La Regione Calabria, nell’ambito del processo che si sta celebrando a Roma in questi giorni, contro le violenze attuate nel periodo della dittatura militare argentina, tra il 1976 e il 1980, dall’ammiraglio Emilio Massera e da altri militari, nei confronti di tanti cittadini argentini, tra cui anche molti italiani, ha proceduto alla costituzione di intervento a sostegno e alla tutela delle ragioni della parte civile, Emilian Gullo, nipote di una vittima calabrese delle violenze, Angelamaria Aieta Gullo, nata a Fuscaldo nella provincia di Cosenza. Tale mandato e’ stato affidato dall’Avvocatura Regionale all’avvocato Titti Madia.
Durante la richiesta di rinvio a giudizio degli imputati, accolta in serata dal Gup davanti alla Corte d’Assise, il Pubblico Ministero ha rivolto parole d’apprezzamento per la Regione Calabria “per la sensibilita’ istituzionale dimostrata durante un processo che verte su fatti gravissimi”. “Ci e’ sembrato – ha affermato il presidente della Regione Agazio Loiero – un modo anche per ricordare e onorare le vittime di tante barbarie. Lo stesso statuto della Regione prevede, tra le proprie norme, la tutela dell’Ente verso gli emigrati calabresi”. “Per questo abbiamo deciso di essere presenti in questo procedimento con questo intervento a tutela delle regioni di parte civile e assumere un forte impegno per tutte le vittime della dittatura argentina, protagonista di efferati crimini. Essere presenti in questo procedimento – ha concluso Loiero – e’ soprattutto un modo per tutelare la memoria di tanti innocenti”.
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