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Diffuse dall’ARPACAL le linee guida per la bonifica dei siti contaminati

Il Servizio tematico Suolo e Rifiuti del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) ha pubblicato  le “Linee Guida  per la Bonifica di siti contaminati – Indirizzi e coordinamento dei procedimenti amministrativi di comunicazione, approvazione ed esecuzione degli interventi disciplinati dal D. Lgs 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. – Parte IV – Titolo V nel territorio della provincia di Catanzaro”.
Le linee guida, redatte dall’Arpacal e condivise dal Settore Tutela e Sviluppo Ambientale dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, sono strutturate, anche attraverso un’apposita modulistica, in maniera tale che i diversi soggetti competenti, tra cui i Comuni e la stessa Provincia, possano gestire le diverse fasi tecniche ed amministrative che vanno attivate in caso di individuazione di siti inquinati.
“Il documento, trasmesso a tutti gli enti competenti e consultabile online sul sito  “http://www.arpacal.it” nella sezione Dati Ambientali – commenta il dr. Clemente Migliorino, dirigente del servizio tematico Suolo e Rifiuti del Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro – fornisce le più corrette indicazioni ai soggetti responsabili dell’inquinamento, nonché indirizzi alle Amministrazioni competenti, su alcuni aspetti procedurali previsti dal Testo Unico sull’Ambiente, assicurando l’indispensabile supporto tecnico dell’Arpacal, peraltro già previsto dalla normativa vigente nel quadro delle competenze delle Province in materia di controlli”.
“A tale proposito – ha commentato il Direttore del dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro, Avv. Giuseppe Giuliano – siamo disponibili a fornire ogni utile chiarimento ai Comuni che fossero interessati ad approfondire la tematica direttamente con i tecnici ed in eventuali momenti seminariali”.
In particolare, l’apporto dell’Arpacal all’azione dei Comuni, delle Province e della Regione nel quadro dei procedimenti di bonifica, si concretizza attraverso la verifica, analisi e valutazione tecnica della documentazione di progetto nelle diverse fasi istruttorie; l’Agenzia ambientale calabrese verifica, inoltre, attraverso sopralluoghi, la conduzione e lo sviluppo delle azioni conseguenti ad atti autorizzativi e, attraverso campionamenti e analisi (con quantificazione numerica e scelta dei contro-campioni da validare), svolge attività di verifica a supporto delle fasi di messa in sicurezza d’emergenza/urgenza, autocertificazione, caratterizzazione, messa in sicurezza e di bonifica.

Autore

Umberto Galati

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