Dallo sviluppo del Welfare al welfare dello Sviluppo

Modernizzazione del welfare, sostegno degli investimenti attraverso la capitalizzazione, e attuazione di politiche attive del lavoro soprattutto verso le persone svantaggiate. Queste le novità della nuova legge sulla cooperazione sociale recentemente approvata dalla Regione Calabria.
“Si apre in Calabria una nuova stagione di promozione delle cooperative sociali, ma anche di integrazione e consolidamento delle realtà esistenti. Era un risultato atteso da anni. Circa 18 ne sono passati dall’approvazione della legge quadro sulla cooperazione sociale italiana, e la Calabria era rimasta l’unica regione del Paese che non aveva ancora recepito la legge 381/91”. 
Così si è espressa Katia Stancato, Presidente di Confcooperative Calabria, aprendo i lavori dell’incontro che si è tenuto oggi, martedì 10 novembre, a Catanzaro, presso la sala consiliare dell’amministrazione provinciale, in Piazza Rossi.
Dopo Cosenza  e Vibo Valentia, è infatti approdato nel capoluogo calabrese il roadshow “Dallo sviluppo del Welfare al welfare dello Sviluppo”, il ciclo di eventi organizzato dalla Federsolidarietà di Confcooperative Calabria per la promozione delle nuove norme a sostegno della cooperazione sociale recentemente approvate dalla Regione Calabria.
“Questo risultato – continua il Presidente di Confcooperative Calabria – lo dobbiamo alla determinazione con la quale la cooperazione ha chiesto il suo legittimo provvedimento, ma lo dobbiamo anche all’assessore Mario Maiolo che ha investito con convinzione una buona parte del suo lavoro sul tema della cooperazione e dei servizi sociali,oltre che al Consiglio Regionale della Calabria, che con l’approvazione di questo testo di legge ha inteso riconoscere e valorizzare il ruolo della cooperazione sociale in questa regione.
La manifestazione, a cui erano presenti anche Mario Maiolo, assessore alle politiche sociali della Regione Calabria e Paolo Ferraro, vice presidente di Confcooperative Unione interprovinciale di Catanzaro e Crotone, è stata l’occasione per fare il punto sulle opportunità offerte dal sistema del welfare regionale ridisegnato con l’approvazione dei nuovi provvedimenti: “Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali e indirizzi per la definizione dei piani di zona” e “Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale”. All’incontro sono intervenuti anche Caterina Salerno, presidente Centro servizi per il volontariato di Catanzaro, Don Giacomo Panizza, presidente C.N.C.A. Calabria, Giovanni Romeo,  presidente Federsolidarietà – Confcooperative Calabria, Sergio Polisicchio, assessore alle politiche sociali dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, Egidio Chiarella, presidente Comitato per la qualità e la fattibilità delle leggi della Regione Calabria. La Calabria conta 235 cooperative sociali ed incide solo per il 3,2% sulle complessive registrate a livello nazionale. Anche la diffusione delle stesse in rapporto alla popolazione appare piuttosto contenuta:circa 12 cooperative sociali ogni 100 mila abitanti.
Nella nostra regione la tipologia A assorbe il 59,1% delle cooperative sociali, le tipo B il 34% ed è ancora troppo flebile la messa in rete, l’aggregazione o l’integrazione del sistema cooperativo che invece paradossalmente avrebbe “necessità di cooperazione”, mentre la forma consortile fa riferimento appena il 2,6% del totale di cooperative.
Il prossimo incontro è in programma sabato 14 novembre a Mirto, frazione di Crosia, presso la sede del “G. a. l. Sila Greca”. Mentre le tappe successive saranno Crotone, Spezzano della Sila, Reggio Calabria  e Diamante.

Autore

Salvatore Ferragina

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