ore 12:48 AGGIORNAMENTI
La Dia di Reggio Calabria ha arrestato Pasquale Inzitari, esponente dell’Udc reggina e candidato non eletto alle ultime elezioni politiche, cognato di Nino Princi, l’imprenditore rimasto gravemente ferito il 26 aprile scorso a Gioia Tauro (Reggio Calabria) nell’esplosione di un ordigno collocato sotto la sua auto.L’operazione è ancora in corso da parte della Dia di Reggio Calabria per l’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di altrettante persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa e concorso esterno in associazione mafiosa finalizzate al compimento di attività criminali per il controllo economico sulla Piana di Gioia Tauro.
Tra gli arrestati c’é anche Domenico Rugolo considerato un elemento di spicco della criminalità organizzata.
INDAGATO ANCHE FERITO BOMBA
L’imprenditore Nino Princi, rimasto ferito gravemente il 26 aprile scorso, è indagato per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta che ha portato stamani all’arresto di suo cognato, l’esponente dell’Udc reggina Pasquale Inzitari. Princi, secondo l’accusa, sarebbe stato il “dirigente” della cosca Rugolo sul piano finanziario.
Nei confronti di Princi, la Dda di Reggio Calabria aveva chiesto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, ma l’attentato ha preceduto le forze dell’ordine.
Adesso, vista la gravità delle condizioni di Princi, il provvedimento non è stato emesso. Princi si trova ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Reggio Calabria. Nell’esplosione ha persone gambe e braccia e la vista.
PRESO BOSS SUOCERO FERITO BOMBA
Domenico Rugolo, di 73 anni, una delle persone arrestate stamani nel corso dell’operazione condotta dalla Dia con la squadra mobile e carabinieri, è considerato dagli investigatori il boss della cosca Rugolo-Mammoliti ed è il suocero di Nino Princi. Quest’ultimo, infatti, ha sposato una figlia di Rugolo.
Una sorella dell’imprenditore, invece, ha sposato Pasquale Inzitari. Anche la terza persona arrestata, Domenico Romeo, di 40 anni, é genero di Rugolo avendone sposato un’altra figlia.
Romeo è il titolare di un’impresa di costruzioni operante sul territorio di Oppido Mamertina, ma secondo gli investigatori si sarebbe trattato del prestanome del suocero.