La materia che ha impegnato maggiormente l’azione dell’ORGANO COMMISSARIALE presso la Provincia di Catanzaro in questi 40 GIORNI, è stata quella ambientale e, in particolare, quella afferente alla depurazione.
I primi colloqui conoscitivi intrattenuti dal momento dell’insediamento con il Settore Ambiente e Protezione Civile della Provincia stessa, con l’Ufficio del Commissario Delegato per l’Ambiente, nonché con diversi Sindaci, hanno dato la fotografia dell’esistenza di una situazione complessivamente critica e di particolare sofferenza degli impianti di depurazione insistenti in provincia, nei quali risultavano depositati consistenti quantità di fanghi di risulta, ad impedimento di un ottimale funzionamento degli stessi depuratori; tra tutti, le condizioni più difficili riguardavano l’impianto di Lamezia Terme.
La mission dell’organo commissariale si delineava allora come segue:
– velocizzare il più possibile il momento conoscitivo del problema – intricatissimo ed incancrenito nell’ultimo decennio, con la breve parentesi positiva – anno 2007 – dell’ultimo Commissario delegato per l’emergenza ambientale;
– individuare le priorità e, tra queste, appunto, le emergenze su cui intervenire immediatamente;
– attivarsi per offrire, seppur nell’estrema limitatezza temporale del mandato commissariale, un contributo per tentare di individuare una linea positiva di azione che fosse di ausilio alla nuova Amministrazione Provinciale, per iniziare a lavorare su una situazione oggettiva almeno migliore di quella ereditata dal Commissario.
L’attività conoscitivo-operativa è partita subito.
Tralasciando le numerose iniziative di monitoraggio su tutti i depuratori della provincia, nello specifico della situazione del depuratore di Lamezia Terme, si evidenzia in sintesi l’attività posta in essere.
Il Sindaco di Lamezia Terme è stato ricevuto più volte in Provincia; il Comune è stato altresì invitato a tutti i vertici sul punto organizzati e si è tenuto anche un tavolo tecnico esclusivamente dedicato al territorio lametino.
Nell’immediato è stato subito disposto che la ditta di gestione provvedesse ad eseguire le lavorazioni preliminari di smaltimento dei fanghi accumulatisi nel depuratore.
La STO-ATO stendeva quindi verbale di somma urgenza e venivano affidati i lavori, che iniziavano il giorno successivo, imprimendo un’ulteriore accelerazione ai lavori preliminari effettuati dalla ditta già operante.
Ad oggi l’attività prosegue in via ininterrotta e, da relazione tecnica aggiornata alla data del 18 aprile, risultano effettuati interventi sulle nastropresse; sul sollevamento iniziale; sul comparto ossidazione; sul ricircolo fanghi; sull’inserimento di n.2 elettropompe.
La Segreteria Tecnica dell’ATO ha rappresentato che “tra circa tre settimane saranno terminate tutte le lavorazioni di somma urgenza programmate”.
Sul depuratore di Lamezia Terme si condivide quindi la necessità di mantenere alta l’attenzione, così come sostenuto dal Sindaco di Lamezia Terme; ma si sottolinea che la positività di tale attività in somma urgenza – che ha consentito di diminuire la criticità “ereditata” – non deve essere vanificata, essendo essenziale continuare un’idonea opera di gestione dell’impianto stesso.
Sempre in tema di depurazione, si informa di quanto segue.
– Visto che il trasferimento di funzioni da parte della Regione non è stato accompagnato dal trasferimento di risorse economiche all’uopo destinate, è stato già richiesto formalmente (mese di marzo) da questa Provincia alla Regione Calabria di valutare la possibilità dell’erogazione di un contributo utile all’eliminazione ed allo smaltimento di parte dei fanghi di risulta accumulati nei depuratori. La proposta è in sede di valutazione, stante la disponibilità manifestata dalla Regione;
-si è già intanto provveduto all’aggiudicazione della gara per il gestore unico in materia di depurazione in provincia di Catanzaro; è già peraltro in atto il passaggio dell’attività di gestione degli impianti esistenti nella provincia dalla vecchia alla nuova ditta.
– è stato avviato a soluzione anche il problema dei debiti ENEL contratti dai comuni che “scaricano” nel depuratore consortile di Soverato, debiti che avrebbero potuto portare ad un’interruzione della somministrazione dell’energia elettrica per le pompe di sollevamento.
DEPURAZIONE: L’attività iniziata dalla provincia non subisca più interruzioni
comunicato stampa della Provincia di Catanzaro
DEPURAZIONE: L’ATTIVITA’ INIZIATA DALLA PROVINCIA NON SUBISCA PIU’ INTERRUZIONI DOPO LE ELEZIONI
– è stato parimenti avviato a soluzione, d’intesa con le Organizzazioni Sindacali, anche il problema delle spettanze arretrate ai lavoratori del comparto.