Catanzaro News Intervistiamo

Esclusiva DB Radio, Cerri: «Vogliamo ringiovanire la rosa»

Massimo Cerri

Nelle parole del ds giallorosso gli indizi dell’ennesima rivoluzione

Il direttore sportivo del Catanzaro, Massimo Cerri è intervenuto in esclusiva su DB Radio, all’interno di NetClub condotto da Matteo Pirritano e Francesco Panza. Numerosi i temi toccati con il ds giallorosso, in modo particolare l’argomento clou non poteva che essere il mercato.

Cerri si è espresso in questi termini sui movimenti di calciomercato, partendo dall’annuncio del ritorno con le aquile di Riggio. <<Siamo contenti di aver trattenuto Riggio. È molto legato alla città e alla società e per noi rappresenta un bel tassello. I calciatori che prenderemo devono avere questa caratteristica, ovvero dimostrare passione verso il Catanzaro.

Stiamo trattando Salines per quello che è un processo di ringiovanimento della rosa. Non è proprio una scommessa, anche se è un giovane del 2000 perché ha fatto il campionato a Foggia. Per quanto riguarda i pezzi più importanti, ovvero Celiento e De Risio richiesti dal Bari, stiamo continuando a trattare per avere una controprestazione economica. Signorini, Statella, Martinelli, Di Gennaro partiranno per far posto ad altri e stiamo valutando i sostituti>>.

Sarà compiuta una rivoluzione? <<Ci sono in atto dei cambiamenti. Alcune cose verranno portate al termine, altre no. Non essendoci denaro sul mercato perché poche società sono disposte a pagare il cartellino, si fanno gli scambi. Noi vogliamo cambiare, ringiovanire, programmare una stagione ma Catanzaro non può non avere una squadra competitiva per i primi tre, quattro, cinque posti. Non è facile.

La nostra è una rosa con calciatori importanti che per un motivo o per un altro non hanno dato una svolta alla stagione ma non per demerito. Qualcosa bisogna cambiare per trovare le giuste motivazioni nei giocatori che arriveranno>>.

<<Di Gennaro lo stiamo proponendo in B perché ha più mercato, come lo stesso Martinelli che per me è un calciatore di caratura importante. Valutiamo tutte le possibilità. Su Celiento e De Risio chiediamo una controprestazione economica, oppure una contropartita tecnica valida. Ma anche altre società sono interessate a loro come l’Alessandria. Loro hanno scelto di andare al Bari anche se non è escluso che possano rimanere.

Sul valore di Tulli come calciatore non si discute. Ha fatto molti gol in poche presenze. È importante. Dobbiamo anche valutare che Auteri giocava con un modulo diverso, ovvero un 3-4-3, quindi uno schieramento offensivo diverso da quello di mister Calabro. Se Tulli non rimarrà è per funzionalità tattica. Può anche rimanere ma dovrà adattarsi ad un altro tipo di gioco>>.

La questione Albertini? Il direttore sportivo ha risposto così: <<È un giocatore che abbiamo sondato, ci sarebbe piaciuto ma dobbiamo pensare che nei ruoli di esterni abbiamo dei calciatori di qualità. A destra abbiamo Casoli che è un titolare. Abbiamo preferito fare altre scelte. Stiamo valutando se Bayeye può fare l’alternativa a Casoli. Troveremo un altro calciatore, magari anche giovane che possa fare l’alternativa a Casoli>>

Prima vendere e poi comprare o c’è un budget? <<C’è un budget messo a disposizione dalla società. Alle volte bisognerà fare degli scambi che saranno più funzionale al modo di giocare dell’allenatore. Sto conoscendo bene Foresti e Calabro. Sono contento dell’ambiente di lavoro che si sta creandoSarà un mercato di scambi giocatori, oppure bisognerà farsi venire delle idee su svincolati. Per l’esperienza che ho avuto negli ultimi dieci giorni ci sono sempre situazioni delle quali si può approfittare. Il nostro compito sarà quello di creare una struttura di squadra perché il 70% andrà costruito prima dell’ultima settimana ma potremmo approfittare delle occasioni per riempire i posti liberi>>.

A questo punto Cerri ha risposto su quella che è stata l’utilità del ritiro di Moccone. <<Stare insieme e lavorare per tutto il giorno è motivante ed approfondisce le situazioni caratteriali di giocatori e staff. Anche il mister ha cercato di capire gli uomini leader su cui fare riferimento all’interno dello spogliatoio. Creare gruppo è molto più importante della scelta dei singoli calciatori>>.

<<Il campionato potrebbe essere rinviato di una settimana ma non c’è niente di ufficiale. Al momento si parte il 27 con il 23 che giocheremo in Coppa Italia. Sono previsti tanti turni infrasettimanali>>.

Cerri ha commentato anche la notizia odierna sullo stato di agitazione da parte dell’AIC. <<Ce lo aspettavamo. Questa regola limita posti di lavoro per i calciatori. Si faranno le opportune valutazioni ma è ormai una regola che è stata dettata. Potrebbe essere modificata con alcuni accorgimenti. Io devo pensare ad altri argomenti, ovvero costruire la squadra. Magari se nella scorsa stagione avessimo saputo questo cambio della regola ci saremmo comportati in modo diverso. Siamo abituati ad avere il cambio della regola in corso>>.

Il direttore si è espresso anche sulla riapertura parziale degli stadi. <<Parma e Juventus possono essere un inizio. Con questo virus dobbiamo imparare a convivere. Se le persone andranno al ristorante, i nostri figli a scuola, penso si possa andare allo stadio con le dovute precauzioni. Probabilmente non potremo abbracciarci ma penso si possano aprire parzialmente, cercando di mantenere la disciplina. In uno stadio da diecimila posti, un duemila spettatori potrebbero starci. Penso che la Serie A debba fare da apripista>>.

Cerri ha concluso con questi termini:<< Avverto molto calore attorno a noi. Mi rendo conto della grande responsabilità che abbiamo e faremo di tutto per ricambiare questo affetto>>

Autore

Ferdinando Capicotto

5 Commenti

  • Vediamo i fatti, purtroppo in C non è facile, il Bari e alre squadre hanno disponibilità finanziarie da serie A.
    Giusto riaprire gli stadi almeno con il 30% della capienza.
    FORZA AQUILE ❤️💛

  • Dai commenti scritti sui vari social dai tifosi giallorossi, mi sa che questa nuova strada intrapresa dall’US Catanzaro non sia partita col piede giusto. Più malumore che entusiasmo si avverte in questo momento. E senza entusiasmo, non si va da nessuna parte.

  • Al di là della scontata vaghezza e genericità delle dichiarazioni di Cerri traspare il disegno societario di ridimensionare e di smobilitare, anche attraverso la (s)vendita degli unici due pezzi pregiati della squadra degli ultimi due anni: Celiento e De Risio.

Scrivi un commento