La settimana che sta per chiudersi ha fatto segnare due importanti risultati positivi per il Centro regionale di Alta Specialità del Cuore. Le verifiche del Dipartimento regionale per la Tutela della Salute sull’adozione della check-list in sala operatoria e quelle dell’Ente certificatore per il rinnovo della Certificazione di Qualità sono state infatti superate con successo.
La check-list in sala operatoria è uno strumento a garanzia della sicurezza del paziente. Essa è costituita da un insieme di verifiche e adempimenti, che garantiscono l’abbattimento della percentuale di rischio operatorio. È opinione condivisa delle Organizzazioni internazionali della sanità che l’uso sistematico della check-list in sala operatoria contribuisca ogni anno a salvare la vita di milioni di persone nel mondo. L’obbligo di utilizzarla è scattato in Calabria dal 1 gennaio 2013 successivamente a due decreti del presidente della Giunta Regionale.
Ma gli ispettori del Dipartimento hanno avuto modo di verificare che in realtà il S.Anna utilizza la check-list in sala operatoria già dal 2011, dopo avere formato il personale interessato al tema anche con la collaborazione del dottor Alessandro Ghirardini della Direzione Generale Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, responsabile del Progetto Sicurezza in sala operatoria per la diffusione della check-list nelle strutture sanitarie italiane. Da qui le conclusioni degli ispettori regionali, dalla cui verifica è emerso che il S.Anna dedica “una attenzione alta alle tematiche della qualità e gestione del rischio clinico”.
Oltre alle verifiche sull’adozione della check-list, il Centro regionale di Alta Specialità del Cuore ha anche superato quelle per il “rinnovo” della Certificazione di Qualità ai sensi della norma ISO 9001:2008. Ciò significa che il S.Anna ha passato non il normale test annuale ma il riesame triennale, ben più impegnativo. I verificatori di DNV Italia, l’Ente certificatore con sede a Oslo, anche in questo caso non hanno registrato anomalie di 1° grado, quelle cioè relative al mancato rispetto della normativa cogente, né anomalie di 2° grado, quelle di gravità inferiore ma da rimuovere comunque, per evitare che possano diventare di 1° grado.
Tra le positività segnalate nel report finale: l’impegno costante in termini di investimento ai fini dell’ammodernamento delle infrastrutture e degli ambienti, nonché l’accreditamento di eccellenza, ottenuto dall’Ambulatorio di Angiologia, secondo i criteri stabiliti dalla Siapav, la Società Italiana di angiologia e patologia vascolare. Molto apprezzata anche l’attività convegnistica del S.Anna, con particolare riferimento a quella su procedure cliniche e diagnostica in chirurgia vascolare cardiochirurgia.