Esordio sotto i riflettori dello “Zini” per Cremonese e Catanzaro che ieri sera hanno giocato il primo match della Serie B 23/24.
I padroni di casa ritrovano la cadetteria dopo un anno di A e puntano a ritornarci immediatamente. Il Catanzaro, che invece la B la rivede dopo diciassette anni, punta a ben figurare e stabilizzarsi in un torneo lungo e complicato.
Gli spettatori presenti sugli spalti alla fine sono quasi novemila, dei quali circa settecento di fede giallorossa giunti in Lombardia da Catanzaro e da altre località del centro-nord.
ADDIO A CARLO MAZZONE
Prima della partita arriva la notizia che scuote i cuori di tutti gli sportivi italiani: Carlo Mazzone se n’è andato.
Un legame speciale quello di Mazzone con il Catanzaro. Arrivato sulla panchina giallorossa per volere di Nicola Ceravolo, allenò il Catanzaro in A dal 1978 al 1980 regalando pagine indelebili ai tifosi catanzaresi, su tutte l’1-3 alla Roma con tripletta di Massimo Palanca e, come amava ripetere lo stesso Mazzone, lo “scudetto dell’onestà” riferendosi all’anno in cui il Catanzaro si salvò a discapito del Milan retrocesso per illecito.
Il minuto di silenzio con i calciatori catanzaresi che hanno indossato la fascia nera al braccio in segno di lutto è stato molto sentito da tutti i presenti allo stadio.
IL TEMA TATTICO DELLA GARA
Il fischio d’inizio ha messo subito in evidenza il diverso atteggiamento tattico delle due formazione. Al 4-2-3-1 di Ballardini mister Vivarini risponde con un 4-4-2 molto mobile e con qualche sorpresa nell’undici iniziale. La linea difensiva a quattro è più o meno quella annunciata con Veroli che vince il ballottaggio con Krastev. Infatti, davanti a Fulignati da destra verso sinistra ci sono Situm, Scognamillo, Brighenti e appunto il giovane Veroli.
La novità è sull’esterno di destra, dove a sorpresa Oliveri è schierato in luogo di Brignola. Sull’altra sponda opera invece il solito Vandeputte.
Ghion e Verna sulla mediana con la coppia Iemmello e Biasci in avanti, compongono invece quel quartetto che tante soddisfazioni ha regalato nel campionato di serie C dominato dai giallorossi.
PRIMO TEMPO DI PERSONALITÀ
Quando la contesa ha inizio da subito si capiscono le intenzioni del Catanzaro che non vuole fare da comparsa.
I giallorossi occupano gli spazi in tutto il campo e levano sin da subito l’iniziativa ai calciatori in casacca grigiorossa ai quali di certo la qualità non manca. Il possesso palla, la riconquista immediata della stessa e le uscite da dietro senza mai buttare palloni in avanti a casaccio, sono dimostrazione di personalità e sicurezza, fattori non da poco contro i più quotati avversari.
Solo nel finale la Cremonese riesce a presenziare con un po’ di continuità nella metà campo catanzarese, ma per gran parte della partita i ragazzi di Ballardini girano a vuoto e sono dominati da un Catanzaro che occupa ogni zona del campo.
Sia nel primo che nel secondo tempo il Catanzaro ha avuto le sue buone chance per passare in vantaggio.
In particolare, quando i giallorossi con il loro possesso palla riuscivano a superare la prima linea degli avversari e si spalancavano ampi spazi per impensierire l’estremo difensore Sarr.
L’unico rammarico è di non essere stati lucidi in alcuni frangenti decisivi. Questo è l’unico appunto da rimarcare, perché come ha sottolineato Vivarini, in questa categoria sarà difficile avere tante occasioni da rete come capitava nella scorsa stagione e quelle che arriveranno dovranno essere sfruttate meglio.
Rammarico, dunque, per quelle capitate a Vandeputte servito da un preziosissimo assist di tacco di Iemmello e quella ancora più clamorosa capitata proprio all’attaccante giallorosso a due minuti dal termine del primo tempo con il capitano servito da un lancio perfetto di Oliveri dalla destra.
Il bomber catanzarese con uno stop di petto si è messo il pallone sul destro e non ha allargato il piattone e Sarr ha compiuto una prodezza respingendo la conclusione.
La Cremonese ha sfiorato la rete due volte con Afena-Gyan con palle buttate nel mezzo sulle quali l’ex romanista alla prima non ha inquadrato la porta e sulla seconda è stato il palo a salvare Fulignati dopo una mischia generata da azione d’angolo.
RIPRESA CON IL VAR PROTAGONISTA
La ripresa è stata giocata sullo stesso cliché del primo tempo, tranne per un tentativo di forcing senza esito dei grigiorossi. Un bellissimo taglio di Oliveri per Biasci non è stato sfruttato a dovere dall’attaccante a campo aperto e sicuramente avendo più soluzioni disponibili avrebbe potuto fare meglio.
Anche il VAR protagonista con un rigore assurdo prima assegnato per un presunto fallo di Brighenti e successivamente annullato da Mazzoleni, stavolta decisamente più attento della sfida playoff contro il Padova.
Pochi altri sussulti nel corso del secondo tempo, prima una punizione di Zanimacchia respinta senza difficoltà da Fulginati, poi una conclusione in mischia di Sernicola con Situm che ha protetto la conclusione insieme all’estremo difensore catanzarese.
Vivarini ha mandato forze fresche in campo per arginare le sporadiche azioni dei grigiorossi. Nell’ordine sono entrati Katseris per Oliveri che ha fatto così il suo esordio in B e Donnarumma al posto di Biasci con l’ex Ternana all’esordio in giallorosso. A seguire Brignola ha rilevato Veroli e Pontisso per uno stanco Ghion che ha davvero ben figurato. Infine, Sounas è entrato per Iemmello che ha ceduto la fascia da capitano a Brighenti.
La Cremonese è squadra con calciatori di qualità però dal punto di vista tecnico c’è da fare una considerazione. Se gli attacchi più pericolosi dei grigiorossi arrivavano dal lato destro, dove agivano Sernicola e Zanimacchia, è perché l’arbitro con un’ammonizione forzata a Vandeputte dopo pochi minuti del primo tempo, ha condizionato e non poco la prestazione del belga che doveva limitare gli interventi per non incorrere a una sanzione che gli sarebbe costata l’uscita del campo. Di diverso avviso invece la valutazione del signor Perenzoni che ad esempio ha ammonito Bertolacci solo dopo aver commesso almeno cinque falli abbastanza evidenti.
MERCATO: STOPPA E KRAJNC
Dopo la prova di ieri, il Catanzaro ha rotto il ghiaccio con la serie B fornendo alcune importanti indicazioni in termini di equilibrio tattico e personalità.
Il mercato ancora aperto potrebbe regalare a Vivarini l’esterno Stoppa della Sampdoria e il difensore Krajnc ex compagno di Brighenti a Frosinone. I due (oltre alle previste uscite di Welbek e Bombagi) andranno a rinforzare una squadra che per adesso sta ben figurando.
L’INCOGNITA STADIO
Ci aspettano adesso due turni consecutivi in casa con Ternana e Spezia. Il grande punto di domanda è se il Catanzaro li potrà giocare al “Ceravolo”. Lunedì sera saranno fatte tutte le prove e martedì sarà la giornata decisiva con il sopralluogo della Lega che scioglierà i dubbi. In ogni caso questa squadra merita di essere sostenuta e seguita.
Foto di copertina: Us Catanzaro 1929