Testo della relazione con la quale l’assessore al patrimonio, Francesco Granato, ha introdotto, in Consiglio, la delibera di alienazione degli immobili comunali.
“Per dare seguito a quanto previsto dall’art. 58, il Settore Patrimonio ha provveduto ad esaminare, comma per comma, quanto dettato dall’articolo. stesso ed a verificare le procedure definire il quadro delle alienazioni degli immobili di proprietà. Il settore si è consultato anche con alcuni comuni (Genova, Milano, Firenze, ecc.), che avevano già avviato, ed in parte concluso, le procedure relative all’argomento. E’ stata, quindi,avviata una ricognizione presso i vari Settori, oltre che sulla base della documentazione presente negli Archivi e negli Uffici, relativamente ai beni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali, per pervenire alla redazione dell’elenco provvisorio dei beni immobili, suscettibili di alienazione e/o valorizzazione in ragione della loro specifica dislocazione sul territorio, dell’accessibilità, delle condizioni di mantenimento, delle infrastrutture esistenti, dell’eccessivo costo di manutenzione e/o delle eccessive risorse necessarie per il loro ripristino, della mancanza di reddito.
Alla luce di queste valutazioni, per gli immobili individuati si è ritenuto di prevedere per alcuni la variazione della destinazione d’uso per consentirne una migliore valorizzazione, assegnando una destinazione urbanistica più adeguata e perseguendo, in tal modo, l’interesse pubblico prevalente, previsto dalla legge richiamata, che ha previsto una procedura semplificata di variante urbanistica connessa all’approvazione del Piano delle alienazioni.
Si è infine proceduto ad una stima di massima dei vari immobili, sempre sulla scorta dei valori di cui all’Osservatorio delle quotazioni immobiliari dell’Agenzia del Territorio, rimandando la stima più puntuale prima dell’indizione di asta pubblica.
Inoltre, relativamente a tali beni, sono state attivate le procedure di analisi giuridico-amministrative, catastali e urbanistiche, sempre sulla scorta della documentazione presente negli Archivi e negli Uffici, al fine di verificare l’effettiva titolarità e i titoli di provenienza, la loro natura, ovvero se rientranti nella categoria del patrimonio disponibile o indisponibile, il regolare accatastamento e sono state, altresì, esaminate le nuove e possibili diverse funzioni degli stessi
Si è pertanto redatto l’elenco che è stato approvato dalla Giunta con delibera n. 140 del 25 marzo 2009, Elenco che assume valenza importante, in quanto l’inclusione degli immobili nello stesso, ha i seguenti rilevanti effetti concreti:
- L’immobile passa automaticamente nel patrimonio disponibile dell’ente;
- La destinazione urbanistica dell’immobile, che deve essere espressamente indicata nel Piano, è efficace anche in contrasto con lo strumento urbanistico generale, in quanto la successiva deliberazione consiliare di approvazione del Piano costituisce variante allo strumento urbanistico generale, senza necessità degli ulteriori passaggi presso gli Enti sovraordinati (Provincia, Regione);
- L’inclusione di un bene immobile nell’elenco ha effetto dichiarativo della proprietà, al punto che, in assenza di precedenti trascrizioni, si producono gli effetti della trascrizione di cui all’art. 2644 C.C. nonché effetti sostitutivi dell’iscrizione in catasto;
Considerate le rilevanti conseguenze che l’inclusione nell’elenco potrebbe avere nei confronti di eventuali terzi che vantino diritti sugli immobili, viene consentita la possibilità di ricorrere in via amministrativa nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione.
Si è quindi proceduto alla predisposizione del Piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobili del Comune che sottoponiamo all’esame del Consiglio Comunale, così come previsto dall’art. 58. Tale Piano costituirà allegato al Bilancio di previsione 2009.
E’ di tutta evidenza che la procedura di ricognizione ed eventuale riclassificazione degli immobili prevista dal citato art. 58 consente una notevole semplificazione, dei processi di valorizzazione del patrimonio immobiliare degli enti locali, con l’obiettivo di migliorare i conti pubblici, di ridurre o, comunque, contenere l’indebitamento pubblico.
Il Piano in parola prevede l’alienazione dei 23 immobili, nel periodo 2009/2011. Di conseguenza il Settore Patrimonio provvederà a effettuare, a partire dall’anno in corso e successivamente per l’anno 2010 e 2011, i relativi bandi pubblici secondo le modalità previste dalle normative vigenti in materia.
Propedeuticamente alla pubblicazione di tali bandi, il Settore Patrimonio, dovrà verificate le condizioni di fatto e di diritto relativamente ai singoli beni e dovrà essere accertata l’inesistenza di qualsivoglia condizione ostativa all’alienazione”