Alla fine Jole Santelli una posizione l’ha presa. D’altronde non poteva continuare a tacere a lungo, soprattutto alla luce della piega che ha preso la querelle, tutta interna a Forza Italia, sulla mancata iscrizione nel gruppo consiliare a Palazzo Campanella di Fausto Orsomarso e Mimmo Tallini.
La coordinatrice regionale ha preso carta e penna e si è rivolta direttamente al capogruppo del suo partito, Alessandro Nicolò.
La comunicazione riservata pare sia arrivata pure a Palazzo Grazioli, così giusto per aggiungere un altro fronte di preoccupazione a un partito che non gode certo di buona salute.
È una richiesta di spiegazioni, quella della deputata, che però di fatto lascia intendere neanche tanto velatamente che Santelli sta dalla parte dei due consiglieri “esclusi”.
La coordinatrice avrebbe chiesto infatti a Nicolò cosa lo abbia spinto a respingere, assieme a Ennio Morrone e Nazzareno Salerno, l’iscrizione al gruppo di Tallini e Orsomarso, che tra l’altro sono i due primi eletti della lista.
Pare che nella missiva inviata al capogruppo, Santelli faccia anche riferimento alle decisioni che erano state prese, con l’imprimatur di Silvio Berlusconi, riguardo ai gruppi di Fi e Cdl, che avrebbero ovviamente dovuto accogliere tutti gli eletti delle rispettive liste. Invece ora dovrà spiegare al presidente del partito perché non è stato così.
Una situazione che la coordinatrice definisce «difficile», «surreale», che lei stessa fa fatica a comprendere. «Non posso che ritenere – è una delle frasi contenute nella lettera a Nicolò – che le motivazioni che hanno potuto spingere ad una simile decisione siano serie e gravi». Per la pacificazione, bisogna parlarne (forse) al prossimo giro.
corrieredellacalabria
