E siamo a nove sconfitte su dodici gare sin qui disputate, ma tranquilli andiamo avanti, tanto la “fontana comunale”, continua ad erogare il necessario per far divertire qualche “figlio d’arte”. Un cielo scuro, come quello che ha accompagnato gli ultimi minuti della gara contro il Campobasso, segue l’autunno più amaro per i colori giallorossi verso il naturale epilogo di tale scellerata gestione societaria: Il Fallimento. Se anche la trattativa con il gruppo capitanato da Di Vincenz non dovesse andare in porto, allora “finalmente” si potrebbe arrivare al tanto agognato fallimento di questo scapestrato circo che continua a consumare le risorse pubbliche di una città con a capo un’amministrazione che a tutti costi vuole costruire un recinto intorno ad una stalla, dove gli animali sono scappati da tempo. Il Fallimento della società di calcio che rispecchia pienamente il fallimento di un capoluogo di regione, incapace di dare una fisionomia o una svolta ad una città in letargo e che attende inerme anche l’epilogo calcistico, ultimo vero senso comune di appartenenza. Inutile parlare dei ragazzi scesi in campo con una maglia giallorossa, troppo semplice addossare colpe o parlare di calcio giocato, come qualcuno si ostina a fare, tentando di gettare altro fumo negli occhi, con l’ennesima dimostrazione di servilismo ai poteri forti. Un applauso solamente alla tenacia di chi ancora una volta ieri era fuori del “Ceravolo”, e non certo per abitudine, ma solo per tenere acceso quel “sacro fuoco” che fu dei nostri padri, ma che oggi i figli ignorano o peggio cercano di spegnere, perché altre sono le frontiere del dio denaro.
Per quanto riguarda le sette gare in programma nella seconda divisione girone “C”, nulla di fatto nella gara “clou” della giornata, tra Latina e Neapolis Mugnano finisce a reti bianche; ne approfitta il Trapani che a pochi chilometri dal campo della capolista infligge un secco 1-3 al Fondi e vede la vetta ad un tiro di schioppo, mattatore dell’incontro è Perrone che con la sua doppietta nella prima frazione, spiana la vittoria ai siciliani. Non approfitta invece del mezzo passo falso della capolista, il Pomezia che sul campo del Matera, rimedia solo un pari: 2-2 il risultato finale. Si fa sotto l’ Avellino che dopo essere passata in svantaggio su rigore al terzo minuto, ne rifila addirittura tre alla Vigor Lamezia che continua così il suo anonimo campionato tra alti e bassi. Torna alla vittoria il Melfi che dopo aver subito il goal da parte dell’ Isola Liri, infligge ai ciociari una quaterna, per la cronaca il goal del pari è stato firmato da Guazzo su rigore. In caduta libera anche il Brindisi che nonostante la faraonica campagna acquisti estiva, rimedia l’ennesima sconfitta stagionale sul campo del Milazzo, un goal per tempo e pugliesi sconfitti con il più classico dei risultati. Di Girolamo per l’ Aversa Normanna e Pasca per la Vibonese sanciscono il pari tra due squadre che riassumono in pieno il senso di questo campionato monco e falsato da una contendente, tale solo sulla carta, ma soprattutto evidenziano la mediocrità di un campionato figlio di ripescaggi dettati da una lega calcio che ha raschiato il fondo di un barile, vuoto già da diverso tempo.
Massimo Saverino