Lunedì 2 novembre nero per il Catanzaro. Il 5-1 rifilato dalla Ternana ieri ha messo in luce una serie di problemi che mister Calabro dovrà cercare di risolvere nel più breve tempo possibile.
I giallorossi dovranno riflettere sulla gara disputata al “Liberati” per non giocare più con quell’atteggiamento passivo, visto specialmente nella ripresa. L’occasione per il pronto riscatto dista meno di 48 ore perché l’US affronterà il Palermo al “Ceravolo” nel recupero della partita che si sarebbe dovuta disputare domenica 25 ottobre.
C’è poco tempo per leccarsi le ferite, quindi, perché occorre immediatamente pensare alla prossima. La settimana, poi, si concluderà in casa dell’Avellino dell’ex Braglia.
Piccola considerazione: gli irpini arriveranno al match riposati visto che ieri hanno riposato mentre l’US avrà sul groppone due gare in tre giorni.
DA VICENZA A TERNI
Passiamo avanti. Dicevamo, lunedì nero per il Catanzaro che si è svegliato con cinque reti incassate. Ciò non capitava da 16 anni, quando, il 7 novembre 2004 in Serie B, il Vicenza di Schwoch (tripletta) e Marotta (doppietta) asfaltò 5-0 il Catanzaro di Gigi Cagni con l’attenuante dell’inferiorità numerica dal 30’ per l’espulsione di Grava. Ieri i giallorossi non hanno dovuto fare i conti con espulsioni ma più di calciatore era assente mentalmente.
Eppure nel calcio, bisogna tenerne conto, gli episodi fanno la differenza. La Ternana è stata nettamente superiore al Catanzaro e probabilmente avrebbe vinto in ogni caso. Però, proviamo ad analizzare i fatti. Il gol dell’1-0 di Partipilo è da annullare per fuorigioco evidente dell’autore del vantaggio umbro. Molto grave l’errore del guardalinee in quanto la posizione irregolare dell’attaccante è visibile senza grosse difficoltà.
Agguantato il pareggio, il Catanzaro sfiora il gol del clamoroso vantaggio con Evacuo sul finire del primo tempo. La palla, colpita di testa dall’attaccante, finisce di pochissimo a lato. E se la ripresa fosse cominciata sull’1-2? Non si potrà mai sapere.
Ultimo episodio da sottoporre all’analisi, il gol del 2-1 di Falletti. La deviazione di Fazio è decisiva su un tiro non irresistibile del fantasista rossoverde e destinato ad essere parato da Branduani.
Nel calcio, come nella vita, con i sé e con i ma non si va lontano, però, bisogna anche ammetterlo che non è proprio girata benissimo ai giallorossi.
Attenuanti? No. Non ce ne sono perché il Catanzaro, specialmente nel secondo tempo, ha passeggiato in campo stendendo il tappeto rosso alle offensive della Ternana. E se nelle pagelle stilate dalla nostra redazione si è conferita la sufficienza solo a Branduani, qualcosa vorrà pur significare.
CALABRO E LA QUADRATURA DEL CERCHIO
Se un allenatore effettua, non uno, ma un doppio cambio al 30’ sul punteggio di 1-0 sotto, il messaggio che viene lanciato è molto semplice: si sono commessi errori gravi di schieramento con una squadra che ha sbagliato completamente l’approccio. Anche in questo caso i possibili alibi al mister non mancano.
L’ex allenatore della Viterbese ha effettuato il ritiro (pressoché inutile) di Moccone con pochi degli elementi che sta impiegando; il mercato è finito da nemmeno un mese e la maggior parte dei giocatori è arrivata negli ultimi giorni.
Basti pensare alle difficoltà del match di Potenza nello schierare un undici competitivo e con un Catanzaro che ha finito con i giovani Cusumano e Cristiano davanti. Per la cronaca quella finora è stata l’unica vittoria del Potenza di Somma, oggi esonerato.
A questo bisogna anche aggiungere che le Aquile stanno scendendo in campo molto spesso e a questo occorre abituarsi al più presto perché questa stagione sarà tutto tranne che normale.
Le due-tre gare a settimana non aiutano un allenatore che ancora non ha trovato la quadratura del cerchio. In tutte le partite sono state schierate formazioni e moduli diversi. Si è partiti da un 3-5-1-1 per poi passare al 3-4-1-2 privo di equilibrio di Vibo Valentia, per poi virare verso un 3-5-2 più consistente con sprazzi anche di difesa a quattro. Infine, nella settimana di Genova e Terni è stato proposto un 3-4-2-1 con Casoli avanzato sulla linea dei trequartisti a supporto della punta.
Il Catanzaro ha una rosa importante con elementi che hanno detto la loro nella categoria. Prima si troverà la quadratura, su chi puntare e come schierare un undici preciso con una certa continuità tecnico-tattica, prima il Catanzaro riuscirà a diventare squadra.
GOL SOLO SU RIGORE
A livello numerico e statistico, la gara di Terni fornisce ulteriori indicazioni. Il Catanzaro, in quattro trasferte, ha segnato in due occasioni entrambe su calcio di rigore. Per due partite è rimasto a secco. Carlini è il miglior marcatore di una squadra che fatica molto a segnare. Cinque i gol messi a segno dai giallorossi in sei partite: tre dall’ex Frosinone (di cui i due penalty), uno di Verna ed uno di Evacuo. In 360 minuti di partite fuori casa le Aquile non sono riuscite mai a fare gol su azione e al di là della Ternana non si sono affrontate corazzate.
