Le Procure interessate all’inchiesta, in particolare, sono quelle di Crotone e Paola (Cosenza) che già avevano in corso indagini sull’utilizzo di finanziamenti pubblici che presentano elementi di connessione con l’inchiesta Why Not. Tra i magistrati della procura generale e quelli delle procure cointeressate all’inchiesta Why Not c’è un continuo scambio di informazioni e conoscenze al fine di delineare tutti gli elementi utili per ricostruire il quadro dei presunti illeciti emersi dall’indagine. A tale fine i magistrati che conducono le inchieste si riuniscono periodicamente in modo da fare il punto della situazione e concordare gli ulteriori accertamenti investigativi. Negli ambienti della Procura generale si fa rilevare, che dopo l’avocazione dell’inchiesta le indagini sono state ulteriormente ampliate.
Pg acquisisce atti a Catanzaro. Intanto due magistrati della procura generale della Corte di cassazione sono stati a Catanzaro per effettuare accertamenti e acquisire atti nell’ambito del procedimento disciplinare avviato a carico del pm De Magistris. I due magistrati, in particolare, avrebbero acquisito atti e compiuto accertamenti in merito alle inchieste Poseidone e Why Not nell’ambito delle quali, secondo l’ipotesi accusatoria che è stata formulata a suo carico, De Magistris avrebbe commesso irregolarità rilevate dagli ispettori del ministero della Giustizia determinando l’avvio del procedimento disciplinare.
L’inchiesta Poseidone fu revocata a De Magistris dal procuratore Lombardi che motivò la decisione col fatto che, malgrado fosse cointestatario del fascicolo dell’inchiesta, non sarebbe stato informato preventivamente dell’invio di un’informazione di garanzia a carico del senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Per l’inchiesta Why Not invece l’avocazione da parte della Procura generale è arrivata a causa della presunta incompatibilità di De Magistris dopo l’iscrizione nel registro degli indagati del ministro della Giustizia. Incompatibilità derivante dal fatto che Mastella ha chiesto il trasferimento cautelare di De Magistris per la presunte irregolarità nelle sue inchieste.