Con riferimento alle considerazioni espresse dalla Funzione Pubblica CGIL con la nota del 3 novembre u.s., divulgata anche attraverso gli organi di stampa, devo evidenziare che la problematica concernente la carenza di personale, infermieristico e socio sanitario, è stata già affrontata in più incontri con tutte le OO.SS. di categoria.
In proposito, l’Azienda ha partecipato e condiviso con le medesime organizzazioni sindacali una serie di interventi in settori specifici (sale operatorie e area dell’assistenza respiratoria e delle malattie infettive), rivolti a una migliore organizzazione del lavoro in funzione delle rilevate carenze di organico.
È evidente, che una soluzione complessiva delle questioni evidenziate non potrà che essere agevolata dalle misure di riordino della rete ospedaliera, già avviate dal Presidente della Giunta Regionale nell’ambito del piano di rientro.
In ogni caso, la Direzione Aziendale è pienamente disponibile a un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali ove valutare, congiuntamente, qualunque ulteriore azione per superare la fase di emergenza senza pregiudizio per gli operatori e per la qualità delle prestazioni e dell’assistenza infermieristica.
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Le strutture ospedaliere hanno trattato “con tempestività e professionalità” il processo febbrile che ha colpito, dopo un parto cesareo, una partoriente ricoverata all’ospedale “Pugliese”. Non si è trattato, dunque, come hanno riportato alcuni organi di stampa, di una ferita infetta non trattata adeguatamente e, quindi, di un presunto caso di malasanità.
Lo ha accertato, con obiettività, la commissione medica nominata dal commissario straordinario dell’azienda, avv. Elga Rizzo, in seguito alla notizia riportata da un quotidiano locale.
La commissione ha verificato che “l’esatta causa del processo febbrile denunciato dalla partoriente è riconducibile a una complicanza trattata con tempestività e professionalità dalle strutture aziendali interessate”.
Il Commissario Straordinario dell’azienda, pur comprendendo la preoccupazione che nell’opinione pubblica hanno suscitato i numerosi casi di malasanità registratisi negli ultimi anni nelle strutture pubbliche calabresi, ha auspicato che le informazioni vengano valutate con attenzione dagli organi d’informazione.
“Occorre ricreare – ha detto l’avv. Rizzo – un clima positivo di fiducia dei cittadini verso gli ospedali pubblici, valorizzandone le eccellenze e intervenendo sulle criticità. Devo ricordare che uno degli obiettivi che ho posto in testa alla mia agenda di lavoro riguarda proprio i livelli di sicurezza e la riduzione dei rischi per i pazienti. Presto saremo in grado di approvare e di attuare nuovi procedimenti di cura e assistenza che ridurranno notevolmente i livelli di rischio”.