CULTURA: Catanzaro omaggia Mario La Cava

Nuova iniziativa dell’assessorato  Cultura e politiche giovanili del Comune di Catanzaro guidato da Antonio Argirò

E’stata presentata presso la sala conferenze del Complesso Monumentale San Giovanni, sarà presentata l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro : “ Uno scrittore classico e moderno. Omaggio a Mario La Cava nel centenario della nascita e nel ventennale della morte ”.
Alla conferenza erano presenti il Sindaco On. Rosario Olivo, L’Assessore alla Cultura Antonio Argirò, il presidente della Commissione Alcide Lodari, la direttrice della biblioteca Comunale Mariateresa Stranieri, il Prof. Luigi Tassoni  curatore dell’iniziativa, e la Prof.ssa Milly  Curcio.
L’omaggio allo scrittore Mario La Cava (Bovalino, RC, 1908-1988) nel centenario della nascita e nel ventennale della morte, organizzato dall’Assessorato Cultura e politiche giovanili del Comune di Catanzaro, dalla Biblioteca “De Nobili”, e curato da Milly Curcio e da Luigi Tassoni, intende inaugurare una nuova forma di manifestazione culturale non celebrativa ma direttamente e concretamente rivolta ai giovani. Per questo motivo le scuole della città sono state coinvolte nella lettura delle opere di La Cava e in particolare del recente libro I racconti di Bovalino, edito da Rubbettino, che attraverso 25 racconti inediti, predisposti dallo stesso autore in volume, consenta alle nuove generazioni di confrontarsi con una realtà apparentemente tanto lontana da loro, eppure così vicina sia negli aspetti drammatici che in quelli legati alla fantasia, al desiderio, alle aspirazioni. Come i suoi critici hanno più volte sottolineato, Mario La Cava è uno scrittore essenziale, limpido, diretto. Per molto tempo, però, alcuni luoghi comuni lo legano ad un cliché che i curatori della manifestazione di Catanzaro hanno tentato di ridiscutere, ovvero quello dello scrittore di provincia che scrive di cose marginali. La Cava, al contrario, parte dalla sua piccola “isola” per elaborare un racconto eticamente orientato, che ricostruisce il pensiero di un mondo opposto alla violenza, all’aggressione, alla maledizione dei veristi.
Il linguaggio di La Cava è per questo motivo moderno, e inaugura, insieme ad altri scrittori italiani del Novecento, un vero e proprio rinnovamento della prosa narrativa nel nostro Paese. Mario La Cava, anche per le sue collaborazioni giornalistiche (“Il Mondo” di Pannunzio, per esempio, o “La stampa”), per le sue riflessioni, le civilissime polemiche, i reportages (il bellissimo romanzo Viaggio in Israele, 1967), l’intensa attività epistolare (con personaggi che vanno da Croce a Montale fino a Alvaro, Calvino, Sciascia), è stato un personaggio di primo piano, attivissimo nel far sentire la propria voce.
Le due giornate del 6 e 7 ottobre, dedicate all’Auditorium “Casalinuovo” a partire dalle 17.30, a questo grande maestro del Novecento, vedranno coinvolti perciò tanti giovani della città oltre ai lettori interessati, che potranno ascoltare l’esperienza sul campo di Milly Curcio, coinvolta come curatrice e come organizzatrice di un nutrito gruppo di lettura, e le riflessioni di un esperto di letteratura contemporanea come Luigi Tassoni, semiologo e comparatista dell’Università di Pécs, dove dirige il Dipartimento di Italianistica, che fu anche grande amico dello scrittore.
Particolarmente interessante sarà seguire il rarissimo documento filmato intitolato Mario La Cava: l’arte della semplicità (durata 40 min.), che più di vent’anni fa fu girato per la regia di Mario Foglietti, anche lui presente alla manifestazione, su testo e con le interviste dello stesso Tassoni, nel ciclo dedicato dalla Regione Calabria ad alcuni grandi scrittori calabresi del Novecento.
Nel pomeriggio del 7 ottobre si discuterà anche del film per la TV, diretto da Luigi Comencini, tratto fedelmente nel 1983 dal romanzo breve Il matrimonio di Caterina (durata 80 min.), scritto da La Cava nel 1932 e pubblicato nel 1977.
Proposito e augurio di queste manifestazioni è che si avvii un percorso di riletture, di riedizioni e di attenzione, alle grandi tematiche presenti negli scrittori calabresi del Novecento come elementi costruttivi di riflessione per i giovani europei di oggi.

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Redazione

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