È scontro a colpi di conferenze stampa e opuscoli informativi tra il sindaco Abramo e l’opposizione in consiglio comunale.
Nei giorni scorsi, il primo cittadino ha fatto recapitare a domicilio ai catanzaresi una rivista patinata di 40 pagine a colori dal titolo “Catanzaro, la città che cambia – Risultati e obiettivi dell’amministrazione Abramo 2014-15”. Tiratura: 35.000 copie.
La pubblicazione, com’è facile intuire, contiene l’elenco dei progressi della città capoluogo di regione sotto la guida dell’ex presidente Sorical, raffigurati con tanto di fotografie per i progetti eseguiti o rendering grafici per quelli in via di esecuzione.
Un contenuto su cui l’opposizione, nella conferenza stampa di venerdì, ha avuto ampiamente da ridire: i progetti futuri sono stati infatti indicati come piani da «libro dei desideri», mentre le cose già realizzate, o almeno una gran parte di esse, sarebbero da attribuire secondo la minoranza alla pianificazione e alla lungimiranza della giunta precedente – quella guidata da Rosario Olivo – o all’iniziativa di privati ed enti terzi. In più l’interrogativo: «Quanto sono costate, ai catanzaresi, le 35.000 copie dell’opuscolo di Abramo? Da dove sono stati recuperati i fondi?», questo si chiedono i consiglieri di minoranza Vincenzo Capellupo, Nicola Ventura e Lorenzo Costa (Pd), Antonio Giglio e Roberto Guerriero (Psi), Mimmo Iaconantonio (Idv), che esternano anche disappunto per i due mesi trascorsi senza che si sia tenuto un consiglio comunale e senza che la nuova giunta sia stata presentata all’Aula rossa.
Il sindaco non ha risposto direttamente, ma ha partecipato a un incontro con alcuni cittadini del quartiere Lido, affiancato dai fedelissimi Eugenio Riccio e Carlo Nisticò (entrambi con un passato nella maggioranza Olivo tra il 2006 e il 2010) e dal neoassessore ai Lavori Pubblici, Gianmarco Plastino: Abramo si è detto fermamente convinto della bontà dell’azione amministrativa fin qui condotta e si è difeso attaccando una stampa a suo dire contraria a prescindere.
In più ha rilanciato aggiungendo altra carne al fuoco oltre agli 81 cantieri che si dice sicuro saranno chiusi a Catanzaro entro i prossimi due anni: si demolisca l’ex mercato di Catanzaro Lido per fare spazio ad una sessantina di posti auto.
Strali (per la verità abbastanza blandi) dell’opposizione a parte, Abramo continua a incassare la fiducia di altri consiglieri comunali: dopo Rosario Lostumbo (ex Ndc – Catanzaro da Vivere e poi gruppo misto), anche Francesco Galante segue le orme del collega e transita nel gruppo “Catanzaro con Sergio Abramo”.
Un percorso ripreso anche da Tommaso Brutto (ex Forza Italia), che dopo lo strappo sulla Provincia con Tallini, ritorna a dare sostegno alla giunta Abramo, assieme e Giulio Elia.
Quest’ultimo, rimasto nel gruppo misto, ha comunque mantenuto la presidenza della commissione “Governo del territorio e Patrimonio”, assicurando così il suo sostegno.
I conti, a questo punto, dovrebbero tornare e Abramo potrebbe finalmente decidere di presentarsi in consiglio comunale avendo dalla sua la possibilità di contare su 19 voti su 33 (sindaco e presidente del consiglio comunale inclusi), contando anche i componenti del gruppo “Bene in Comune”, fino a qualche giorno fa opposizione, ma che ora pare abbiano deciso di percorre la via della responsabilità per sostenere l’amministrazione e non rischiare di andare anticipatamente al voto.
Alessandro Tarantino
corrieredellacalabria