Alle ore 13.50 circa di sabato personale della Squadra Volante è intervenuto in un vicoletto del centro storico di Catanzaro per la segnalazione giunta al centralino del 113 di un anziano uomo il quale aveva manifestato alla propria figlia l’intenzione di suicidarsi con l’utilizzo del gas.
I poliziotti giunti immediatamente sul posto hanno avvertito, ancora prima di scendere dall’autovettura di servizio, un forte odore di gas provenire dall’abitazione dell’uomo, un pensionato di 84 anni con piccoli problemi di salute.
Dopo aver invano bussato alla porta d’ingresso, senza ricevere alcuna risposta, gli Agenti non hanno esitato a rompere i vetri del lucernaio, posto sopra di essa, e penetrare così all’interno dell’abitazione al fine di prestare i primi soccorsi e di impedire una possibile esplosione che avrebbe causato certamente danni devastanti per l’intera area circostante.
Nel soggiorno gli operatori hanno trovato il tubo del gas, che dall’impianto a metano alimentava una stufa, tagliato mentre l’aria era divenuta ormai irrespirabile.
Senza perdere tempo sono state aperte tutte le finestre e ricercata la valvola del contatore per interrompere l’emissione del gas nell’ambiente.
Subito dopo i poliziotti si sono diretti nella camera da letto dove hanno rinvenuto l’uomo privo di sensi con accanto una scatola di sonnifero vuoto e due grossi coltelli da cucina.
L’anziano è stato quindi condotto fuori dal suo appartamento in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118 che lo ha accompagnato nel locale Pronto Soccorso.
Da una prima ricostruzione dei fatti pare che l’uomo avesse approfittato della momentanea assenza della moglie per mettere in atto le sue volontà suicide: si è vestito, ha messo perfettamente in ordine le sue cose, ha chiuso con un grosso chiavistello la porta di casa e tutte le finestre, ha aperto il metano e tagliato il tubo del gas per farlo fuoriuscire, poi ha ingoiato 20 pasticche di sonnifero e si è sdraiato sul letto.
A spingerlo verso quest’estremo gesto forse lo sconforto per le problematiche di salute legate alle condizioni proprie della terza età.
Una telefonata fatta dalla figlia, alla quale aveva dichiarato la sua intenzioni, ha fatto scattare l’allarme congiunto alla Polizia ed ai Vigili del Fuoco, intervenuti subito dopo, e permesso quindi agli Agenti delle Volanti di intervenire in tempo, correndo non pochi rischi, per poterlo salvare.
L’uomo, ricoverato in Ospedale, è fuori pericolo proprio grazie al coraggio e all’intrapendenza dei poliziotti che, consci della gravità della situazione in cui si sono trovati ad operare, non hanno esitato ad entrare nella casa satura di gas, che sarebbe potuta esplodere da un momento all’altro, pur di salvare una vita umana e di non mettere a repentaglio quella degli abitanti dell’intera zona.
I poliziotti giunti immediatamente sul posto hanno avvertito, ancora prima di scendere dall’autovettura di servizio, un forte odore di gas provenire dall’abitazione dell’uomo, un pensionato di 84 anni con piccoli problemi di salute.
Dopo aver invano bussato alla porta d’ingresso, senza ricevere alcuna risposta, gli Agenti non hanno esitato a rompere i vetri del lucernaio, posto sopra di essa, e penetrare così all’interno dell’abitazione al fine di prestare i primi soccorsi e di impedire una possibile esplosione che avrebbe causato certamente danni devastanti per l’intera area circostante.
Nel soggiorno gli operatori hanno trovato il tubo del gas, che dall’impianto a metano alimentava una stufa, tagliato mentre l’aria era divenuta ormai irrespirabile.
Senza perdere tempo sono state aperte tutte le finestre e ricercata la valvola del contatore per interrompere l’emissione del gas nell’ambiente.
Subito dopo i poliziotti si sono diretti nella camera da letto dove hanno rinvenuto l’uomo privo di sensi con accanto una scatola di sonnifero vuoto e due grossi coltelli da cucina.
L’anziano è stato quindi condotto fuori dal suo appartamento in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118 che lo ha accompagnato nel locale Pronto Soccorso.
Da una prima ricostruzione dei fatti pare che l’uomo avesse approfittato della momentanea assenza della moglie per mettere in atto le sue volontà suicide: si è vestito, ha messo perfettamente in ordine le sue cose, ha chiuso con un grosso chiavistello la porta di casa e tutte le finestre, ha aperto il metano e tagliato il tubo del gas per farlo fuoriuscire, poi ha ingoiato 20 pasticche di sonnifero e si è sdraiato sul letto.
A spingerlo verso quest’estremo gesto forse lo sconforto per le problematiche di salute legate alle condizioni proprie della terza età.
Una telefonata fatta dalla figlia, alla quale aveva dichiarato la sua intenzioni, ha fatto scattare l’allarme congiunto alla Polizia ed ai Vigili del Fuoco, intervenuti subito dopo, e permesso quindi agli Agenti delle Volanti di intervenire in tempo, correndo non pochi rischi, per poterlo salvare.
L’uomo, ricoverato in Ospedale, è fuori pericolo proprio grazie al coraggio e all’intrapendenza dei poliziotti che, consci della gravità della situazione in cui si sono trovati ad operare, non hanno esitato ad entrare nella casa satura di gas, che sarebbe potuta esplodere da un momento all’altro, pur di salvare una vita umana e di non mettere a repentaglio quella degli abitanti dell’intera zona.
