Dopo una lunga malattia, a soli 59 anni muore Salvatore Schillaci detto Totò, uno dei grandi protagonisti del calcio italiano degli anni ’90.
La piccola punta palermitana ha segnato un’epoca, partendo dai campetti della periferia siciliana e arrivando a giocare da protagonista inatteso i Mondiali casalinghi del 1990, subito dopo aver disputato la sua prima stagione in Serie A.
La carriera
La squadra in cui inizia la carriera è il Messina, in cui disputerà la maggior parte delle partite da professionista. Sotto la guida del pedagogo e allenatore “professor” Franco Scoglio porterà i peloritani in B e da lì spiccherà il volo per approdare alla Juventus e subito nella Nazionale di Azeglio Vicini, con cui disputerà 16 gare nel brevissimo volgere di un solo anno e mezzo (non sarà più convocato dopo l’arrivo in panchina di Arrigo Sacchi), segnando 7 reti, di cui 6 al Mondiale, diventandone capocannoniere. Proseguirà poi la carriera con l’Inter e la concluderà in Giappone col Júbilo Iwata.
Le partite contro il Catanzaro
Nel nostro piccolo vogliamo ricordarlo per le sue partite contro il Catanzaro. La prima volta fu già protagonista: era il 2 Dicembre 1984, si giocava l’undicesima giornata del campionato di Serie C 1984-85 – che poi il Catanzaro vincerà con la guida del mitico Giovan Battista Fabbri – e al Celeste l’appena ventenne (con gli anni compiuti il giorno prima) Schillaci siglò al 42′ la rete della vittoria del Messina.
Segnò poi contro le Aquile di Gianni Di Marzio una doppietta nella penultima giornata della Serie B 1988-89 (l’anno dopo la mancata promozione del Catanzaro di Vincenzo Guerini): era l’11 Giugno 1989 e sempre al Celeste Schillaci firmò una doppietta nel 3-0 del Messina di Zdeněk Zeman. Quella sarebbe stata la sua ultima partita casalinga e i suoi ultimi gol con la maglia dei peloritani: con 23 gol si laureò capocannoniere della B e si preparò a fare il grande salto alla Juventus.
Proprio con i bianconeri di Giovanni Trapattoni disputò l’ultimo confronto contro il Catanzaro: era la semifinale del Trofeo Ceravolo, giocata nell’insolito orario delle 22:00 dell’11 Agosto 1991, con i giallorossi di Gennaro Rambone che resistettero fino all’85’ prima di capitolare per il gol di Alessio, con Totò Schillaci che rimase in campo per tutta la gara. Era il primo anno dei giallorossi nell’inferno della C2, dopo l’incredibile e assurda sentenza del CAF: le strade del Catanzaro e di Totò Schillaci non si sarebbero più incrociate.
La Redazione di uscatanzaro.net esprime le proprie sentite condoglianze ai cari di Totò Schillaci.
Ciao Totò!
GRAZIE TOTÒ’ MAGICO ! QUANTO BEI RICORDI CIA DATO . RIPOSA IN PACE CAMPIONE AZZURRO……FORZA TOTÒ’ FORZA ITALIA!
Che ricordi…..