Che Mimmo Tallini fosse un esperto di “urbanistica” lo sapevo e lo ricordo come assegnatario di una celebre bandiera nera di Legambiente, ma che fosse anche un architetto amante dell’estetica lo sto scoprendo solo di recente. Non ricordo che lo stesso in oltre 30 anni di carriera politica, dal 1981 ai giorni nostri, si fosse interessato al bello e all’estetica di questa città. Non capisco perchè parli di un qualcosa che è ancora in cantiere, non credo che a Roma discutano delle stazioni della metro ancor prima di vederle ultimate. E mentre Mimmo Tallini tenta di demolire, io, di contro, tento di costruire qualcosa per la mia città. Vorrei sapere cosa ha fatto lui nella sua trentennale esperienza politica visto che ha anche rivestito cariche assessorili al Comune, alla Provincia e oggi alla Regione. Come mai Tallini non si sia interessato, anche in altri momenti al bello e all’estetica; quando è stata costruita l’orrenda barcaccia del Pianicello, il “carciofo” di Piazza Duomo, la pista ciclabile di Viale Isonzo. Mai ha proferito parola su questi argomenti, anche quando è stata progettata la spirale di piazza Anita Garibaldi, l’ascensore di Bellavista o quando è stato lasciato in piedi il fabbricato (ex telefonino) di fronte al Politeama. Tutte opere alle quali questa Amministrazione ha dovuto ovviare. Evidentemente il “longevo” della politica Catanzarese era troppo impegnato in questioni urbanistiche più che estetiche. Anche se mi sono sempre domandato e lo domando a lui, visto che è stato presidente della commissione urbanistica per lunghi decenni, come sia possibile che a Catanzaro si sia costruito ovunque senza nessun criterio? Ma veniamo al punto in questione, avevo già chiarito con un comunicato stampa, qualche giorno prima della nota di Mimmo Tallini, sull’iter e sul progetto della miniautostazione di Piazza Montenero. Spiegando che il nuovo Piano della mobilità ruota tutto intorno a tre aree (Piazza Montenero, Piazza Matteotti, Stazione di valle della funicolare), che fungeranno da centri di smistamento. Il che significherà fare defluire notevolmente il traffico cittadino, aumentare i posti auto del centro storico e valorizzare le attività commerciali che vi operano. Il nuovo progetto consiste nella realizzazione di una mini autostazione comprendente tre fermate per autobus extraurbani con annessi i servizi igienici, un’edicola nuova all’interno della struttura ed uno sportello informativo. Quella che si vede finora è solo una prima parte dell’opera. Da qualche giorno sono iniziati i lavori di completamento estetico con la sistemazione del verde (sono stati scelti gli alberi di magnolia e le siepi in alloro) ed i rivestimenti in acciaio con delle stampe che riproducono foto d’epoca della città capoluogo e che riguardano i sistemi di trasporto e i quartieri di San Leonardo e dello Stadio. Anche l’attuale copertura è parziale in quanto nel corpo luci che servirà a rivestirla sarà collocata una tettoia di materiale trasparente che aumenterà l’area di copertura. Chiedo, quindi, a Mimmo Tallini di aspettare la conclusione dei lavori prima di proferire giudizi, rimandando la polemica di qualche giorno, quando l’intera area sarà riqualificata. E qualora l’impatto visivo non sarà quello da lui prospettato, lo invito, già da ora, a chiedere scusa altrimenti sarò io umilmente a chiedere scusa alla cittadinanza.