2 Villecco Calipari Rosa – Senatore uscente;
3 Oliverio Nicodemo – Deputato uscente;
4 Laratta Franco – Deputato uscente;
5 Lo Moro Doris – Consigliere Regionale Calabria – Magistrato;
6 Laganà Maria Grazia – Deputato uscente;
7 Marini Cesare – Ex Senatore;
8 Teti Vito – Professore universitario UNICAL;
9 Cozzupoli Pietro – Medico Primario Ospedali riuniti RC;
10 Baffa Salvatore – Avvocato;
11 Madeo Luigi – Avvocato;
12 Marafioti Angela – Avvocato;
13 Tedesco Manfredo – Sindaco di Luzzi – Medico;
14 Monteverde Donatella – Prof.ssa Universitaria;
15 Magorno Ernesto – Avvocato – Sindaco di Diamante;
16 Morabito Carlo – Preside facoltà ingegneria RC;
17 Grispo Adriana – Vice Sindaco di Corigliano;
18 Chiappetta Pierpaolo – Consigliere Prov. CS – Dott. Commercialista;
19 Muraca Maria Teresa – Architetto;
20 Iusi Bianca Maria – COCOPRO UNICAL;
21 Granato Francesco – Avvocato – Assessore Comune CZ;
22 De Vuono Giuseppe – Studente universitario.
1 De Sena Luigi – Ex Vice Capo Vicario Polizia di Stato – Prefetto;
2 Bruno Franco – Senatore uscente;
3 Mazzuconi Daniela – Ex Deputato – Manager, esponente del mondo cattolico;
4 Bianchi Dorina – Deputato uscente;
5 Abramo Paolo – Presidente Unioncamere Calabria e della Camera di Commercio di Catanzaro;
6 Pappaterra Domenico – Ex Deputato – Presidente Parco del Pollino;
7 Arena Giuseppe – Professore universitario;
8 Greco Lello – Presidente COOP NAUTILUS – Biologo marino,
9 Graziano Natale – Vice Sindaco di Rossano – Avvocato;
10 Scrivano Francesca – Avvocato.
Nelle liste del Pd per la Camera ed il Senato approvate lunedì sera nel corso di una riunione della direzione nazionale del partito, non figura alcun esponente del Pdm, il partito fondato due anni dal presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, dopo la sua uscita dalla Margherita. Il simbolo del Pdm nei giorni scorsi era stato depositato al Viminale con candidato premier Salvatore Audia, coordinatore provinciale del partito a Cosenza e stretto collaboratore dell’assessore regionale all’Agricoltura, Mario Pirillo. Non è al momento noto il pensiero e l’atteggiamento del presidente Loiero, ma dai suoi “colonnelli” si coglie un sentimento di irritazione. Secondo alcune voci il Pdm potrebbe decidere di “correre” da solo o in “tandem” con qualche altro partito minore, secondo altre voci non ci sarebbe nessuna rottura in vista fra il gruppo Loiero ed il Pd, anche se il rapporto sembra alquanto compromesso