Non è una novità assoluta, ma è una ferita che fa male. Domenica ad Aversa il Catanzaro sarà solo in una partita importantissima. Per la prima volta in seguito a episodi di violenza con protagonisti alcuni tifosi giallorossi. Costa caro il derby vinto domenica contro con il Cosenza. Proprio 6 anni fa, nel derby dell’Immacolata, ai tifosi del Catanzaro fu vietata la trasferta al “San Vito”. Era un’altra epoca. Il divieto nelle partite a rischio era praticamente automatico, oltreché preventivo. La lunga scia emotiva della morte dell’ispettore Raciti a Catania aveva portato al decreto Amato, poi convertito in legge, che inaspriva ulteriormente il decreto Pisanu.
Il 13 ottobre 2013, invece, si arrivò al paradosso di una gara a porte chiuse tra due squadre gemellate. I tifosi del Catanzaro furono costretti a rinunciare alla trasferta di Nocera per le intemperanze dei sostenitori rossoneri, e soprattutto di qualche tesserato a bordo campo, in un infuocato Nocerina-Frosinone di due settimane prima.
Stavolta no. Stavolta è colpa nostra. Stavolta è colpa di una tifoseria che si è sempre distinta per passione e civiltà. Stavolta si condanna un’intera città anziché condannare poche persone che hanno voluto aggiungere all’adrenalina del derby un deprecabile attacco alle forze dell’ordine, “colpevoli” semplicemente di scortare i tifosi rossoblu dentro il “Ceravolo”. Violenza insensata, violenza da condannare. Stop.
Ma il marchio d’infamia su un’intera città non è accettabile. Colpire tutti, non solo i colpevoli, è il segnale di uno Stato debole. È la spia del fallimento di una legislazione “emozionale”. Che ha stratificato negli anni decreti su decreti, sfornati nel migliore dei casi a metà cottura, sempre e comunque sulla scia di episodi di violenza che indignano l’opinione pubblica e che scaricano inevitabilmente le colpe sui tifosi. Tutti, indistintamente. Senza mai riuscire a risolvere i problemi alla radice.
E allora, dai divieti preventivi si è passati ai divieti punitivi di intere curve, di intere tifoserie, di intere città. Negando il diritto a chi ha acquistato un abbonamento o un biglietto di una partita di poter andare allo stadio a sostenere la propria squadra o semplicemente ad assistere a uno spettacolo. Si passa con leggerezza dal considerare il calcio uno spettacolo, vendibile con ogni mezzo e canale possibile, ad un circo per violenti senza cultura. Naturalmente secondo convenienza.
A che serve la tessera del tifoso? A che serve il DASPO? Risposta facile facile: a niente. Aspirine somministrate a un malato terminale, il calcio, che si dimena in un letto d’ospedale tra doping, calcioscommesse, regole fatte per essere modificate in corso d’opera, infiltrazioni della criminalità organizzata e tanta superficialità legislativa per paura di perdere consensi elettorali. Intanto, il bilancio è chiaro: dopo 25 anni di leggi restrittive gli incidenti continuano, gli stadi sono sempre più vecchi e deserti, andare a vedere una partita, quand’è consentito, è diventata un’impresa.
Nel frattempo, quelle stesse istituzioni che impediscono ai tifosi del Catanzaro di andare ad Aversa lasciano Roma in mano ad una mandria di bufali olandesi, che imperversano per due giorni in città, liberi di bivaccare, di urinare e di prendere a calci e a bottigliate il nostro patrimonio artistico. La risposta del Viminale? Il ministro Alfano proporrà il DASPO europeo. Come dire: esportiamo il nostro modello di successo. L’Europa ci riderà in faccia e non sarebbe la prima volta.
Tornando al nostro piccolo mondo giallorosso, non permetteremo a nessuno di infangare un’intero popolo e di creare spaccature all’interno della tifoseria, magari con la società del presidente Cosentino e la squadra di mister Sanderra strette tra due fuochi. Ci appelliamo al buonsenso di tutti. Ai tifosi del Catanzaro, innanzitutto. Dai ragazzi della curva con le loro storie controverse, i loro sacrifici e i chilometri macinati in questi anni bui, agli appassionati sostenitori della tribuna con le loro disquisizioni tecnico-tattiche: facciamo tutti un passo indietro per andare avanti insieme al fianco del Catanzaro, perché questo campionato non è ancora finito. Alle istituzioni e alle forze dell’ordine, invece, chiediamo che questa domenica senza calcio resti isolata. Perché questi provvedimenti servono ad allontanare i veri tifosi, non i teppisti.
