Alle ore 15,00 di una calda domenica d’agosto di colpo Catanzaro si risveglia.
Già dal tragitto che percorriamo da Catanzaro Sud per salire allo stadio si nota qualcosa di diverso. Macchine piene e ragazzi in attesa alle fermate dell’autobus che si distinguono per due colori che portano addosso: il giallo e il rosso. Davanti allo stadio sembra che non ci sia un’inutile partita di Coppa Italia Lega Pro ma un qualcosa di più importante. Il fatto che solo da 24 ore si era saputo che la partita poteva disputarsi a porte aperte ha creato qualche problema in più al servizio di biglietteria elettronica.
Ci sarà tempo per organizzarsi meglio anche perché qualcuno all’ingresso diceva: “ho impiegato meno tempo per entrare ad assistere a Catanzaro-Juve della seconda stella, che oggi”. Alla fine qualcuno non entra perché non regge la fila, altri entrano in notevole ritardo ma lo stesso contenti perché la voglia di rivedere calcio a Catanzaro è tanta. Tremila circa sugli spalti lo confermano e forse è questa la migliore iniezione di fiducia per il Presidente Cosentino. Catanzaro è quella che gli avevano descritto. Una piazza importante pronta a trascinare la propria squadra del cuore se capisce che esiste un progetto serio. I tremila circa di oggi hanno risposto presente e altri ne arriveranno. Gli applausi per il presidente sono scroscianti quando attraversa il campo per recarsi in numerata.
All’appuntamento di oggi il Catanzaro si presenta con una formazione che non aveva neanche provato nelle amichevoli. Le partenze e gli arrivi delle ultime settimane e anche l’infortunio di Figliomeni hanno costretto Cozza a mandare in campo una formazione inedita e mai provata prima. L’infortunio di Papasidero ha complicato del tutto i piani, infatti, è stato adattato nella difesa a tre Ricciardi che è un centrocampista di fascia sinistra. Maglia gialla (provvisoria) per il Catanzaro, a strisce bianco verdi per la Vigor Lamezia. Una stana sensazione quando si annunciano le formazioni; “La Gicos import Export è lieta di annunciare la formazione del Catanzaro”. Strana perché eravamo abituati a sponsor locali che però ancora oggi sono latitanti. Se le promesse sono debito, arriveranno anche loro. All’entrata in campo finalmente “Siamo la Massimo Capraro” il resto dello stadio (aprite i distinti, per favore fate presto) segue i cori “facili” che partono dalla curva e lo stadio ritorna ad essere lo stadio.
Sapevamo già che il Catanzaro è incompleto nei reparti ma ci preme rilevare che mister Cozza in campo ha mandato una squadra ben impostata dal punto di vista tattico. Possesso palla, inserimenti sulle fasce e dei centrocampisti con improvvise verticalizzazioni caratterizzano il modulo 3-4-3. Tutto questo, pur con alcuni errori nella misura dei passaggi, è stato fatto. Possiamo affermare che se la squadra sarà rinforzata con quegli elementi capaci d’innalzare il tasso tecnico, i giallorossi potranno disputare un buon campionato e tutti i ragazzi schierati oggi potranno rendere di più.
La difesa a tre oggi è stata poco impegnata dagli avanti vigorini. Qualche sbavatura c’è stata quando è entrato il lungagnone Romeno (ma mancava il nostro lungo Papasidero) per il resto normale amministrazione con un Mengoni che ha confermato le sue qualità con due belle parate e un’uscita su un cross alto dimostrando sicurezza.
Nel mezzo del campo manca il classico faro del centrocampo, quello che detta i tempi. Maisto ha dimostrato mestiere ed esperienza mentre il giovanissimo Corso per posizione e senso tattico è perfetto. Vista la sua giovane età ha grossi margini di miglioramento: deve acquisire l’esperienza necessaria e maggiore precisione nei lanci lunghi. Sulle due fasce è buona la corsa dei due esterni ma sia Squillaci sia Romeo devono esser rivisti nella fase di copertura e bisogna che sfruttino di più la loro velocità in modo che si arrivi con più facilità sulle fasce. In avanti Bruzzese, col suo movimento, ha spesso messo in difficoltà i difensori vigorini ma non è un bomber. Carboni difende la palla come pochi e ha molta inventiva ma ha necessariamente bisogno di una punta vera per dialogare. Mancavano i due argentini Bugatti e Ulloa e altri calciatori stanno per arrivare: due sono brasiliani, uno è in prova ed è il difensore Vittorio Prete che ha giocato a L’Aquila nella scorsa stagione. Ci potrebbe essere anche un attaccante proveniente dal Siena.
Infine due parole su chi ha segnato il goal della vittoria. Portava il numero 11 ,quello magico che è stato di Massimo Palanca che oggi festeggia i suoi 58 anni.
Che sia di buon augurio per Carboni e per tutto il popolo giallorosso.
Forza Aquile.
SF
(Foto all’interno dello stadio di Salvatore Monteverde)
Tabellino:
Marcatore: 44’st Carboni (rigore)
Catanzaro (3-4-1-2): Mengoni; Mariotti, Accursi, Papasidero (33’pt Ricciardi); Romeo (38’st Gigliotti), Corso, Maisto, Squillace; Ferrara (9’st Santaguida), Bruzzese, Carboni A disposizione: Scerbo, Ioppolo, Figliomeni, Muscatello Allenatore Cozza
Vigor Lamezia (4-4-2): Forte, Sinicropi, Marchetti, Gattari, Bonasia (28’st Mercurio); Rondinelli, Cane (5’st Romero), Cerchia, Mangiapane, Rondinelli; Mancosu (40’st Lattanzio) De Luca A disposizione: Calderoni, Mercurio, Visone, Martino, Sbravati. Allenatore: Costantino
Arbitro: Giallanza di Catania
Note: Pomeriggio caldo. Cielo parzialmente nuvoloso. Spettatori 2500 circa. Angoli: 13-8 Ammoniti: Mercurio, Forte De Luca (Lamezia), Espulso: Marchetti (Lamezia).
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Risultati e Classifica Coppa Italia – 2 Giornata Girone L
Ebolitana-Milazzo 2-2 (C.N. Lamezia Terme)
Catanzaro-Vigor Lamezia 1-0
Classifica
Milazzo 4
Ebolitana 4
Catanzaro 3
Vibonese 0
Vigor Lamezia 0
Ha riposato Vibonese