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Dall’Oscar all’Horror: Riprendiamo a proiettare il nostro “mamma cinema”

Scritto da Francesco Ceniti

L’editoriale del Direttore di UsCatanzaro.net Francesco Ceniti

Un mese fa l’immagine del Catanzaro proiettata sui cinema di tutt’Italia era da premio Oscar: le migliaia dei tifosi arrivati a Cremona in festa nonostante la sconfitta (con eliminazione dai Playoff per la Serie A). Erano felici di tributare cori e applausi lunghi 20 minuti a società, squadra e tecnico, le tre componenti decisive per un miracolo in giallorosso. E il presidente Noto, i calciatori (molti in lacrime) e Vivarini se ne stavano lì, a godersi lo spettacolo. Vicini e uniti.

Un mese dopo il film è cambiato, trasformandosi in horror. Serve una rapida strambata, serve ritornare a parlare di calcio, di nuovi acquisti, di possibili formazioni. E serve con urgenza un nuovo allenatore. Qualcosa (eufemismo) si è rotto nel giocattolo perfetto che ci ha fatto tanto divertire. Non abbiamo ancora capito bene perché, ci piacerebbe sentire dalla voce di Vivarini che cosa è successo, come mai non vuole più dirigere la sua creatura. Mancanza di motivazioni? Diversità di vedute con la proprietà? Ambizioni di un immediato salto di categoria (ormai sfumato, tutte le panchine di A sono occupate)? Una lite magari risalente alla campagna acquisti di gennaio?

Solo ipotesi, di sicuro c’è un contratto valido e un rifiuto di rispettarlo. Senza spiegazioni, per il tifoso medio equivale a un tradimento. Quello tra Vivarini e (il) Catanzaro è stato un grande amore, nella vita i grandi amori finiscono, nel calcio anche prima. (Il) Catanzaro sarà sempre grato al tecnico per quello che ha fatto, per i record che ci ha regalato, però senza (il) Catanzaro oggi lo stesso Vivarini non avrebbe la stessa immagine di bello e vincente. Ecco perché servono da parte sua parole chiare sulla scelta fatta.

C’è poi l’altra faccia della medaglia. Capiamo l’amarezza del presidente Noto (proprio a noi aveva ribadito che la conferma di Vivarini era un dato di fatto), lui imprenditore di successo abituato a rispettare sempre scadenze e accordi sottoscritti. Il calcio, però, è un mondo atipico, un po’ malato. I procuratori spesso (eufemismo bis) dettano legge e il nero su bianco non è il Vangelo, ma sempre più carta straccia. Basti vedere cosa sta accadendo a Napoli per Kvara oppure qualche chilometro più a nord di Catanzaro per Tutino. Va così, non va bene così, ma va così.

Ecco perché, caro presidente, le chiediamo di arrivare prestissimo a una soluzione. Con il nuovo ds Polito (anche sull’addio di Magalini avremmo delle cose da dire, sorvoliamo) scelga il meglio per il nuovo Catanzaro. Ma che sia davvero il meglio possibile, questo tiro alla fune ha già smorzato molti degli entusiasmi di Cremona (oltre a farci essere in ritardo su ogni tabella di marcia rispetto alle altre squadre).

Come ha già visto e toccato con mano, basta però un attimo per rifar partire la samba. Ripetiamo, serve prestissimo un allenatore che sappia toccare le corde giuste dai tifosi, magari a partire dal cognome. E servono parole di conforto. Giusto ribadire “la priorità resta la salvezza”, giusto volare bassi, ma il Catanzaro e la sua proprietà hanno dimostrato di poter pensare in grande, di poter lottare per traguardi ambiziosi. E allora mettiamo fine a questo incubo di inizio estate e riprendiamo a sognare. Riprendiamo a proiettare il nostro “mamma cinema”.

foto uscatanzaro1929.com

Francesco Ceniti

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Francesco Ceniti

12 Commenti

  • Disamina perfetta, sembra che il direttore Ceniti mi abbia letto nel pensiero e nell’anima. Aggiungerei che Vivarini senza (alcuni ingredienti) trovati a Catanzaro, oggi sarebbe il solito Vivarini pre Catanzaro, ossia, nessuno.

  • Caro presidente in questo momento la mancanza di trasparenza potrebbe compromettere il futuro, sembriamo una società allo sbando, un giocatore o allenatore forte non andrebbe in una società del genere se non dietro un alto compenso. La compattezza di una società è anche un biglietto da visita,oltre che componente essenziale per fare bene in un campionato difficile come la B.
    Presidente nessuno le chiede la serie A, ma retrocedere adesso sarebbe un colpo mortale e anche se avesse intenzione di vendere questi non sono dei presupposti favorevoli.

  • Io sono convinto che l’accordo con Aquilani c’e’ gia’ e che Polito si sia messo al lavoro per formare la squadra sui suggerimenti del nuovo Mister . Dobbiamo avere pazienza e aspettare i primi di luglio quando si potra’ ufficializzare il tutto , Noto non e’ uno di quelli che molla facilmente e si fara’ rispettare facendo i passi giusti per allestire una squadra competitiva .

  • In un articoli di un altro sito sembra che vivarini abbia lasciato perché aveva chiesto una squadra per la A e Noti gli ha detto che bisognava pensare a salvarsi. Non riesco a leggere bene questa dialettica. Nel senso. Anche lo scorso anno si parte con l obietto minimo e poi una volta raggiunto si pensa a obiettivi superiori. Se puntare subito alla A significa che civarini si aspettava una campagna acquisto dispendiosa allora do ragione a Noto. Ma se invece pensare a salvarsi significa tradotto or facciamo cassa vendendo 3 o 4 giocatori migliori e prendiamo 3 o 4 giovani al loro posto allora si tratta di un netto ridimensionamento che è stato giusto da parte di vivarini rifiutare. Honil dibbionpero però se uesta è la storia, perché aquilani accetti catanzaro. Venire a rischiare in una squadra che si sta dichiaratamente ridimensionando? Più probabile un esonerato in cerca di contratto. Non so non si capisce nenta

    • Non capisco perché puntare sui giovani significa ridimensionarsi. Vatti a vedere qualche partita dell’under 17 italiana e confrontala con lo schifo della Nazionale A. In questi Europei le altre squadre fanno giocare giovani del 2005, 2004 e così via e poi rassegnati che la dimensione del Catanzaro e di Catanzaro almeno per adesso è mantenere la serie B e prepararsi STRUTTURALMENTE ( squadra, stadio, strutture, equipe) poi per il salto in A. Al momento non siamo attrezzati, neanche economicamente, ricordati che la disponibilità di Noto non è quella degli arabi o gli indonesiani del Como o i miliardari del nord.

  • Essere, come ho scitto in un post sull’articolo precedente, credo che la verità corrisponda purtroppo alla seconda parte del tuo messaggio. Resto dell’idea che non voler continuare sulle linea dell’anno scorso prendendo 2-3 rinforzi di qualità, sia un errore madornale da parte della Società. Cio’ indipendentemente dal comportamento di Vivarini che resta inqualificabile. Addirittura pare che ieri non si sia presentato adducendo come pretesto dei “rischi per la sua incolumità fisica”, cosa che se confermata avrebbe del triste e del ridicolo allo stesso tempo.

  • Chiedo scusa, di sguito le dichiarazioni di Vivarini. Credo non ci sia nulla da aggiungere. Ognuno tragga le sue conclusioni:

    CATANZARO – La voce del mister Vincenzo Vivarini giunge stentorea dall’altra parte di un telefono cellulare. Nel suo timbro molta malinconia ma anche tantissima rabbia. Soprattutto nei riguardi di quelli che definisce “cialtroni e ciarlatani“ per aver diffuso notizie infondate e non veritiere

    “Non ho mai dichiarato di non poter andare a Catanzaro per paura di subire aggressioni da parte dei tifosi. Sarebbe ora di raccontare la verità su questa vicenda. Non credo che la tifoseria possa avercela con me per essere stato sincero nei riguardi di chi avrebbe voluto affidarmi una formazione non all’altezza del compito che ci si attende“.

    Ma allora perché non si è presentato alla convocazione in sede per discutere i dettagli della scissione contrattuale?

    “Ma cosa devo scindere? Ho un contratto valido sino al 2025 e nessuno ha mai detto o scritto che io non abbia voluto adempiere… Ho chiesto garanzie sul futuro della formazione che dovrà sostenere il torneo 2024-2025… Non ho ricevuto le risposte che mi attendevo e ho avanzato l’ipotesi che non potessi più sedere sulla panchina del Catanzaro… Ma io ho grande rispetto per tutti i tifosi dal primo all’ultimo e mai mi sognerei di profferire parole come quelle riportate da chi ha sicuramente molta fantasia ma poca, anzi pochissima professionalità…”

    Quindi lei rischia (nel caso non trovasse una società disposta a darle fiducia di restare appiedato?

    “Il contratto parla chiaro… posso andare ad allenare in serie A o in serie C e quindi la serie B è esclusa…Secondo voi io sarei tanto felice di abbandonare il Catanzaro rinunciando ad una prova d’appello se non mi fossi reso conto che non c’é stata alcuna garanzia per me di poter ripetere le stagioni che abbiamo condotto alla grande’ C’é chi vuole farmi apparire a tutti i costi come un ingrato o come qualcuno che non ha riconoscenza … Non è così… Io ho amato e amo la tifoseria giallorossa dal primo all’ultimo dei tifosi… Non ho nessun timore che mi si possa aggredire … Queste sono chiacchiere messe in giro da qualche accattone di “like” su pseudo articoli che col giornalismo non hanno nulla a che fare”

    Vivarini parla a ruota libera ed è comprensibile. E’ dal dopo semifinale con la Cremonese che il suo nome viene tirato in ballo per non essersi presentato alle convocazioni da parte del sodalizio giallorosso. L’ultimo incontro è avvenuto tra giorno 10 e giorno 11 giugno. Gli abbracci col presidente Noto risalgono al momento in cui la squadra superò il turno per poi giocarsela con la Cremonese. Cosa si dissero in quell’incontro Noto e Vivarini?

    “Chiesi garanzie per poter ripetere l’annata spumeggiante e puntare alla serie A… mi è stato risposto che bisognava pensare a salvarsi…Cosa avreste fatto? Mi chiedo che cosa avrebbe fatto un altro al posto mio? Non sono mai stato avvezzo a prendere per i fondelli nessuno ….figuriamoci me stesso. Ecco che ognuno di voi tragga le sue conclusioni”

    La comunicazione con il mister si chiude su queste note. Ora forse la verità sul rapporto che si è concluso tra il volo di uno straccio e l’altro, nella casa giallorossa, ha qualche elemento in più per i lettori e per i tifosi di valutazione.

  • ragazzi fino a prova contrario il Vivarini è un tesserato della società, queste presunte telefonate trovano il tempo che trovano perchè invece, non si fa una bella conferenza stampa dove ci si mette la voce davanti a tante persone ? puzza….molto puzza io sto dalla parte del Noto, se non altro per il fatto che la società Catanzaro si sai impuntata su un contratto firmato, sennò a che srve firmare contratti senza mantenerli? allora chiamiamo un allenbatore a voce senza far firmare nulla e allora si che ognuno è libero di andare dove gli pare senza vincoli e doveri contrattuali

  • 💛🗡🦅❤️. Giustamente iL presidente sa le sue tasche,detto questo sembra strano che I tre neanche una settimana della fine partita avevano deciso di andare via dopo un campionato dal genere….ALLENATORI,DS,GIOCATORI VOGLIONO VINCERE PER FARSI UN NOME E PUNTARE SEMPRE IN ALTO ED E GIUSTO …PENSATECI UN PO RAGAZZI ERAVAMO VICINI ALLA PROMOZIONE DIRETTA CON QUALCHE MOSSA ALTRO CHE PLAYOFF, VIVARINI LO SAPEVA COME IL DS……OBIETTIVO E VINCERE CAMPIONATI CARO………..LA SALVEZZA ME LA SBATTO….

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