Siamo giunti al Classicu-day, infatti stasera al “Granillo” ci sarà il tanto atteso derby della nona giornata del girone C di serie C fra Reggina e Catanzaro. Per parlare di questo è intervenuto ieri all’interno del programma NetClub su DB Radio il doppio ex tecnico delle due squadre, Davide Dionigi.
In estate era in procinto di ritornare in Calabria per allenare, questa volta, il Rende. Cosa è andato storto?
“Sembrava fatta ma c’è stato qualche disguido che ha fatto saltare tutto. Tornare in Calabria che è una terra dove sono stato bene, sarebbe stato molto bello, l’avrei fatto volentieri.”
C’è molta attesa per il derby, quest’anno sarà un Reggina-Catanzaro a livelli più alti dell’anno scorso, è d’accordo?
“Si, è un derby d’alta quota, si affronteranno due società che stanno costruendo progetti importanti. Può significare tanto vincere, di conseguenza dall’altra parte potrebbe essere pesante perdere. Il Catanzaro, a differenza degli avversari, ha un anno di lavoro alle spalle che è un vantaggio. D’altra parte la sponda amaranto in pochi mesi ha trovato una precisa identità grazie al grande lavoro di Mimmo Toscano.”
“La Reggina arriva sicuramente con più entusiasmo, figlio della continuità che sta avendo e che invece il Catanzaro fatica a trovare fuori dalle mura del “Ceravolo”. La squadra del presidente Gallo ha meno pressione addosso come le aveva il Catanzaro lo scorso anno, adesso ai giallorossi, che sono andati avanti con il progetto, si chiede qualcosa in più. C’è da dire che le squadre di Auteri si esaltano sempre in partite come queste.”
Quale potrebbe essere un punto debole degli amaranto?
“È difficile individuare ora una debolezza nella Reggina. Se proprio devo trovare un difetto direi che ancora non riescono a restare concentrati in tutti i 90 minuti delle gare. Cosa che rimprovero anche al Catanzaro perché alterna momenti nella gara dove domina a momenti in cui si spegne la luce.”
E sulla possibile presenza di German Denis dice:
“Conoscendo Mimmo Toscano penso proprio che Denis non abbia possibilità di partire dall’inizio. La Reggina ha trovato l’equilibrio, non vedo perché debba rischiare di iniziare il match con un giocatore, dalle indiscusse capacità, che però ancora non ha giocato. Probabilmente il momento di Denis dal primo minuto arriverà più avanti, penso che debba ancora trovare la migliore condizione. Probabilmente ha qualche possibilità di entrare nella mischia nel secondo tempo. Cambiare l’assetto tattico non è una opzione percorribile adesso.”
Derby che arriva ad inizio stagione, giocare in questo momento del campionato può far affrontare le squadre più a viso aperto?
“Certamente visto anche le filosofie degli allenatori. In alcuni casi la paura di perdere può portare il tecnico a fare determinate scelte tattiche, ma sia Toscano che Auteri non incarnano questo prototipo di mister, anzi penso che tutti e due vogliano provare ad attaccare subito per trovare il prima possibile il vantaggio. Penso che la Reggina inizierà ad aggredire fin da subito sospinta dal pubblico amico. Sarà una battaglia molto interessante perché entrambe le squadre hanno tanta qualità soprattutto nei rispettivi reparti offensivi.”
Quando ha allenato il Catanzaro ha vissuto anche l’esperienza derby, quello contro il Cosenza. Che ricordi ha di quella stagione?
“A Catanzaro ho ancora tanti amici, è stata fino ad un certo punto una grandissima esperienza. Quell’anno in cui affrontammo e vincemmo il derby presi la squadra dagli ultimi posti portandola a toccare anche la quarta posizione ad un certo punto della stagione. La partita contro i rossoblu la ricordo con estrema soddisfazione perché non li abbiamo fatti respirare per quasi tutti i 90 minuti, ci siamo solo rilassati alla fine prendendo il goal.”
C’è qualcosa che cambierebbe nella sua esperienza a Catanzaro?
“Un allenatore analizza sempre il proprio percorso quando deve lasciare una panchina. La mia storia a tinte giallorosse è iniziata prendendo una squadra che stazionava poche posizioni al di sopra dei play out, avevo tra le mani una rosa non costruita da me che grazie al lavoro sono riuscito a portare fino a sfiorare i primi posti in alcuni frangenti della stagione. L’obiettivo era arrivare al decimo posto, fui esonerato dopo la partita persa a Matera pur essendo ad un punto dall’obiettivo.”
“Non so onestamente cosa non sia andato bene, probabilmente era un anno di transizione e c’era un po troppa confusione intorno alla squadra. Quella stagione abbiamo avuto a che fare col Money Gate che non era facile da gestire.”
Conclude Dionigi:
“Ho sempre pensato che se fossi rimasto saremmo andati ai playoff. Mi è dispiaciuto non avere avuto la possibilità di continuare e magari arrivare alla stagione dopo con la possibilità di costruire la mia squadra per mettere in campo delle idee di calcio precise. Non c’è stato modo purtroppo. In questa esperienza sono stato però felice di conoscere il presidente Floriano Noto che è una persona che stimo moltissimo, mi è dispiaciuto tanto lasciare Catanzaro e non poter più lavorare con lui.”
Giallorossi, siate vincenti se possibile, siate rispettosi dei valori dello sport in ogni caso.
Volate alto, forza Catanzaro sempre.
Reggio città di merda con uno stadio ancora più di merda.
Ahahah bella questa non l’avevo mai sentita. Sei proprio un tipo originale….ora cosa aspetti che ti risponda? Che offenda tua madre, tua sorella? Dimmi?