Il “Ceravolo” deve restare aperto nel derby con la Vigor Lamezia. Perché il popolo giallorosso e il nostro vecchio stadio, violentato in questi anni dall’incapacità della classe politica di renderlo moderno e funzionale, non meritano un’altra umiliazione.
Sono d accordo cn l articolo …. qst è cosa assurda che cavolo la fanno a fare la tessera del tifoso e poi tenere le porte chiuse anke contro il lamezia è una cosa inaudita xchè si danneggiano gli abbonati ma diciamo ke ci siamo abituati e vabbè e poi soprattutto la squadra mah cmq secondo me contro la mentalità ultras nn si può fare nnt xchè la pensano il tutt altro modo se gli si dice di nn buttare petardi ecc ecc loro ne butteranno il doppio della partita precedente nn ce nnt da fare e così ……mah spesperiamo bn per la pross partita !!
Ottima analisi, che riassume alla perfezione quello che è il sentimento del tifoso giallorosso. Quel tifoso che civilmente e appassionatamente attende sette giorni alla volta per poter assistere ad una partita di calcio e sostenere i propri amati colori… Che attende la riapertura del campionato come un tossico-dipendente in crisi di astinenza… E che magari tenta anche di far avvicinare all’ambiente il proprio figlioletto o nei casi più "fortunati" la propria fidanzata… Ma non solo, considerate le presenze allo stadio di uomini e donne non più particolarmente giovani… Non è più tollerabile un atteggiamento così aggressivo! Quali siano le ragioni alla base non mi è dato saperlo. Ma che si tratti di boicottaggio verso questa magica squadra RINATA, che ha disatteso ogni aspettativa di chi sperava di vederla sprofondare negli abissi oppure il semplice e demenziale spirito di chi esce di casa solo per fare casino e godere di qualche minuto di assurda notorietà che possa supplire ad un’intera esistenza mediocre, quello che è successo non può essere più sopportato né civilmente né sportivamente parlando… E poi, considerato che qualcuno mi addita come un incallito complottista, mi domando se questo non sia (seppure fortuito e capitato a fagiolo nel derby più sentito della Calabria) un ulteriore tassello "persuasivo" aggiunto volutamente alla causa del voler portare lo stadio fuoriporta… Guarda caso gli enti di PS preposti si sono pronunciati in merito subito dopo i disordini… Io sono contrario da sempre! Bernardo, sebbene ancora felice per aver segnato e portato la nostra squadra alla vittoria, probabilmente ancora non capisce a fondo il significato di quel suo "volo d’aquila" di domenica scorsa, ma per chi ha visto gonfiare la rete dal Re di Catanzaro su quello stesso prato, può arrivare a provare indescrivibili sensazioni nel rievocare certi ricordi… Se però il nostro Catanzaro dovesse rischiare il proprio destino per queste ragioni, che in larga parte vanno imputate a squallidi vandali come quelli di domenica, allora sono pronto a rivedere le mie posizioni… Per il bene della squadra che amo e per i fratelli giallorossi sparsi in tutto il mondo, i quali più di noi in patria meritano quell’orgoglio che solo una squadra da "piccolo mondo antico" come la nostra può regalare… FORZA AQUILEEE!!!
Articolo impeccabile, speriamo l’appello sia recepito da tutti
finchè la mamma dei coglioni è sempre incinta…<br />
Cosentino si è esposto chiedendo che si potesse giocare col cosenza e con i tifosi avversari chiedendo civiltà. ma i soliti coglioni forse pagati da chissà chi oltre a esplodere una miriade di petardi sono anche andati a rompere il cazzo alle forze dell’ordine. senza tifosi ad aversa la società non ci rimette nulla anzi si evita i mille euro di multa per quei 4 coglioni che vanno solo a fare casino.<br />
Costruire uno stadio nuovo, magari a Germaneto, è un affare molto appetibile, ed ogni scusa è buona per spingere in quella direzione. Non c’entra però niente con un calcio in agonia nelle mani di poteri forti che ormai da anni ne fanno un uso personale e politico. Devo purtroppo rassegnarmi al fatto che, da pura e semplice competizione sportiva, il calcio sta diventando qualcosa di diverso e che stento a capire. Un guazzabuglio di regole, divieti, sanzioni, documenti alla mano, tessere, tornelli, conta dei petardi, censura degli slogan e tant’altro che spinge sempre più il tifoso a vedersi le partite da casa, con gli spalti pieni di sagome di cartone. A quel punto, basterà solo un prato verde e una ventina di telecamere, altro che stadio nuovo!
Hai ragione. E’ desolante.
