Grazie all’intervento della Polizia per due donne, madre e figlia finisce un incubo durato tre anni, nel corso dei quali hanno sopportato le violenze e le attenzioni morbose del fratello che e’ stato arrestato. I poliziotti della Questura di Catanzaro sono stati allertati, ieri, per una presunta lite familiare. Nell’abitazione hanno trovato la madre in lacrime, la figlia chiusa a chiave in una stanza e il figlio tranquillamente seduto in un’altra stanza. Solo dopo pochi minuti la verita’ e’ venuta a galla, e quello che sembrava un semplice diverbio ha svelato un retroscena tragico.
Dopo la morte del capo famiglia, l’unico uomo di casa si era trasformato in un orco. Maltrattamenti, attenzioni morbose, abusi sessuali nei confronti della sorella. Fino a quando, ieri, il trentatreenne e’ passato alle minacce di morte. Con un coltello da cucina, con una lama di 28 centimetri, ha minacciato la sorella che non accettava un rapporto sessuale e si era barricata nella sua stanza. Fino all’arrivo della polizia, e al racconto tra le lacrime delle due donne. Per l’uomo sono scattate le manette con l’accusa di tentata violenza sessuale, minaccia aggravata e maltrattamenti in famiglia, mentre per le due donne e’ arrivata la liberazione dai soprusi e dalle violenze durate tre anni.
Dopo la morte del capo famiglia, l’unico uomo di casa si era trasformato in un orco. Maltrattamenti, attenzioni morbose, abusi sessuali nei confronti della sorella. Fino a quando, ieri, il trentatreenne e’ passato alle minacce di morte. Con un coltello da cucina, con una lama di 28 centimetri, ha minacciato la sorella che non accettava un rapporto sessuale e si era barricata nella sua stanza. Fino all’arrivo della polizia, e al racconto tra le lacrime delle due donne. Per l’uomo sono scattate le manette con l’accusa di tentata violenza sessuale, minaccia aggravata e maltrattamenti in famiglia, mentre per le due donne e’ arrivata la liberazione dai soprusi e dalle violenze durate tre anni.