se la maggioranza ha davvero i numeri e la forza di andare avanti da sola, li faccia vedere. E sempre. Se il Sindaco si fida degli stessi e ritiene di potere andare avanti così, lo faccia pure. Noi ci occuperemo solo dei problemi di Catanzaro. Per noi settembre, ormai, è solo il mese di questi chiarimenti. Non altro”.
Esposito chiede alla maggioranza se ha i numeri per governare
pubblichiamo Testo della dichiarazione diramata dal consigliere comunale, Sinibaldo Esposito