Un giovane nomade di 19 anni Luciano Bevilacqua, gia’ noto alle forze dell’ordine, e’ stato arrestato dagli uomini della Squadra volante della Questura di Catanzaro. Il nomade stava tentando il furto di un autocarro, quando e’ stato visto da due persone, padre e figlio, che stavano rientrando nella loro abitazione, a Catanzaro Lido, poco distante dall’accampamento dei Rom. Il giovane intervenuto per bloccare il furto, e’ stato aggredito a calci e pugni. Nonostante le contusioni riportate, il ragazzo e’ riuscito a dare l’allarme e a chiamare il 113.
Gli agenti delle Volanti hanno identificato Bevilacqua, che nel frattempo si era rifugiato nel campo nomadi. A quel punto, la polizia ha avviato un’attenta ricerca nel campo, fino a quando ha individuato il diciannovenne e lo ha tratto in arresto per il reato di tentata rapina dell’autocarro Fiat Iveco 35, di proprieta’ di una ditta edile di Catanzaro. Bevilacqua e’ stato associato nella Casa circondariale di Catanzaro, in attesa di giudizio, mentre il ferito e’ stato soccorso e trasportato all’ospedale Pugliese, dove ha ricevuto le necessarie cure mediche.
Gli agenti delle Volanti hanno identificato Bevilacqua, che nel frattempo si era rifugiato nel campo nomadi. A quel punto, la polizia ha avviato un’attenta ricerca nel campo, fino a quando ha individuato il diciannovenne e lo ha tratto in arresto per il reato di tentata rapina dell’autocarro Fiat Iveco 35, di proprieta’ di una ditta edile di Catanzaro. Bevilacqua e’ stato associato nella Casa circondariale di Catanzaro, in attesa di giudizio, mentre il ferito e’ stato soccorso e trasportato all’ospedale Pugliese, dove ha ricevuto le necessarie cure mediche.