Tutto talmente giusto da non lasciare, per il momento, spazio alla speranza. Questa è la voce della normalità, dell’onestà e del buon senso; il problema è che la controparte di tutto ciò è divisa su due fronti ugualmente, e ineluttabilmente, assurdi: la "mentalità ultras" e l’incapacità (in malafede) delle istituzioni che fanno capo al mondo del calcio. Sono le due facce della stessa medaglia; usano della stupidità e della violenza, alternativamente e reciprocamente, per ottenere chissà quali risultati. In mezzo la persona civile, normalmente sportiva e tifosa, e l’operatore della sicurezza, normalmente lavoratore: i due anelli deboli, le vittime sacrificali.
non sono gli ultra’ che lanciano petardi o attaccano le forze dell’ordine.<br />
perche’ chi dice di amare il CZ non fa queste cazzate, chi si comporta cosi’ nonostante gli appelli alla civilta’ e’ soltato un delinguente che vuole consapevolmente danneggiare la societa’ CZ, per il resto non ci sono parole.<br />
un’abbraccio giallorosso a voi tutti<br />
ed alla prossima trasferta.
Pienamente d’accordo con te Ivan. Però vorrei chiedere come abbia potuto una intera curva permettere ad uno scellerato di esplodere 26 petardi Sono contrario a questo provvedimento ma sono altrettanto convinto che servirà a risvegliare le oscienze e il buonsenso di una tifoseria che in passato si è distinta tra le più corrette d’Italia.
Ma perche’ continui con sta storiadello stadio fuori straniero? A chi rispondi politicamente? Che interessi girano intirno a questa nuiva costruzione? Che vantaggi avrebbe la societa? Quale analisi sta alla vase della stima che fare uno stadio sulla puana genera un incremento di presenze se anche stadi blasonati e ben costruiti come lecce e reggio non superano le tremila unita’ di media e se le provinciali in serie b hanno massimo 5 mila unita’ di nedia? Chi fa scrivere questo soggetto su questo sito? Fuori la politica da us. Caspita ivan intervieni o no?
Ma perche’ continui con sta storiadello stadio fuori straniero? A chi rispondi politicamente? Che interessi girano intirno a questa nuiva costruzione? Che vantaggi avrebbe la societa? Quale analisi sta alla vase della stima che fare uno stadio sulla puana genera un incremento di presenze se anche stadi blasonati e ben costruiti come lecce e reggio non superano le tremila unita’ di media e se le provinciali in serie b hanno massimo 5 mila unita’ di nedia? Chi fa scrivere questo soggetto su questo sito? Fuori la politica da us. Caspita ivan intervieni o no?
Si vede lontano anni luce che non vedi al di là del tuo naso.
Vergognati
Tu invece con la tua ipocrisia, vigliaccheria etc. vedi parecchio lontano.
Ragazzi, straniero approfitta del sito per interessi personali
Strangerin the night approfitta del fatto che usa un nick nascosto dietro un pc. E’ contocorrente su tutto, avesse MAI e dico MAI fatto un intervento congruo o una analisi obiettiva; sa solo dire stadio fuori Catanzaro, attenti al seggiolino, forza Russotto ( con ipocrisia ), ma glielo hanno lasciato sul groppone: di questo la società non la critica……..conta 2 di spade regnante coppe.
Il catanzaro ha gia sofferto per questa gente che sfrutta l’amore della gente per i colori giallorossi per far soldi. Cacciate subito sto parassita
Ricordatevi che è stato permesso ad un personaggio della politica che fa parte della curva di sposarsi nel glorioso Ceravolo, politica e politicanti fate pietà. La lega pro nelle mani del duopolio macalli-lotito una vergona l’italia nelle mani di un topino che ci affama e ci schiavizza alla germania e alla francia più dei suoi predecessori,. e dulcis in fundi i delinquenti pseudo tifosi sicuramente pilotati per destabilizzare la società e la squadra. Di questi animali sia la squadra che il presidente e i veri tifosi ne fanno volentieri in meno. CHIUDETE LA CURVA<br />
e tutto si sistemerà.
Eh lo so over, ma la gente come questo signire sfrutta il calcio, che e’ un fenomeno sociale, per trarre profitto. Se noti la sua tecnica e’ molto semplice…prima una pilemica e poi dentro con la "pratica" stadio. Mi viene da rimettere
Non è necessario chiuderla. Basta aumentare il prezzo di 5 o 6 euro. Così la fantasia passa a tutti.
BISOGNA CHIUDERLA( almeno quella parte dal pino alla tribuna) PER DARE una lezione a questi animali, altrimenti non se ne uscirà fuori, perchè l’aumento quella specie di lega non te lo permetterà. Aquile anche oggi fateci un regalo