Nella Baia di Soverato il il 9 e 11 settembre prossimi si terrà il tentativo di battere due record mondiali di apnea.
Sarà il milanese Homar Leuci l’atleta che dovrà iimmergersi nelle acque della “perla dello Jonio”.
La manifestazione è organizzata dalla Blue World con la collaborazione di “CalabriaApnea” e del Gruppo subacquei profondisti di Aimost Blue di Soverato.
La sede operativa per l’organizzazione dove è possibile ricevere tutte le infomazione è sistemata presso il Miramare di Soverato (zona spiaggia) nella sede del diving Blue World.
Homar Leuci, nato il 9 giugno 1976 a Milano ma con fiere origini Pugliesi, attualmente è uno dei protagonisti dell’Apnea Italiana ed Internazionale.
Ha sempre dimostrato grandi doti atletiche sin da bambino, e spinto dai suoi genitori ha sempre svolto diverse discipline sportive.
In età giovanile oltre al nuoto, disciplina a lui molto cara dove raggiunge presto ottimi risultati, ottiene grandi risultati anche nel calcio, arrivando a giocare nelle giovanili di una squadra di serie C2.
Riscopre l’apnea, in Francia in età universitaria, dove vive a lungo. Spinto dalla grande passione di questa nazione per il suo beniamino Jacque Mayol e per il film di Luc Besson, “Le grand Bleu” che sbancò tutti i bollettini, rivive un grande antagonismo tra due grandi dell’apnea, Mayol appunto e il grande Enzo Maiorca, e sarà questo a fare da detonatore alla passione per l’ignoto, per il profondo blu e per la sfida con se stessi.
Cresciuto seguendo le storiche imprese dei grandi dell’apnea Italiana, Homar ha finalmente la possibilità di coronare un sogno, ed infatti stabilisce il suo primo record di apnea profonda, senza l’ausilio di nessun attrezzo o zavorra, nelle splendide acque siciliane dell’isola di Marettimo nell’arcipelago delle isole Egadi antistanti Trapani raggiungendo la profondità di -51 metri, ed onorando l’apneista Siciliano, che fu il protagonista di un’impresa storica.
Nel 1962, infatti, Enzo Maiorca sbalordì la scienza raggiungendo per primo questa profondità contro il parere di tutti i medici iperbarici dell’epoca. Nel 2009 l’Atleta si ripete nelle acque della Liguria ed ottiene quello che forse è il risultato più importante della sua carriera agonistica, Homar ha infatti stabilito il nuovo record mondiale di apnea profonda in assetto costante CMAS, omologato cioè dalla Confederation Mondiale des Activitèes Subacquatiques e dalla FIPSAS come record Italiano, scendendo alla profondità di -84 metri, solo con l’aiuto della sua monopinna, coronando così un sogno.
I tentativi dovranno essere approvati da due Commissari che CMAS non sono della stessa nazionalità dell’atleta il quale deve sottoporsi per entrambi i record al test antidoping.
Gli standard CMAS prevedono la registrazione video dell’arrivo sul fondo dell’atleta che deve essere inviata entro 15 giorni dal tentativo alla CMAS.
Anche il rapporto dei commissari deve pervenire alla CMAS entro 15 giorni dal il tentativo (qualunque sia il risultato).
In particolare la procedura di omologazione CMAS per i record in apnea prevede che il giudice di gara dal momento dell’emersione dell’apneista dalla risalita dal fondo tenga per 15 secondi le proprie mani chiuse sul capo, trascorsi i quali l’apneista ha 5 secondi di tempo per toccare con una mano il capo del giudice.
Soltanto successivamente alla verifica da parte della CMAS della piena corrispondenza del tentativo al regolamento in vigore, il record potrà considerarsi ufficialmente omologato.