I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Soverato, unitamente ai militari della Stazione di Davoli, hanno tratto in arresto Giuseppe TASSONE, classe 1951, di S. Andrea, residente a Badolato, pensionato, e Clemente PRAMOTTON, classe 1955, di Aosta, impiegato, con l'accusa di furto aggravato in concorso. Nella serata di giovedì i due si sono fatti prestare un autocarro da una loro conoscente di Badolato, e si sono recati a Davoli Marina, in via Colombo, dove avevano adocchiato una piccola imbarcazione di qualche metro in sosta sulla spiaggia. Gli uomini hanno preso lo scafo e lo hanno caricato sul cassone dell'autocarro, dopodichè si sono avviati per tornarsene a casa con il "nuovo acquisto". Il proprietario della barchetta, D.F., 33enne di Davoli, casualmente transitava in zona sulla sua auto, e subito ha notato che il camioncino che circolava davanti a lui trasportava qualcosa di stranamente familiare. Dopo qualche istante per capire cosa stesse succedendo, D.F. ha chiamato i Carabinieri, senza perdere di vista il furgone, spiegando cosa stesse accadendo e chiedendo un intervento. Immediatamente la Centrale Operativa ha inviato una pattuglia del Nucleo Radiomobile in servizio di pronto intervento, che con l'ausilio dei Carabinieri della Stazione di Davoli ha individuato e fermato il furgone prima che potesse allontanarsi. I due uomini avevano accostato il camioncino in un sottopassaggio, poichè per la fretta non avevano legato per bene lo scafo, e rischiavano di perderlo in marcia, e proprio in quel frangente si sono avvicinate le vetture dell'Arma. La barca è stata recuperata e restituita immediatamente al legittimo proprietario. I fermati, alla richiesta di giustificazioni per il gesto compiuto, hanno candidamente risposto che da qualche tempo avevano notato la barca sulla spiaggia di Davoli Marina, e l'avevano presa perchè pensavano che fosse in stato di abbandono. I militari, considerato che in questa zona manca un porto, e tutti sanno che le imbarcazioni sono normalmente depositate sulle spiagge, e quindi esposte alla pubblica fede, hanno dichiarato i due in arresto. Ora saranno i magistrati a decidere se credere o meno alla loro versione dei fatti, infatti gli arrestati devono rispondere dell'accusa di furto aggravato in concorso, sostenuta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dott.sa Tettamanti, davanti al GIP del Tribunale di Catanzaro. Nella mattinata di venerdì l'arresto è stato convalidato, ed entrambi gli arrestati hanno scelto di patteggiare la pena, dopodichè sono stati scarcerati.
Notizia a cura di www.soveratoonline.it
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