La Striscia

Davide batte Golia, prima sconfitta per il Catanzaro

Scritto da Ivan Pugliese

Un gol dell’ex Riggio interrompe la marcia dei giallorossi che conservano 10 punti di vantaggio sul Crotone

Si ferma la marcia che sembrava inarrestabile del Catanzaro 2022-2023. Nel testacoda del “Rocchi” i giallorossi subiscono un gol su azione d’angolo e non riescono a riagguantare il pareggio nonostante un assedio durato tutta la partita. La Viterbese porta a casa tre punti pesantissimi e lo scalpo della capolista, lasciando l’ultimo posto in classifica all’Andria.

Uno stadio giallorosso

È una bella giornata a Viterbo, fredda ma non troppo. Il Catanzaro gioca praticamente in casa, come avviene ormai molto spesso negli ultimi mesi. Dei 2.208 spettatori paganti, circa 1.300 sono sostenitori giallorossi giunti dalla Calabria e da tutta Italia. I tifosi catanzaresi occupano tutta la Curva Sud e un pezzo della tribuna adiacente, colorando i due settori con le bandiere. Gli ultras dedicano uno striscione anche a Vivarini, definito “geniale e arrembante condottiero”. Proprio Vivarini ritrova Ghion e manda in campo, nel suo 3-4-1-2, la formazione base che sta dominando il campionato. Il tecnico Lopez schiera la Viterbese con il 3-5-2. Ripropone otto undicesimi della squadra che una settimana fa aveva battuto il Monopoli. Dal primo minuto entrano Ricci, Megelatis e Rodio.

L’approccio alla gara

Il Catanzaro conosce già il risultato del Crotone, fermato allo “Scida”dal Foggia nell’anticipo del sabato. Un’arma a doppio taglio. Da un lato la possibilità di entrare in campo senza la pressione di un Crotone a -8. Dall’altro il rischio di un approccio alla sfida molle e meno cattivo, vista la distanza sulla seconda e visto che l’avversario è ultimo. Al contrario i laziali, in una posizione molto difficile di classifica, devono per forza mettere tutto in campo per raggiungere il risultato. I risultati delle sfide delle 14:30 non sono affatto positivi per la Viterbese, così all’ingresso in campo delle squadre la tensione agonistica è ancora più elevata. Il terreno di gioco non è un prato inglese. Il manto è duro, e i rimbalzi del pallone sono irregolari. La partita inizia dopo il minuto di raccoglimento per ricordare la tragedia del terremoto in Turchia e Siria.

Viterbese subito avanti

Il Catanzaro prende subito le redini del gioco e il rischio rilassamento sembra scongiurato. La Viterbese è raccolta dietro ma, con lanci lunghi dalle retrovie, cerca le ripartenze di Marotta e del velocissimo Jallow, frenate dal trio difensivo giallorosso. I primi pericoli per la porta di Bisogno arrivano da un’azione manovrata dalla destra targata Vandeputte-Situm. Il croato dal fondo s’incunea e il suo servizio per Biasci, appostato solo sul secondo palo, è salvato da Ricci. Sull’angolo successivo Brighenti si divora di testa una rete che sembrava fatta. Gol mancato, gol subito: la regola non scritta si conferma. I laziali sfruttano un angolo alla perfezione, con un pizzico di fortuna. La parabola di sinistro sul primo palo di Montaperto scavalca Iemmello. Dietro c’è Situm che scivola sull’infame terreno di gioco. L’ex Riggio, in scivolata, anticipa Brighenti e depone in rete a due passi da Fulignati. Dopo un quarto d’ora la Viterbese, con mezza azione, si trova inaspettatamente in vantaggio.

Reazione rabbiosa

È una beffa per i giallorossi che si riversano immediatamente in avanti. Ancora dalla destra, Sounas raccoglie un rimpallo e calcia a rete a botta sicura. Nuovo miracolo di Bisogno che si distende e devia in angolo. Dove non arriva il portiere viterbese, c’è però la dea bendata. Corner di Vandeputte, conclusione al volo, potente e spettacolare, di Ghion. Coordinazione e parabola sono perfette, ma la traversa a portiere battuto dice di no. In quattro minuti il Catanzaro avrebbe potuto pareggiare e ribaltarla, ma tutto ciò non accade. L’ultimo squillo dei giallorossi nel primo tempo è un tiro a giro di Vandeputte deviato da un avversario. Il belga, insieme a Biasci, ha sofferto le condizioni del campo ed è stato uno dei meno brillanti.

Catanzaro all’arrembaggio

La ripresa inizia col Catanzaro proteso in avanti alla ricerca del pari, proprio sotto i suoi tifosi. La supremazia è netta, l’assedio costante. Il Catanzaro si riversa nella metà campo avversaria e la Viterbese usa tutti i mezzi per portare a casa il risultato. Gioco duro, contrasti ai limiti del regolamento, perdite di tempo continue che costano diversi cartellini gialli ai laziali. L’occasione più grande per i giallorossi è un colpo di testa da due passi, a botta sicura, di Iemmello che Bisogno respinge. Il pallone finisce a Biasci che spara incredibilmente alle stelle.

