È domenica, l’ultima di agosto. Nuvole nere e tuoni in lontananza, dal Tirreno allo Jonio. Scrosci di pioggia sembrano voler mandare in soffitta questa torrida estate e accogliere il nuovo Catanzaro di Antonio Calabro che stasera, alle 18.30, riparte verso l’ennesima avventura contro il Francavilla.
Un campionato indecifrabile
Il campionato è iniziato ieri, con i primi risultati senza senso di un calcio sempre più malato. Alcune squadre, salvate oltre il rotto della cuffia, hanno esordito alla fiera del gol, con vecchi lupi di serie C chiamati a svernare su campi discutibili. È un campionato difficile da decifrare. Soldi pochi, sogni tanti. Di piazze storiche affamate di calcio. Bari, Foggia e Taranto. Palermo, Catania e Messina. Campobasso, Avellino e Catanzaro. Non sembra esserci la Ternana dello scorso anno, capace di demolire le rivali, ma il lotto delle pretendenti è affollato. Anche se in poche sembrano davvero attrezzate per fare un campionato di alta classifica.
Il ruolo del Catanzaro
Tra queste pretendenti c’è sicuramente il Catanzaro. Inutile nascondersi dopo il secondo posto dello scorso anno. Il mercato è stato importante, pur senza follie. Alcune lacune sembrano essere colmate, altre meno. L’organico è sicuramente di livello per restare al vertice. Magari non basterà per vincere, a meno di un altro miracolo targato Antonio Calabro, l’uomo della continuità, il perno solido da cui la società ha deciso di ripartire.
La rivoluzione a metà
Neanche quest’anno il Catanzaro è riuscito a salvare tutto quanto di ottimo fatto nella scorsa stagione. Confermata in blocco solo la difesa (col ritorno di Scognamillo e Gatti). A centrocampo si salvano Risolo, Verna (a fatica) e Porcino. Davanti fondamentale la conferma (sofferta) di Carlini. Il resto è tutto nuovo e da scoprire. Le prime uscite sono confortanti, anche se negli 11 il Catanzaro non sembra aver fatto il salto di qualità. Perso Di Gennaro, il miglior portiere della categoria, toccherà a Branduani non farlo rimpiangere. Operato ed epurato capitan Corapi (con scarso stile), sarà Cinelli il nuovo faro del centrocampo. Mentre Di Massimo, il migliore della scorsa stagione con Carlini, sarà rimpiazzato da Vandeputte o da Bombagi. Bene le alternative sulle fasce, con Rolando al posto di Garufo. Davanti via Evacuo, Curiale e Di Piazza, la scommessa è Cianci, che ha fallito nella sua Bari ed è a caccia di riscatto a Catanzaro. Non è il bomber affermato, speriamo sia affamato. Vazquez è una buona alternativa.
La crescita della società
Accanto alla crescita della squadra, ci aspettiamo un salto di qualità a livello societario. Nel passaggio da Cerri a Pelliccioni, l’uomo forte resta Diego Foresti che si è meritato la conferma dopo la scorsa stagione. La rosa è stata costruita in tempo per partire al massimo, dopo il disastro dello scorso campionato, culminato nella sconfitta di Potenza. La famiglia Noto vigila, dopo l’entusiasmante cavalcata conclusasi con la delusione targata Albinoleffe. La bellissima maglia rossa, che strizza l’occhio ai tifosi e al passato glorioso del Catanzaro, non ci deve distrarre da una campagna abbonamenti sbagliata per modalità di presentazione, per i tempi troppo ristretti e per i costi decisamente elevati in alcuni settori popolari. I problemi economici in era Covid pesano sulle spalle delle società di calcio, ma di più su quelle delle persone. È bene non dimenticarlo.
Un altro calcio è possibile?
In questo momento pandemico, sarà una stagione fondamentale per capire se questo calcio di serie C è ancora sostenibile. Capienza al 50%, paura di abbracciarsi, mascherine, tornelli e green pass. Sarà difficile ma è bene abituarsi almeno per un po’. Sullo sfondo la classica battaglia “contro” di alcune curve italiane. Slogan come “o tutti o nessuno”, “no green pass” e altre amenità varie si scontrano con l’unica cosa che conta davvero per un tifoso giallorosso: “C’è solo il Catanzaro“. Per tante persone che stasera torneranno allo stadio sarà un’emozione incredibile. La speranza è che il ruggito della “Capraro” torni forte e presto a risuonare in un “Ceravolo” monco del suo pino, abbattuto nel silenzio complice di una città che non ha saputo custodirlo e coccolarlo.
Puntonet è sempre qui
Sembra ieri, sono passati 20 anni. Inizia anche per noi l’ennesima stagione di racconti del Catanzaro Calcio. Vogliamo crescere e migliorare, come sempre. Speriamo di riuscire a regalarvi alcune novità che abbiamo in cantiere. E comunque ci saremo con la solita onestà, la presenza, la costanza e la qualità che ci contraddistingue. Al fianco del Catanzaro, come controparte e pungolo per ogni società che si è susseguita in questi anni. Floriano Noto è il dodicesimo presidente dell’era Puntonet. Speriamo riesca a regalarci la prima vera e solida promozione in serie B.
E mentre il sole torna a fare capolino tra le nuvole, buon Catanzaro a tutt3.
Jovanotti cantava io penso positivo,ma evidentemente per alcuni giornalisti catanzaresi,il requiem suona meglio
Campagna acquisti SICURAMENTE importante e dispendiosa. Sono molto fiducioso, dai convocati però vedo solo 3 difensori, con Scognamillo e De Santis squalificati. Ma visto che le sanzioni arbitrali di cui spesso siamo vittime, anche in 5 sono pochi. Un difensore in più non guasterebbe.