Premiamo un tifoso delle Aquile che vive in terra sicula inserendo le sue impressioni di una domenica che per lui vuol dire tanto.
Costante e trepidante ogni domenica oltre lo stretto, finalmente Valerio ha visto da vicino le sua armata giallorossa.
L’unica nota negativa di questa giornata è stato l’appena citato arbitro che ha rovinato la festa ad Catanzaro spumeggiante che ci ha creduto dal primo minuto fino all’ultimo.
Per questo Catanzaro vale la pena alzarsi presto la domenica, prendere il traghetto il treno, un passaggio in macchina, si, ne vale proprio la pena.
Ore 15 appuntamento con alcuni forensi, acquisto del’abbonamento, acquisto di materiale giallorosso e via, subito dentro lo stadio.
Ore 15;40 ho preso posto allo stadio in CMC a sinistra dove mi aspetta GiuseppeVV.
Ore 16 fischio d’inizio, siamo tutti un po’ tesi e ottimisti, le previsioni nel complesso erano positive dopo aver visto uno splendido Catanzaro al’esordio in campionato.
Sin dal primo minuto il ritmo della partita è alto, e infatti i gol non tardano ad arrivare. minuto 8: punizione vicino alla bandierina del calcio d’angolo sotto la CMC ottenuta dallo splendido colored Robson Toledo Machado. Punizione perfetta di Alfieri, sbuca di testa il difensore giallorosso Zappella, che con un’ottima elevazione riesce a saltare più in alto di tutti. Lo stadio è in festa. Sciarpe e materiale giallorosso lanciato in aria per la felicità , baci e abbracci. Ma purtroppo la festa è destinata a durar poco. Il Benevento prova subito a reagire e il pareggio arriva 5 minuti dopo a causa dell’errore grossolano della difesa giallorossa apparsa ancora una volta di categoria inferiore, e il sannita Poziello la mette alle spalle di un Lafuenti incolpevole. Ma il Catanzaro non ci sta e soltanto 4 minuti dopo grazie ad un’altra palla inattiva riesplode il “Ceravolo”. Corona svetta di testa e batte Lotti. 2-1.
Dopo aver sorpassato nuovamente i campani i giallorossi cercano di mantenere il punteggio riuscendosi egregiamente e tentando di mettere al sicuro il risultato con una prestazione del colored Toledo da incorniciare; i giocatori del Benevento si ricorderanno a lungo di questo calciatore che ha reso loro la domenica difficilissima. Sembra esser finito il primo tempo con i calabresi avanti, ma con la complicità dell’arbitro Mazzoleni il Benevento raggiunge per la seconda volta il Catanzaro proprio all’ultima azione della prima frazione di gioco. Calcio di punizione non insidioso ma sfortunatamente viene deviata da Ambrosino (oggi protagonista in negativo) e l’estremo difensore giallorosso viene spiazzato. Subito dopo l’arbitro manda le squadre a prendere un thè caldo sul punteggio di 2-2. Sugli spalti si parla di un ottima prova delle aquile in fase offensiva e invece di una pessima prestazione difensiva.
I migliori: Toledo e Corona, i peggiori Ambosino e Briano, e al triplice fischio verrà confermato tutto ciò.
I primi 25 minuti del secondo tempo vedono una partita più tranquilla… con i giallorossi che fanno il gioco del Benevento e non riescono a sfondare la loro difesa.
Al 75′ il tecnico Braglia opta per delle sostituzioni più che giuste… con l’entrata dell’altro brasiliano Rodrigo Machado al posto di un disastroso Ambrosino.
Il Catanzaro ci prova im tutti i modi fino all’ultimo minuto ma ogni sforzo risulta vano. Al 93′ il pessimo direttore di gara dice che può bastare. Un pareggio che sta più stretto ad un Catanzaro che, se non fosse stato per l’arbitraggio, forse in questo momento si troverebbe a quota 6 in classifica.
Valerio Cacciola (da Messina)