AAA cercasi il vero Catanzaro.
Non siamo ai livelli di un grido d’allarme, ma il tecnico giallorosso vuole e pretende dai suoi un deciso cambio di marcia.
Non è solo un fatto di numeri (una vittoria e quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate, con undici reti al passivo) ma di prestazioni. Non a caso, a scanso di equivoci, mister Vivarini benedice questo incrocio ravvicinato, complice il calendario asimmetrico, con giallorossi e rosanero che si ritrovano a distanza di quasi due mesi: “In questo momento è la partita giusta”. “E’ la gara – spiega – per cercare di cedere se abbiamo capito i problemi e se abbiamo iniziato a mettere mano a quelle situazioni di difficoltà che abbiamo avuto nelle ultime due trasferte. Al riguardo, ci metto anche Reggio Emilia dove bisognava essere più vivi e reattivi. Il nostro è un campionato dove dobbiamo sempre dare il massimo. Se non ci riusciamo, rischiamo figuracce che il nostro pubblico non merita!”. E, secondo Vivarini, la ricetta giusta per ritrovare il vero Catanzaro e per far bene da domani in poi è in tre concetti fondamentali: “Continuità, concentrazione e applicazione”. “Occorre ritrovare quell’applicazione in grado di impedire alle squadre di giocare nella nostra metà campo. E poi serve continuità. Per esempio, se ragioniamo sulla partita col Lecco abbiamo alternato fasi di grandi applicazione a momenti di pausa. E coi ragazzi abbiamo approfondito anche questo aspetto. Col Palermo è fondamentale non abbassare la guardia. Se concediamo loro un quarto d’ora, coi singoli che hanno son capaci di fare di tutto”. Il tutto con una speranza: “Vorrei che i ragazzi affrontassero gara di domani con quell’ultima messa in mostra proprio nella gara di andata in Sicilia”. “Mi interessa che ci ritroviamo – prosegue -. E’ il momento più complicato del nostro campionato ed a Piacenza abbiamo fatto prestazione al di sotto delle nostre potenzialità. Perché il Palermo in questo momento è l’avversario giusto? Non si può essere demotivati contro di loro e dobbiamo ritrovare tutte le nostre qualità, quella profondità che ci contraddistingue dalle altre squadre. Il Palermo ha blasone ed ecco perché dovremmo riaccendere tutte le nostre lampadine”.
Capitolo mercato. Soddisfatto dei due volti nuovi in casa giallorossa: “Petriccione è una scelta mirata. Giocatore di qualità ed esperienza, perché la B l’ha fatta ed anche bene. Ha le caratteristiche giuste per questa struttura di squadra. E’ un giocatore che può dare spinta giusta in questo momento. Antonini è un centrale forte sia fisicamente che sulle palle alte, quello che mancava a noi. Ora ci interessa farlo inserire rapidamente perché è linfa nuova per noi. E’ un ragazzo che impara molto velocemente ed ha quelle motivazioni che piacciono a me. Non passerà molto prima di vederlo all’opera”.
