Dura replica di Costanzo all’Associazione “I Quartieri”

Serrao, chi è costui? Lo afferma il consigliere comunale e provinciale

“Un vecchio saggio diceva che non bisogna perder tempo a discutere con chi si ostina a non capire perché la gente potrebbe non capire la differenza. E si dovrebbe sempre dar retta ai saggi. Ma purtroppo non sempre è possibile e così proveremo a rispondere semplicemente a quella che per noi al momento è un’ entità non ben definita nel panorama catanzarese. “Carneade chi è costui?” Disse Don Abbondio. “Serrao chi è costui?” Si chiedono i catanzaresi. Ecco Serrao è una persona che ha provato a trovare un posto al sole, ma si è dovuto accontentare di stare sempre nell’ombra. “Chi sono I quartieri?”. Per il momento un’identità rappresentata da un logo che si è prestata a far da ombrello a chi aveva bisogno di trovare una collocazione avendo perso la sua e non avendo avuto la forza o la volontà, pur per motivi legittimo che non discutiamo, di riconquistarla. Per il resto non abbiamo notizia di attività culturali o sociali da parte di questa associazione, che apprendiamo aver contribuito addirittura a scrivere il programma di governo della città. Ma evidentemente quella copia del programma deve essere rimasta in qualche cassetto se di essa non ve ne è traccia. Detto ciò, non è elegante guardare in casa d’altri e non lo faremo, ma non possiamo permettere che altri guardino in casa nostra sentendosi liberi di dire qualunque cosa gli passi in quel momento per il cervello. Se fosse vero che abbiamo inteso la politica come bussolotto, siamo lieti di comunicare che questo non sia rimasto mai vuoto. Perché da questo bussolotto noi, a differenza di altri, non abbiamo solo preso ma siamo stati anche in grado di dare, in termini di risposte e vicinanza alla gente, in termini di lavoro fatto a mani nude. Il nostro bussolotto è stato sempre pieno di contenuti, di idee, e di consensi che nel tempo sono cresciuti. Perché a differenza di Serrao, non solo il sottoscritto si è sempre confrontato con l’ elettorato senza avere ovviamente nessuna certezza all’inizio ma raccogliendo tante soddisfazioni alla fine, quanto ha saputo anche ascoltare non solo con l’ orecchio del padrone, ma soprattutto con quello della gente. Sappiamo che non è un concetto facile da capire o da digerire, ma vorremmo dire al signor Serrao che il risultato crescente che nel tempo abbiamo consolidato, mantenuto e aumentato, non è casuale. E non capire questo significa non avere stima di chi va liberamente a votare e che sceglie secondo la sua testa e il suo sentire. Rispetto poi agli ululati alla luna o alle discussioni, precisiamo che l’ associazione I quartieri si è inserita in un dibattito dicendo la propria opinione, ma non rispettando quella degli altri. Per restare nel merito della questione (tralasciando di commentare le elucubrazioni di chi parla di politica perché non è mai stato in grado di farla), continuiamo a sostenere che questa convenzione se non chiarita e definita nei termini e soprattutto se non rispondente a criteri di efficacia e di efficienza, in maniera particolare per i pazienti, è solo uno spreco di energie e di denaro. Spreco di cui Catanzaro non ha bisogno. Infine il signor Serrao ci accusa di seguire “le nostre miserevoli convenienze politico- personali”. Bè lasciamo giudicare ai catanzaresi se sia più miserevole preoccuparsi di capire e sollecitare delle soluzioni e dei correttivi a qualcosa che evidentemente non funzione come dovrebbe, o se piuttosto non è miserevole da parte di Serrao utilizzare la malattia, per di più di piccoli pazienti, per difendere postazioni e posizioni, sperando ancora che qualcuno, dopo essersi riempito la pancia, butti qualche briciola di cui nutrirsi”.

Autore

Salvatore Ferragina

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