Un pregiudicato e’ stato ucciso questa mattina a Borgia, nel catanzarese. Si tratta di Giulio Cesare Passafaro, raggiunto in una zona centrale del paesino da colpi di fucile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catanzaro coordinati dal maggiore Grazioli. I militari stanno lavorando per definire la dinamica dell’agguato, per il momento confermano che contro la vittima sono stati esplosi almeno due rosate di fucile.
Giulio Cesare Passafaro, l’uomo di 40 anni rimasto ucciso in un agguato questa mattina a Borgia (Catanzaro), era considerato un elemento di interesse per le forze dell’ordine nella geografia criminale di quell’area del catanzarese, dove dall’anno scorso l’attenzione verso i movimenti degli esponenti della criminalita’ e’ aumentata soprattutto dopo l’omicidio di Rosario Passafaro, fratello della vittima di oggi. L’uomo era stato ucciso davanti alla sua azienda agricola con tre colpi di fucile caricati a pallettoni, proprio come sembra sia stato fatto per uccidere Giulio Cesare. Quest’ultimo si trovava davanti all’ufficio postale di Borgia quando e’ stato ucciso.
Il suo nome e’ comparso anche nell’ultima relazione della commissione parlamentare antimafia in cui viene indicato come elemento di spicco: “Nel comune di Borgia, dopo il decesso per cause naturali di Antonino Giacobbe, capo indiscusso dell’omonima cosca, elemento di vertice nell’area del paese sembrerebbe Giulio Cesare Passafaro, gia’ inserito nella cosca Giacobbe, mentre nella zona marina i referenti criminali rimangono i Pilo’-Cossari, che vantano legami con personaggi di spicco della criminalita’ crotonese e delle Serre”.
Giulio Cesare Passafaro, l’uomo di 40 anni rimasto ucciso in un agguato questa mattina a Borgia (Catanzaro), era considerato un elemento di interesse per le forze dell’ordine nella geografia criminale di quell’area del catanzarese, dove dall’anno scorso l’attenzione verso i movimenti degli esponenti della criminalita’ e’ aumentata soprattutto dopo l’omicidio di Rosario Passafaro, fratello della vittima di oggi. L’uomo era stato ucciso davanti alla sua azienda agricola con tre colpi di fucile caricati a pallettoni, proprio come sembra sia stato fatto per uccidere Giulio Cesare. Quest’ultimo si trovava davanti all’ufficio postale di Borgia quando e’ stato ucciso.
Il suo nome e’ comparso anche nell’ultima relazione della commissione parlamentare antimafia in cui viene indicato come elemento di spicco: “Nel comune di Borgia, dopo il decesso per cause naturali di Antonino Giacobbe, capo indiscusso dell’omonima cosca, elemento di vertice nell’area del paese sembrerebbe Giulio Cesare Passafaro, gia’ inserito nella cosca Giacobbe, mentre nella zona marina i referenti criminali rimangono i Pilo’-Cossari, che vantano legami con personaggi di spicco della criminalita’ crotonese e delle Serre”.
