I Carabinieri della Stazione di Gasperina, nella mattinata di ieri, hanno sorpreso tre minorenni intenti a compiere degli atti di vandalismo presso la Scuola Media Statale di Stalettì. Alcuni ragazzi sono entrati dalla finestra del bagno della scuola, dove hanno aperto le valvole dei termosifoni e tutti i rubinetti dei lavandini, smontando contemporaneamente i sifoni di scarico in modo che l'acqua cadesse a terra, e provocando così l'allagamento del bagno e del corridoio della scuola. Già in precedenza la stessa scuola aveva subito degli atti di vandalismo, infatti il 24 febbraio scorso era rimasta chiusa per 1 giorno a causa di un sabotaggio che aveva subito: durante la notte qualcuno si era introdotto di soppiatto nel complesso scolastico ed aveva aperto le saracinesche dell'idrante antincendio, provocando l'allagamento di tutte le classi ubicate al piano terra dell'edificio ed ingenti danni. Qualche giorno dopo, di notte, ignoti avevano infranto i vetri di alcune finestre dell'attigua scuola elementare. I tre ragazzi fermati, tutti di Stalettì, di età compresa tra i 12 e i 14 anni, e di buone famiglie, sono stati interrogati dai Carabinieri nel Comando Stazione, in presenza di un avvocato, e hanno dichiarato che volevano semplicemente "saltare qualche giorno di scuola", ammettendo anche di essere gli autori dell'episodio di allagamento del 24 febbraio. I genitori, evidentemente dispiaciuti ed increduli per il comportamento dei loro figli, li hanno rimproverati aspramente. Il problema degli atti vandalici presso le scuole è molto attuale, se consideriamo i numerosi episodi che nelle ultime settimane si sono verificati nella provincia di Catanzaro ed in tutta la Calabria (danneggiamenti, spargimenti di creolina, ecc.). Spesso questi atti sono ispirati da insane iniziative di emulazione, oppure sono dovuti al desiderio di evitare un compito o un interrogazione, o semplicemente a immaturità e leggerezza, senza preoccuparsi del fatto che i danni provocati ed i giorni di scuola persi si ripercuotono in realtà negativamente su tutti gli studenti e sull'intera comunità del luogo. Ora i genitori dovranno risarcire i danni causati dai loro figli, i quali saranno deferiti al Tribunale dei Minorenni di Catanzaro per reati di danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio, e saranno segnalati alle autorità scolastiche provinciali e ministeriali per provvedimenti di sospensione esemplari. Di certo sarebbe opportuno che i genitori dei nostri studenti affrontino il problema in famiglia, prendendo spunto da questo e da altri episodi, e cercando di spiegare che se si vuole saltare un giorno di scuola non serve commettere un reato, con tutte le gravissime conseguenze che ciò comporta.
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