Rassegna stampa

È sicura la Musa del Catanzaro: «La squadra scoppia di salute»

Il solito problema della capienza degli stadi esterni, si rinnova puntualmente per il primo turno della finale

CATANZARO – Il solito problema della capienza degli stadi esterni, si rinnova puntualmente per il primo turno della finale. Cambiano alcune parti, ma non i termini della telenovela: il Catanzaro ha chiesto 3.000 biglietti, la società siciliana ne ha offerto 700, quella giallorossa allerta doverosamente Prefetture e Questure, la Lega non si muove (come pur potrebbe) senza superiori disposizioni d’ordine pubblico, Macalli suggerisce la diretta televisiva. Le prossime ore chiariranno l’evoluzione della nuova puntata. Spunta all’orizzonte la possibilità del neutro del Cibali, anche perché Acireale è una sorta di periferia di Catania. Saltando la possibile mediazione della società giallorossa, il presidente Rotella del “Catanzaro club”, da sempre il più rappresentativo fra quelli giallorossi, s’è recato in Questura per segnalare la sicura invasione d’Acireale da parte dei tifosi ed i connessi pericoli d’incidenti nell’ipotesi di difficoltà di biglietti. Il calcio giocato, invece, conferma lo stop di Marcello Corazzini, per una botta subita a Nocera. “Ho le adeguate alternative – commenta un tonico Franco Dellisanti – anche se mi duole rinunciare a Corazzini.” Poi, aggiunge: “Nella ripresa, abbiamo domenica perso un pò di campo, anche per stanchezza.” La considerazione del tecnico giallorosso, introduce l’importanza della preparazione atletica ed il coinvolgimento del preparatore atletico Sergio Musa. “Domenica, entrambe le squadra hanno profuso un gran dispendio energetico–conferma Musa, il cui buon lavoro (c’è anche Improta fra i suoi estimatori!) è stato considerato determinante nello straordinario finale di campionato- Il gran caldo è stato particolarmente insidioso per noi, che provenivamo da giornate di pioggia e di freddo. S’aggiunga, poi, che alle difficoltà del clima, si sono aggiunte quelle di una partita intensa e senza soste. Specie nel primo tempo, quando la gara l’abbiamo fatta noi, abbiamo speso oltre il dovuto. Ecco perché non mi ha sorpreso, che qualcuno sia progressivamente un po’ calato.” Sergio Musa, 3 anni fra i dilettanti del Fasano e, poi, nell’Avezzano e nel Castrovillari con Dellisanti, così ha continuato: “Alla luce di quel che accade agli avversari ed anche su altri campi, i crampi dei nostri giocatori sono episodici e non sempre il frutto d’affaticamento, interferendo con motivazioni nervose o d’altro tipo.” Poi, elogia i suoi giocatori: “Se atleticamente stiamo tanto bene, il merito è da condividere con i giocatori. La loro collaborazione è stata fondamentale. Da tempo, ormai, la nostra preparazione è finalizzata ai playoff.” Su uno dei suoi migliori maratoneti, il preparatore dice: “Non m’aspettavo che domenica Ferrigno corresse come ha fatto, dopo che per tutta la settimana s’era trascinato un problema all’anca. Basti pensare che è sceso in campo, solo per un autentico miracolo del nostro medico, il dottor Iera.” Quando gli si ricorda che i tifosi chiedono se il Catanzaro corre più dell’Acireale, così risponde: “So che a Brindisi, sul piano atletico, i siciliani hanno sovrastato gli avversari. La notizia non mi preoccupa, perché noi stiamo anche in gran salute. Le nostre gambe sono decisamente buone.”

Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport

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God

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