La turista israeliana in vacanza con il fidanzato, un ragazzo italo-argentino con il quale vive a Londra, ha denunciato una violenza carnale che avrebbe subito da due uomini nel Catanzarese. La giovane è stata ritrovata in stato confusionale nella zona di Germaneto, alla periferia di Catanzaro, da una pattuglia della polizia. Accompagnata in ospedale dove le sono stati riscontrati graffi e leggere ferite, ha raccontato che sarebbe stata attirata in auto, aggredita, malmenata e stuprata in un capannone da due uomini conosciuti in una discoteca. Secondo i primi riscontri, la giovane si trovava in vacanza a Soverato con il fidanzato, il quale però non è andato con lei in discoteca. L’israeliana era stata fermata nel corso dell’estate dai carabinieri di Soverato, che l’avevano identificata nel corso di alcuni controlli e ai quali aveva dichiarato di essere domiciliata a Siderno.
La donna aveva presentato una denuncia analoga già un mese fa ai carabinieri della compagnia di Soverato. Lo ha reso noto la stessa questura di Catanzaro, che sta indagando sulla denuncia presentata dalla giovane israeliana. In quell’occasione, secondo quanto si e’ appreso, la donna, in stato confusionale, aveva riferito che due uomini, sui quali non seppe fornire indicazioni, l’avevano avvicinata all’uscita di un locale notturno e l’avevano aggredita. Portata in ospedale, i medici non riscontrarono segni di violenza. La donna in quell’occasione se ne andò senza formalizzare la denuncia: disse di essere israeliana, di vivere a Londra e di essere in vacanza a Siderno, un centro del reggino.
La donna aveva presentato una denuncia analoga già un mese fa ai carabinieri della compagnia di Soverato. Lo ha reso noto la stessa questura di Catanzaro, che sta indagando sulla denuncia presentata dalla giovane israeliana. In quell’occasione, secondo quanto si e’ appreso, la donna, in stato confusionale, aveva riferito che due uomini, sui quali non seppe fornire indicazioni, l’avevano avvicinata all’uscita di un locale notturno e l’avevano aggredita. Portata in ospedale, i medici non riscontrarono segni di violenza. La donna in quell’occasione se ne andò senza formalizzare la denuncia: disse di essere israeliana, di vivere a Londra e di essere in vacanza a Siderno, un centro del reggino.
Per l’ultimo episodio denunciato dalla donna gli investigatori stanno cercando di accertare se l’israeliana sia stata costretta ad un rapporto orale. Intanto, saranno analizzati dai tecnici della scientifica catanzarese, alla ricerca di eventuali tracce di sostanze organiche, gli abiti indossati dalla turista. Gli investigatori, per chiarire i contorni di una vicenda ancora confusa, sperano di avere elementi anche dagli accertamenti affidato al medico legale Giulio Di Mizio. Dai primi riscontri effettuati in ospedale, infatti, non sarebbero emersi elementi tali da chiarire se vi sia stata una violenza completa. Le indagini sono orientate anche alla ricerca di coloro che martedì erano in discoteca, per stabilire se la donna sia stata avvicinata da qualcuno già nel locale. La polizia ha sentito anche i gestori della discoteca dove la donna avrebbe trascorso la nottata prima della violenza, Domenico Albano, uno dei titolari della discoteca, uscendo dai locali della questura ha detto: «La donna è arrivata al locale già in stato confusionale. Ad un certo punto ha iniziato ad inveire contro gli altri clienti colpendo qualcuno con calci e pugni. Quando poi si e’ spogliata completamente, io ed il mio socio, Salvatore Saulle, ci siamo avvicinati per cercare di coprirla e l’abbiamo accompagnata fuori dal locale».
estratto da Corriere.it