CRONACA: Creolina a scuola, David Glover al Riesame

Impugnato l’obbligo di dimora a per lo studente del liceo scientifico “Siciliani”

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CATANZARO— Approda al Tribunale
del riesame la vicenda dei quattro studenti
del liceo scientifico arrestati
dalla Polizia con l’accusa di aver tentato
di cospargere la sede della succursale
del Siciliani di creolina. O meglio,
vi giunge per quel che riguarda
la “vicenda cautelare” di uno solo degli
arrestati, il giovane David Glover,
nell’interesse del quale l’avvocato
Antonietta De Nicolò ha presentato
ricorso avverso l’ordinanza del gip
Antonio Giglio, che ha imposto al ragazzo
l’obbligo di dimora nel comune
di residenza, prescrivendo anche
che non si allontani dalla sua abitazione
nelle ore comprese fra le 18 del
pomeriggio e le 6 del mattino. La medesima
misura cautelare che il giudice
ha disposto anche a carico dei coindagati,
Antonio Lucia, Antonio Mauro
e Roberto Sgrò – i quattro ragazzi,
tutti 18enni, frequentano lo stesso
istituto, tre al quarto anno e uno al
quinto, di sezioni diverse – arrestati all’alba
di domenica 9 dicembre dagli
agenti della Squadra volanti, accorsi
al Siciliani dopo aver notato le ombre
dei ragazzi, col viso accuratamente
coperto dai passamontagna, che si
aggiravano davanti alla succursale.
Giunti sul posto gli agenti avevano
trovato dentro la scuola Lucia, che
tentata di nascondersi dietro un armadietto.
In uno zaino aveva portato
le latte di creolina e altri strumenti
usati durante l’azione che, secondo
gli inquirenti sarebbe stata accuratamente
programmata. Non a caso alla
fine sono stati sequestrati anche attrezzature
da professionisti, come il
martelletto per tagliare il vetro, la
tronchesina per tagliare la rete esterna
alla scuola, strumenti per spargere
la sostanza tossica, passamontagna,
mascherine, guanti, e poi 7 litri
di creolina, più una bottiglia con un liquido
bianco. Glover, secondo quanto
spiegato, era riuscito a fuggire ma
era stato prontamente bloccato. Discorso
diverso per i due presunti “pali”,
Sgrò e Mauro che, hanno detto i
poliziotti, sono stati riconosciuti e,
dopo essere riusciti a scappare, sono
stati arrestati nelle loro abitazioni,
dunque con “flagranza differita”. Dopo
quasi tre giorni, e dopo un lunghissimo
interrogatorio avvenuto in
carcere, i ragazzi erano stati mandati
ai domiciliari per disposizione del
pm di turno Cristina Tettamanti. Il 12
dicembre, poi, il gip Giglio, dopo aver
convalidato gli arresti, aveva rimesso
tutti in libertà, con le sole restrizioni
dell’obbligo di dimora. Contro quel
provvedimento, adesso, la difesa di
Glover si presenterà nell’aula del Collegio
del riesame, giovedì prossimo,
giorno 27, per ottenerne l’annullamento
o la revoca.

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Redazione

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