La domanda che poniamo riguarda l’atteggiamento avuto nel secondo tempo del “Liberati”. Per come si era chiuschiusa la prima frazione di gioco, era complicato pensare ad una vera e propria debacle di una squadra che nelle riprese non aveva mai preso gol sin qui.
Invece, subito il 2-1, i giallorossi si sono sciolti come neve al sole. A differenza degli anni passati il Catanzaro può contare su una rosa di giocatori esperti eppure, a livello mentale, questo finora non sembra aver inciso sulla tenuta mentale della squadra. Il gol di Falletti è stato il concretizzarsi di un approccio completamente sbagliato. Poi il vuoto.
Le Aquile dovranno fare tesoro della batosta di Terni affinché funga da sveglia per una squadra che ha tutte le carte in regola per dire la sua nell’arco del campionato.
Francamente non ho capito. Siamo in presenza di una delle più cocenti sconfitte della storia calcistica del Catanzaro e andiamo a trovare gli alibi. L’unico elemento da sottolineare, caro giornalista, è che hanno smantellato la squadra che c’era e al loro posto hanno preso quattro vecchi che non si reggono in piedi. La responsabilità dell’allenatore è terribile. E’ lui che ha accettato questa pastina cotta. Ad Avellino Braglia ha puntato i piedi e i giocatori sono arrivati. E con loro i risultati. Questo semianalfabeta non capisce una mazza di calcio. Questa la verità
…Braglia…Ma in questo caso parliamo di un allenatore con la A maiuscola. Questo é stato l’enorme errore della stagione. Con Braglia avremmo vinto anche con gli zombi che abbiamo.
ANCHE VERO CIO’ CHE SCRIVE REGUIND MA SONO CONVINTO COME IL NOSTRO FERDINANDO CHE SE FOSSIMO ANDATI IN VANTAGGIO A FINE TEMPO COME AVREMMO MERITATO , NON AVREMMO SUBITO QUESTO RISULTATO , ILGOL IN FUORIGIOCO BELLAMENTE CONVALIDATO INCIDE ECCOME SULLA TESTA DI GIOCATORI SEPPUR ESPERTI . LA COSA CHE PIU’ MI DELUDE E’ CHE IL MISTER NON ABBIA INDIVIDUATO UN 11 TITOLARE E LA MANCANZA DI CATTIVERIA : POCHE PROTESTE ANCHE PER IL FUORIGIOCO NON VISTO ,E POI I NOSTRI AVREBBERO DOVUTO PICCHIARE ,INVECE SI SONO FATTI PRENDERE A PALLONATE . LA BELLA FIGURA FATTA A GENOVA L’ ABBIAMO PAGATA CARISSIMA .
Storico, non so se avremmo vinto o pareggiato, perché bisogna ammettere che la Ternana è superiore a noi come gioco e giocatori, per il resto so d’accordo con te. La cosa che mi da più fastidio è che calciatori navigati come Evacuo e Curiale quando giocavano in altre squadre, facevano a cazzotti con tutti e l’arbitro in situazioni come il loro primo gol in netto fuorigioco, SE LO SAREBBERO MANGIATO, invece domenica silenzio assoluto, ZERO proteste. Ma che succede ai calciatori quando vengono a Catanzaro? Diventano tutti pecore? Non sanno più giocare al calcio? C’è l’aria infetta a Catanzaro? Diventano tutti brocchi? Ultimamente sto seguendo(purtroppo) le gesta di un presunto cesso come Ilari che ora segna addirittura e fa doppiette come domenica scorsa, per non parlare di Giannone che sta portando la Turris in vetta e la lista potrebbe continuare all’INFINITO. Ma che mistero è questo? E non mi raccontate la stronzata che c’è troppa pressione da parte dei tifosi, che non vuol dire proprio una mazza!!!
Secondo me i catanzaresi sono troppo ospitali …con i forestieri altro che pressioni e questi si scialano. La colpa è del morzello patate e pipi etc etc
Bravo Corner, sono d’accordo. C’è qualcosa che non va qui da noi….Io stimo molto il Presidente e credo veramente che sia una brava persona, ma temo che per vincere ci voglia ben altro. Cioé quella cattiveria e quella voglia che oramai mancano da tempo immemorabile. Oltre ai nostri demeriti, é sicuro che ogni domenica subiamo ingiustizie dai vigliacchetti cornuti di turno, ma mai una parola di protesta da parte della Società, mai una protesta veramente vibrante da parte degli zombi in campo. In serie C non si vince cosi’. Si vince con la qualità, ma soprattutto con le palle, l’intelligenza e la cattiveria. Tutte doti che mancano al Catanzaro.
QUANDO VENGONO DA NOI HANNO LA PANCIA PIENA , LO STIPENDIO A FINE MESE ASSICURATO E AL DI LA’ DELLE APPARENZE , DI NOI TIFOSI E DELLA SOCIETA’ SE NE FREGANO ALTAMENTE , PER CIO’ BISOGNEREBBE ASPETTARNE QUALCUNO SOTTO CASA O INTERCETTARLO ALTROVE E FARE CAPIRE LORO CHE NON ABBIAMO L’ANELLO AL NASO E CHE SIAMO STUFI DI ESSERE PRESI IN GIRO .