Bar Mangialavori

Due minuti di pura follia

Scritto da Redazione
Sfortunata prova del Catanzaro che gioca un ottimo match contro gli ex del Flaminio

Se perdi una gara che hai dominato in questo modo, allora c’è davvero da preoccuparsi. È difficile commentare una partita come quella del posticipo che ha visto i giallorossi opporsi alla Nocerina degli “ex”. Si, “quelli del Flaminio” che hanno scritto una tra le pagine più vergognose della storia calcistica catanzarese, quelli che dopo il triplice fischio del signor Aureliano di Bologna hanno esultato insieme al loro ora sbarbato mister (anche lui “ex”), quelli il cui nome (fra dieci, cento, mille anni) verrà sempre associato al “mi vendo” (direbbe il buon Renato Zero). Lunedì avranno anche scippato i tre punti al Ceravolo, ma le loro identità saranno sempre macchiate indelebilmente per un’eterna sconfitta personale.

L’impegno da parte delle Aquile non è mancato in campo, ma c’è ancora molto da migliorare dal punto di vista della personalità. Due minuti di follia collettiva per compromettere l’intera gara ed evidenziare tutti i limiti caratteriali di una squadra che ha profuso il massimo impegno in campo, salvo palesare un evidente “paura di vincere” a tre minuti dal 90°. Il miglioramento rispetto alle gare finora viste è stato evidente anche se in fase di finalizzazione sono state gettate alle ortiche molte occasioni che avrebbero potuto e dovuto disegnare destini diversi. Ma il calcio ha premiato la maggiore esperienza e (paradossale ma vero) tranquillità dei molossi che hanno castigato consecutivamente le due battistrada del campionato di seconda divisione 2011/2012. Tranne la gara di Viareggio, il Catanzaro è stato perseguitato dalla scalogna estrema, ma non si può e non si deve imputare a quest’ultima l’unica ragione di questo stato di cose. Non bisogna guardare la classifica né sentirsi sotto eccessiva pressione. Se possibile, sin dalla gara di Pisa, occorrerà rimuovere il recente passato per dare spazio alla positività ed allenare le menti alla distensione. Da questo punto di vista ottimo l’intervento della vice Presidente Ambra Cosentino in fase di conferenza post-partita. Un chiaro esempio di visione illuminata delle cose.

In questo senso risulterà oltremodo prezioso l’apporto dell’ambiente in quanto l’eccessiva pressione in questi frangenti sarebbe certamente ostativa per il raggiungimento dei risultati sperati. Sul momentaneo risultato di parità, la Nocerina non si è chiusa a difesa del 2-2, ma ha capito che dal furto parziale avrebbe potuto ottenere una rapina in grande stile ed Evacuo all’88° ha bissato con un colpo di testa, solo soletto in area di rigore. Solo una squadra sufficientemente cinica può permettersi di fare questo. Era accaduto con il Benevento ed è riaccaduto con la Nocerina, anche se il paragone tra le due gare è improponibile visti i diversi tempi e modi.

Il ritorno al modulo delle fortune dell’anno scorso ha prodotto buoni output dal punto di vista del gioco, ma in futuro bisognerà farsi più furbi e soprattutto sereni e determinati in fase difensiva. Sul gol del 2-2 la barriera si è aperta troppo facilmente. Decisamente troppi i gol subiti dai Giallorossi (12), solo la Carrarese ha fatto peggio (13). I numeri parlano da soli. Tre reti prese a Viareggio, tre gol subiti contro la Nocerina (per giunta in casa come contro il Barletta nell’unica vittoria finora conseguita) devono quantomeno far riflettere il mister ancora di più se nell’ultima occasione il tutto si è materializzato in due soli minuti. Ventiquattro gare da disputare con un mercato di riparazione dal quale attingere con la massima urgenza ed una classifica che seppure corta, rischia di portare a qualche apprensione di troppo. L’innesto di Russotto è stato certamente positivo e quando si affineranno i meccanismi potrà giovarne tutto il raparto avanzato, anche se bisognerà migliorare in fase di finalizzazione, visti i numerosi gol divorati anche contro i Molossi.

Insomma, qualcuno un giorno diceva:” ride ben…”. Il 3 marzo 2013 il ritorno in terra campana per recuperare il maltolto, con una situazione di classifica che certamente sarà diversa da quella attuale. Ed ora tutti a Pisa per riprendere insieme il cammino, per far sentire il ruggito di una tifoseria che non conosce ostacoli.

Giuseppe Mangialavori

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento