Intervistiamo

“Dimissioni protette”: entra nel vivo la collaborazione tra Asp e S. Anna Hospital

Scritto da Redazione
Si è fatto il primo passo per rendere concreta la collaborazione tra le due istituzioni sanitarie
 

Dalle parole ai fatti e in tempi piuttosto rapidi; di questi tempi, un dato da non sottovalutare. A poco più di un mese dal protocollo di intesa tra ASP di Catanzaro e S. Anna Hospital sulle “dimissioni protette” dei pazienti cardiopatici, sottoscritto dai direttori generali, Giuseppe Perri e Giuseppe Failla, si è fatto il primo passo per rendere concreta la collaborazione tra le due istituzioni sanitarie.

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Il Centro regionale di alta specialità del cuore ha ospitato infatti il primo modulo di aggiornamento in tema di cure domiciliari destinato al personale del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) che opera nei diversi distretti dell’Azienda sanitaria provinciale. Una trentina di operatori hanno potuto ascoltare la relazione sull’accesso ai servizi territoriali (tenuta dal dr. Luciano Manfredi dell’ASP) e quelle sul sistema integrato VAC che aiuta la guarigione delle ferite, sul trattamento delle infezioni del sito chirurgico e sul trattamento delle ulcere infette, tenute rispettivamente da Alfonso Sciangula, Gianluca Santise e Marco Cannistrà, tutti e tre chirurghi al S. Anna.

Nel porgere il suo saluto agli ospiti, il direttore sanitario del Centro di cardiochirurgia, Gaetano Muleo, ha definito l’avvio della collaborazione con l’ASP “una tappa importante nel percorso complessivo che il paziente è chiamato a compiere perché garantisce a quest’ultimo continuità di cura in un ambiente protetto com’è quello familiare”. Muleo ha rivendicato altresì l’attenzione del S. Anna verso il territorio, richiamando l’esperienza analoga di collaborazione con le principali strutture riabilitative della Calabria.

Il direttore sanitario dell’ASP, Amalia De Luca (presente insieme con il direttore del distretto di Catanzaro Lido, Maurizio Rocca) ha ringraziato il S. Anna per la collaborazione offerta, sottolineando al contempo come “il rafforzamento dell’integrazione tra ospedale e territorio vada nella direzione giusta indicata dal servizio sanitario regionale. Solo così – ha detto – è possibile ottenere il duplice risultato di decongestionare gli ospedali e garantire al paziente, attraverso l’assistenza domiciliare, autonomia e continuità di cura”. Un esempio, quello dell’intesa tra ASP e S. Anna, che De Luca auspica possa essere esteso ad altre strutture ospedaliere, presenti sul territorio provinciale.

Per Daniele Maselli, infine, la collaborazione va al di là dell’ordinario. “Spesso – ha detto il direttore del Dipartimento di chirurgia cardiovascolare del S. Anna – si ricorre impropriamente alla riabilitazione per dare quella continuità di cure che invece il territorio può offrire benissimo. In più, ha aggiunto, per noi in particolare non ha senso fare chirurgia mininvasiva per poter dimettere il paziente nell’arco di quattro o cinque giorni e poi magari dover prolungare la sua ospedalizzazione per dei problemi che possono tranquillamente essere risolti a domicilio”.

Il secondo modulo formativo si terrà il prossimo 31 gennaio mentre le attività di training verranno svolte nei reparti di degenza del S. Anna, secondo le esigenze del personale ASP coinvolto.

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