Catanzaro a trazione anteriore

Brignola, Cianci e Pontisso (al posto di Vandeputte, Biasci e Verna) danno manforte al pressing catanzarese. Più avanti entreranno anche Curcio per Sounas e Tentardini per Situm. Il Catanzaro adesso è sbilanciatissimo. Si gioca in una sola metà campo, quella della Viterbese, ma la palla non vuole saperne di entrare. I batti e ribatti in area sono tanti, con i difensori di Lopez che creano un muro davanti alla porta di bisogno. Alla fine sono 10-2 i corner per i giallorossi, ma la Viterbese a sorpresa si porta a casa i tre punti e fa festa, al termine dei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro. Il Catanzaro, ancora imbattuto, cade per la prima volta. Non perdeva una sfida di campionato dal 3 aprile, quando il Monterosi vinse 2-1 al “Ceravolo”. Il “Rocchi” si conferma terreno ostile per i giallorossi che solo due volte nella storia sono riusciti a strappare punti a Viterbo.

Un occhio al futuro

Il Catanzaro resta capolista con 10 punti di vantaggio sul Crotone. Ma la cosa più importante è che la partita di ieri sembra il classico incidente di percorso casuale più che un campanello d’allarme. La squadra è sul pezzo, la sconfitta di ieri lo conferma. Non c’è stata supponenza nell’affrontare il fanalino di coda. Il Catanzaro ha dominato la partita e creato tante occasioni. È mancato solo il goal. Nel girone di ritorno, in un torneo in cui ogni squadra ha ancora un obiettivo da raggiungere, il Catanzaro in 8 partite ha centrato 19 punti, in testa anche a questa classifica parziale. E ha allungato di 4 lunghezze sul Crotone. Domenica l’occasione del riscatto contro il Monopoli. Il Catanzaro dovrà confermare di essere vivo e cattivo. L’unica cosa da fare è ripartire dall’applauso a fine partita del muro di tifosi giallorossi a Viterbo. Per riempire il “Ceravolo”, per spingere questi ragazzi, per continuare a sognare.

Autore

Ivan Pugliese

6 Commenti

  • Una sconfitta ci può stare occasioni per raddrizzare ne ha create e va bene le ha sprecate e non va bene ha reagito con frenesia perdendo lucidità e non va bene i cambi sono stati frenetici figli di nervosismo e non va bene avere 10 punti di vantaggio va bene pensare che ci parano il culo non va bene che Vivarini elogi i giocatori per aver prodotto gioco va bene ma se il gioco non si traduce in risultato non va bene conoscere la sconfitta può far bene ma se diventa incubo non fa più bene e il cammino che la squadra ha davanti non sarà semplice domanda Viterbo è una lezione da cui imparare o un esame da cui si uscirà bocciati ??

  • 10 A 0 PER NOI DOVEVA FINIRE , MA ARBITRO , JELLA , E IMPRECISIONE SOTTO PORTA LO HANNO IMPEDITO . LA SCONFITTA NON E’ NE ‘ INDOLORE NE’ SALUTARE COME TANTI SPROVVEDUTI HANNO SCRITTO . TEMO LA PROSSIMA PER IL CONTRACCOLPO . CON L’ ULTIMA IN CLASSIFICA SI DOVEVA VINCERE , IO NON LI GIUSTIFICO . SONO BEN PAGATI E SE VOGLIONO TUTTI I SOLDI CHE PRENDONO , SOTTO PORTA NON SONO AMMISSIBILI CERTI ERRORI . QUESTO NON CENTRA CON TUTTI I RECORD RAGGIUNTI . NON ABBIAMO VINTO ANCORA UN BEL NIENTE E IL RISULTATO DEGLI ANIMALI A 70 KM HA CONDIZIONATO NEGATIVAMENTE E QUESTO NON DOVEVA SUCCEDERE A DEI PROFESSIONISTI CON UN LAUTO CONTO IN BANCA .

  • Forza ragazzi, era impossibile pensare di vincerle tutte ed è un concetto che non si dovrebbe spiegare a chi si intende non di calcio, ma semplicemente di sport. Riprendiamo il cammino. Siamo sempre con voi, e ancora di più dopo un campionato finora indimenticabile.

  • Storico non condivido quello che hai scritto. Ieri la palla non voleva entrare, e dopo il goal abbiamo trivatobjna squadra che si è difesa in 11. Non dimenticare la traversa, il tiro dibsounas e la parata su iemmello. Purtroppo capitano. Ora bisogna stare tranquilli e recuperare la giusta concentrazione. Solo un appunto a Vivarini. Togliere Jari è sempre un suicidio. Non c è in squadra, non c è nel girone C, anzi non c è ne in C ne in tutta la B uno che possa sostituirlo.

Scrivi un commento