Comitato per Scalzo Sindaco
Tutti nei guai gli uomini del presidente. Ebbene si, la lista del presidente della regione, on. Giuseppe Scopelliti, a sostegno del candidato sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, continua ad avere seri problemi con la giustizia.
E ci chiediamo a quale codice etico risponde. O se più probabilmente essa rappresenta un modo per esportare in tutta la regione con maggiore forza e vigore quello che la stampa definisce “modello Reggio”, misto di malaffare, clientelismo e pessima amministrazione della cosa pubblica.
Così Abramo che negli ultimi giorni ha cercato strumentalmente e senza per altro riuscirci di sbandierare l’idea viva di legalità, dovrebbe spiegare ai suoi elettori come si pone nei confronti dei suoi candidati che hanno problemi con la giustizia.
E dovrebbe dirci perché nel caso di procedimenti già avviati ha deciso di inserire comunque questi candidati all’interno delle sue liste. Non poteva rinunciare al loro apporto elettorale? Probabilmente facendolo avrebbe evitato che questi cittadini sottraessero del tempo alla loro difesa invece di impiegarlo a fare campagna elettorale per loro e per l’ex sindaco Abramo.
Certo nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio ma non si parla più di casi isolati ed anzi le accuse mosse dai magistrati a più esponenti della stessa lista non sono certo di poco conto.
Si passa dall’omissis, l’unico per ora purtroppo scoperto, per rapporti tra criminalità e politica nella gestione degli appalti al comune di Catanzaro; al fallimento della squadra di calcio più gloriosa della Regione; ad una condanna a 2 anni e 10 mesi di reclusione per concussione, come nel caso dell’ex assessore della Giunta Abramo, Caterina Laria. Un palmares di tutto rispetto, che all’interno della lista del Presidente Scopelliti, a questo punto, sembra proprio rappresentare un elemento qualificante.
Ma quello di Abramo e di chi lo ha aiutato nella compilazione delle liste è prima di tutto l’ennesimo atto di irresponsabilità di questo centro-destra verso questa città che vive una situazione di grave crisi dopo le dimissioni del sindaco Traversa, che con il suo gesto aveva proprio voluto lanciare un messaggio chiaro alla città mandando a casa e delegittimando la sua maggioranza in Consiglio comunale.
Perché ora da Abramo tanta irresponsabilità? Servivano proprio questi voti? Quale idea nuova di città? Cosa intendono Abramo e Scopelliti per etica pubblica e legalità?
Domande alle quali i cittadini meritano risposte.
Il prossimo 25 aprile alle ore 10 la coalizione di centrosinistra organizzerà una manifestazione che rientra nel calendario degli eventi a sostegno candidatura a sindaco di Salvatore Scalzo. La manifestazione che si terrà in Galleria Mancuso di Catanzaro evedrà la presentaza del Segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, Ricardo Nencini, il segretario del Partito che fu di Sandro Pertini e di tanti altri eroici partigiani, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa nella sala Giunta alla presenza di dirigenti ed esponenti della coalizione. “L’occasione del 25 aprile torna utile per ricordare le gesta eroiche di tanti italiani che non vollero piegarsi al nazi-fascismo combattendo con armi impari una forza militare oppressiva e violenta che occupava l’Italia tutta – hanno affermato i dirigenti del centrosinistra nel corso della manifestazione -. Molti giovani persero la vita per riaffermare valori e idee smarrite con l’avvento del fascismo, e fu proprio dalle generazioni più giovani che venne l’impulso ad un moto di ribellione, la resistenza, che divenne trainate anche per chi si era oramai piegato e rassegnato al volere dei violenti usurpatori. Oggi come allora, se pur dinnanzi a condizioni significativamente diverse, vi è l’esigenza di promuovere una nuova stagione di libertà. “La speranza per il riscatto della politica e della società, oggi messa in discussione da una parte della classe dirigente becera ed inadeguata, passa attraverso le nuove generazioni animate da spirito di servizio e da una ritrovata volontà di adoperarsi per il ripristino dei valori costituzionali troppo dileggiati da una destra filo leghista e burlesco che ha minato alle fondamenta i valori di una nazione unita – ha affermato Fabio Guerriero, responsabile organizzativo regionale del Psi -. Nel mezzogiorno d’Italia, infatti, ancora oggi come nel 1945 si continua a scontare il prezzo di una oppressione mafiosa divenuta insostenibile e che troppo spesso ha trovato sponda nella mala politica che le tante indagini stanno faticosamente facendo venire a galla. Sia ben chiaro – conclude Guerriero – che noi socialisti non esiteremo a contrastare la mala politica senza alcuna titubanza iniziando da Catanzaro per coinvolgere tutta la Calabria sana che reclama a gran voce d essere dignitosamente rappresentata”. Nel corso della conferenza stampa, i dirigenti del centrosinistra hanno osservato in maniera unanime una riflessione su recenti affermazioni del candidato sindaco del centrodestra, Sergio Abramo. “Ancora una volta registriamo che il signor Sergio Abramo confonde valori quali etica, morale, legalità e libertà con la ricchezza economica – hanno evidenziato -. Abramo offende a mezzo stampa tutti quei bravi, onesti e capaci amministratori pubblici che “campano” della loro professione e intelligenza anziché godere di oltre 250 mila euro annui (oltre 20 mila euro al mese) provenienti da incarichi regionali che noi tutti paghiamo al signor Abramo ed ai suoi collaboratori, senza titoli e senza merito. L’affermazione, quella della mancanza di indipendenza economica di cui soffrirebbe Salvatore Scalzo, proferita dal signor Abramo ricorda i periodi più tristi del decennio scorso. Abramo, infatti, parafrasando le dichiarazioni del cavaliere Berlusconi tenta di far credere ai catanzaresi che la sua alta moralità pubblica e privata, come quella di Berlusconi (leaders dello stesso partito), dipendono dalla ricchezza. La storia, nonché la cronaca giudiziaria ci raccontano cose diverse e gravi. Riteniamo pertanto che il signor Abramo abbia ancora una volta perso una buona occasione per stare zitto in senso di rispetto verso il 99% dei catanzaresi che pur non potendo godere dei suoi lauti compensi vive una vita dignitosa, cristallina e libera da condizionamenti – concludono i dirigenti del centrosinistra -. Siamo certi, infine, che Salvatore Scalzo non abbia la stessa capacità economica di Abramo ma siamo altrettanto conviti che solo Scalzo saprà amministrare la cosa pubblica operando a favore dei catanzaresi più bisognosi e ponendo Catanzaro prima di tutto”.
