CRONACA – Lancio di uova su alunni e preside all’uscita liceo classico Galluppi

Dopo la creolina arrivano le uova marce, ma al liceo classico “Galluppi”, ieri mattina, c’è stato ben poco di goliardico. All’uscita da scuola, anticipata in coincidenza con il giovedì grasso, gli alunni sono stati bersagliati da un lancio di uova da parte di un gruppo di giovani con il volto coperto con sciarpe e berretti. E neanche il dirigente scolastico, Armando Vitale, è stato risparmiato. Anzi, alla sua uscita insieme ad alcuni operai il lancio si sarebbe intensificato.
Preparata la “frittata”, i giovinastri si sono allontanati lasciandosi dietro rabbia e sconcerto. Perché l’episodio è stato interpretato in maniera tutt’altro che benevola. E non potrebbe essere altrimenti, visto l’intollerabile clima di tensione che qualcuno sta costruendo ad arte intorno al mondo della scuola. Addirittura sembra che il gruppo di “lanciatori” si sia diretto minacciosamente verso le auto nel parcheggio del “Galluppi” (tra cui quella del preside), prima di abbandonarsi a più miti consigli grazie all’intervento di alcuni bidelli. Da parte sua il prof. Vitale ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine, che già stanno indagando sullo spargimento di creolina avvenuto nei primi giorni della settimana in quasi tutti gli istituti superiori del capoluogo. Al “Galluppi”, per esempio, vigili del fuoco e poliziotti hanno accertato che la sostanza tossica è stata sparsa dall’esterno della scuola: ciò lascia pensare che avrebbe agito un gruppo di soggetti (sarebbe il caso di chiamarli delinquenti) esterno al liceo classico; la stessa impressione ha destato il lancio di ieri mattina. Il preside Vitale considera «gravissimo» l’accaduto. E nel dirsi preoccupato sta valutando insieme al collegio dei docenti se chiedere un intervento straordinario di controllo da parte delle forze dell’ordine. «Di certo c’è tanta amarezza – confessa Vitale – per gli ultimi episodi organizzati da chi cerca chiaramente di destabilizzare l’istituzione scuola».
Intanto si registra una presa di posizione di 34 docenti del liceo scientifico “Siciliani”. Gli insegnanti, «di fronte all’ennesima prova di caos registratasi nell’istituto», lamentano lo stato di abbandono in cui sarebbero stati lasciati «dalle Istituzioni, dalla politica e dai politici, dagli amministratori comunali e provinciali e dai responsabili scolastici. L’ultimo episodio, relativo alla riapertura delle sedi di piazza Le Pera e della scuola media Mazzini, coinvolte nel lancio di creolina – denunciano gli insegnanti all’Usr, al Csa e alla stampa – ha visto l’alternarsi di pareri favorevoli e sfavorevoli da parte dell’Asl, per cui a mezzogiorno del 14 febbraio docenti, personale Ata e alunni hanno avuto comunicazione che le scuole sarebbero state riaperte il giorno dopo, salvo scoprire alle 8 del 15 febbraio che in realtà sarebbero rimaste chiuse. Passi il disagio dei docenti ormai abituati a vivere alla giornata, ma non quello degli alunni. Prima che la scuola si sfasci completamente – conclude la nota – chiediamo impegni precisi e collaborazione».

fonte Gazzetta del Sud – Giuseppe Lo Re

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento