De Magistris, Csm: via da Catanzaro e da funzioni pm

La sezione disciplinare del Csm ha disposto il trasferimento del pm Luigi De Magistris da Catanzaro e il suo passaggio a funzioni diverse da quelle del pubblico ministero. Lo riferiscono fonti giudiziarie.

Il trasferimento non è immediatamente esecutivo, ma lo potrebbe diventare dopo che si sarà pronunciato il plenum dell’organo di autogoverno della magistratura.

La decisione del Csm è più severa di quanto richiesto dalla procura Generale della Cassazione, secondo cui il magistrato che ha indagato l’ex Guardasigilli Clemente Mastella, avrebbe potuto rimanere a Catanzaro ma con funzioni diverse.

“Il Csm ha scritto una pagina ingiusta nei confronti di un magistrato che non ha fatto altro che esercitare il proprio dovere”, ha commentato De Magistris di fronte ai giornalisti, uscendo dal Palazzo dei Marescialli.

“Utilizzerò ogni strumento previsto dall’ordinamento democratico per dimostrare la mia correttezza e quanto grave sia la decisione del Csm”, ha aggiunto.

Mastella, che da ieri non è più ministro della Giustizia dopo il suo coinvolgimento in un’altra inchiesta in Campania, aveva richiesto il trasferimento d’ufficio in via d’urgenza nei confronti di De Magistris.

Lo scorso dicembre il Csm ha deciso di unificare il procedimento con quello disciplinare della procura generale della Cassazione, relativo alla conduzione da parte del pm delle inchieste Why Not, Toghe lucane e Poseidone, incentrate su presunte lobby politico-affaristiche e in cui è indagato lo stesso Mastella.

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Redazione

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