Sergio Abramo: «Stringere un patto di ferro con le associazioni di categoria»
Il candidato a sindaco ha incontrato gli iscritti di Confartigianato e Confindustria
Sergio Abramo è stato ricevuto questa mattina presso la sede provinciale della Confartigianato di Catanzaro per discutere delle possibili soluzioni per il rilancio economico della città. La delegazione degli associati alla Confartigianato, dopo i saluti introduttivi del segretario provinciale Raffaele Mostaccioli, ha manifestato al candidato a sindaco per il centrodestra la propria preoccupazione relativa alla difficile situazione economica che la città sta vivendo, specialmente per quanto riguarda la difficoltà nel rispettare i tempi per il pagamento di tasse e tributi e di accedere al credito. I rappresentanti delle imprese artigiane catanzaresi hanno, inoltre, lanciato a Sergio Abramo una serie di proposte volte a rivitalizzare l’economia cittadina attraverso le opportunità che potrebbero arrivare dalle attività di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, dalla promozione delle energie alternative, dall’indotto collegato al completamento del porto nel quartiere marinaro. Il candidato a sindaco ha evidenziato il pieno sostegno alla categoria e ha individuato le linee strategiche per risollevare la città dall’orlo del baratro in cui è caduto dopo gli anni di governo del centrosinistra: «Il Comune oggi si trova a fronteggiare una crisi economica aggravata – ha detto – soprattutto dalle scellerate assunzioni nelle partecipate che hanno contribuito a provocare perdite di diversi milioni di euro. Per uscire dalla crisi sarà necessario avviare un censimento sui consumi in città per capire in che modo si può ravvivare il sistema produttivo. Allo stesso tempo bisogna rilanciare il Consorzio Catanzaro 2000, creato nel corso della mia sindacatura, attraverso il contributo dei migliori progettisti per programmare gli interventi idonei per ciascun settore».
Sergio Abramo è stato ospite, questa mattina, anche del confronto con gli altri candidati a sindaco promosso da Confindustria Catanzaro e moderato dal presidente del sodalizio Giuseppe Gatto alla presenza degli associati e dei vertici rappresentativi del mondo industriale. Abramo ha individuato, nel corso del dibattito, la direzione da seguire per aiutare le imprese a superare le difficoltà: «Considerate le condizioni del bilancio comunale – ha detto – è necessario stringere un patto di ferro con tutte le associazioni di categoria per rilanciare il lavoro e rendere la città economicamente autosufficiente. E’ auspicabile proporre un modo nuovo di gestire la spesa attraverso il coinvolgimento diretto dei privati anche nella gestione dei servizi pubblici per abbattere i costi e migliorare l’efficienza. A tal fine la mia priorità sarà quella di velocizzare l’iter di realizzazione delle opere pubbliche finanziate dai Pisu per creare i servizi necessari allo sviluppo del territorio». Abramo ha quindi rivolto un appello al gruppo degli industriali per tutelare il mercato interno: «Il mio invito alle associazioni di categoria – ha detto – è quello di unire le forze per tornare a discutere di programmazione sui tavoli di concertazione con la Regione, rilanciando gli strumenti di pianificazione urbanistica già adoperati con successo nel corso della mia sindacatura».
Celi in visita da Don Mimmo Battaglia
Inteso l’incontro di oggi pomeriggio tra il candidato a sindaco dell’area di centro Pino Celi, il consigliere nazionale Udc Francesco Pilieci e Don Mimmo Battaglia.
“Ci sono persone che si mettono a servizio della comunità e dei più deboli, Don Mimmo Battaglia è uno di questi – ha dichiarato Pino Celi. La politica e le istituzioni non possono far finta di non vedere”.
“Serve un cambiamento radicale nell’agire politico, – ha spiegato Celi – è necessario rimettere al centro dell’azione i bisogni della gente. Chi ha di più ha il dovere morale di aiutare chi è in difficoltà”.
“La comunità guidata da Don Mimmo Battaglia – ha precisato il candiato a sindaco Celi – nella sua missione nel sociale supplisce il più delle volte alle istituzioni. Per questo motivo dobbiamo supportare il più posisbile la loro attività. Catanzaro bisogno di essere più solidale”.
A colpire Celi è stata una frase presente in una bacheca nell’ufficio di Don Mimmo Battaglia: “Fai strada ai poveri senza farti strada”. “Se questo assunto lo facciamo nostro – ha concluso Celi – siamo pronti per cambiare le sorti della nostra città”.